Capitolo 28

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OCEANO
-Sei un idiota!- Disse Irina per la ventesima volta.
-Ho capito!- sbottai.
Mi dava dell'idiota, o del ritardato, o deficiente, (alternava in base all'ultimo insulto che aveva usato), perché avevo rotto il momento magico di Vix e Ascanio.
-Non volevo, ok? Non potevo sapere che quei due stessero per baciarsi! Non arrabbiarti con me! Sei anche brutta quando ti arrabbi..-
Non era vero. Anzi, era stupenda anche quando si incavolava con me e diventava tutta rossa, e mi insultava, e contraeva le sopracciglia, e... ok basta. Non mi riconoscevo più. Ero completamente soggiogato dalla rossa fragile e arrogante che mi stava accanto. Sembravamo un gruppo di scolari in gita; Iri ed io facevamo i professori, in testa al gruppo e mostravamo la strada.
Vix, dopo l'imbarazzo iniziale, era riuscita a partorire una domanda per Zoe. Ascanio invece, camminava lentamente, in fondo al gruppo, con un libro in mano risalente probabilmente al medioevo.
"Ma come fa a camminare e leggere insieme?" Mi chiesi. Davvero, quel ragazzo era pieno di sorprese.
Poco distante dal laghetto vicino al quale avevamo seppellito le vittime, c'era una chiesa di pietra, dalla facciata scarna e fatiscente, ma all'interno si trovava un tesoro.
Una volta varcato il portone a doppio battente, ognuno di noi poté ammirare il tripudio di ricchezza che si estendeva da terra fino a circa 8 metri di altezza.
Lo stile della basilica che avevamo davanti era barocco. Inutile dire l'oro, i colori, i marmi, le statue, dal valore inestimabile che c'erano all'interno. La pianta era a croce latina e vi erano due file di colonne che contornavano le navate. Ogni colonna della prima fila presentava il marmo verde di Tessaglia, mentre quelle della seconda fila erano di marmo bianco di Carrara.
Il soffitto era un trionfo di angeli, santi e profeti, realizzati con pigmenti brillanti e dalle sfumature infinite. Al contrario dall'esterno, la basilica all'interno era tenuta perfettamente, tutto era pulito e lucidato. La luce del tardo pomeriggio scaldava i lastroni del pavimento creando giochi di luce rossastri. Eravamo tutti incantati, io stesso ero letteralmente estasiato.
-Che tipo di stile è?- Chiese sottovoce Zoe a Thom.
-Barocco.- Risposi mentre contemplavo una statua di San Michele intenta a schiacciare il demonio.
-Hai studiato eh.- Disse Irina dandomi una leggera gomitata.
-Sono appassionato. All università sto prendendo la laurea in giurisprudenza per volere di mio padre, ma quando ho un po' di tempo, corro nella sezione di lettere, indirizzo storia dell'arte e ascolto le lezioni. Studio anche autonomamente, non mi costa fatica. Mi piace e basta.-
-Hey... sono sicura che un giorno farai ciò che ti piace. E sfonderai perché nessuno ha tanto senso estetico come te, Oceano.- Mi disse Irina.
Il mio cuore si riempì di gioia. Nessuno aveva mai sostenuto la mia passione, nessuno mi aveva mai incoraggiato.
-Grazie Iri, davvero.-
-Non ringraziarmi. Non è da te.- Fece una risatina e si avventurò con le altre ragazze tra le colonne e le nicchie.
-Allora... mister Sgarbi, volevo sapere chi è questa donzella.- Mi disse Levi con tono curioso.
Ciò che mi mostrò, suscitò non poca confusione in me. Sul lato sinistro, c'era una nicchia molto particolare: era dedicata a Santa Caterina, con tanto di altarino, via crucis della Santa e di Gesù cristo. Poi c'era una porticina che portava ad un'altra nicchia, più piccola, ma più luminosa. Era decorata con marmo bianchissimo e intarsi dorati. Contava due finestroni per lato, da cui entrava la luce che si infrangeva contro una statua di almeno due metri. Si trattava di una donna bellissima, dai capelli mossi, gli occhi innocenti. Era vestita con gli abiti tipici delle statue antiche, con drappi che avvolgevano la sua figura e i capelli mossi da un vento invisibile. Sembrava reale. Quella donna sembrava di carne e sangue, eppure era fredda e bianca. Di marmo. Non era una santa, non aveva simboli o iscrizioni che rimandavano a qualcuno di conosciuto. Eppure era l'opera più bella in quella basilica.
-Ragazzi, io non so chi sia questa donna.- Dissi dopo un tempo infinito.
Sopraggiunsero le ragazze di corsa.
-Ragazzi, non avete idea! Abbiamo scoperto una cosa incredibile!- Vix era visibilmente sovraeccitata.
-Vix, innanzitutto calmati. Ti vedo troppo elettrica...- Disse Thom.
-No Thom non capisci! Tutto torna!-
-Abbiamo trovato un'iscrizione. Questa basilica è dedicata a Luigia. Quella Luigia!- Disse Irina, ed indicò la statua alle nostre spalle.

I ragazzi di Villa Luigia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora