Capitolo 35

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BARBARA
Non c'era persona più sola di me. Ero circondata da tutti quei ragazzi eppure mi sentivo sola al mondo.
Perché? Perché a me? Ero stata la fidanzata perfetta. Nonostante le difficoltà della fobia di Riccardo ero sempre stata impeccabile.
-Barb. So a cosa stai pensando.- Zoe mi fece sobbalzare. Si era avvicinata lentamente...o forse non mi ero accorta di nulla perché immersa nei miei pensieri.
-Un secondo fa stavi sulla schiena di Thom!-
-Non cambiare argomento. Fidati: stare sulla schiena di Thom mentre suona e canta è qualcosa di incredibile. Ma ho visto un'amica che pensava delle cose ingiuste è molto tristi. E non voglio che le pensi, mai più.-
-Ragazze, tutto ok?- chiese Cora che si era avvicinata con le altre.
-Zoe non spaventare Barbara!- La rimproverò Irina.
-Bi non devi pensare che sia colpa tua..- Disse Vix.
Come facevano a sapere cosa pensavo? E perché si preoccupavano così tanto per me? Perché Riccardo mi aveva tradita? Dopo tutto quello che avevamo affrontato,perché? Perché?
-Nessuno vi ha chiesto di consolarmi! Io non ho problemi e mai ne avrò! Sto solo pensando, ok? Perché non ve ne tornate in braccio ai ragazzi o a coccolarvi con loro? Io non ho bisogno di nessuno!-
Al momento non me resi conto, ma dopo essermi chiusa in camera, capii che avevo detto delle cose brutte a delle persone che erano state buone e gentili con me, gratuitamente.
Scoppiai in lacrime. Sia perché avevo insultato le uniche persone che erano state buone con me, sia perché Riccardo mi aveva tradita e non sapevo perché, sia per lo stress che per la paura.
Mentre piangevo come una bambina in un angolo della stanza, udii un leggero bussare. Decisa a non aprire, più per vergogna che per altro, restai al mio posto osservando la grande porta di legno. Man mano che i minuti passavano il rumore si faceva sempre più forte, più insistente e più ritmato. Sembrò addirittura moltiplicarsi. Poi silenzio. All'improvviso una voce soave che conoscevo molto bene. Vix.
-Ascanio, per favore potresti abbattere la porta?-  Lo aveva chiesto con il tono di qualcuno che ti offre una tazza di tè. Invece aveva chiesto ad Ascanio, mezzo morto per i sedativi, di sprangare la porta. Impossibile, pensai, che ci riesca. È troppo debole, ed è una richiesta troppo assurda persino per lui.
Non finii di pensarlo che la porta cadde con un colpo secco davanti ai miei occhi; sulla soglia, un Ascanio ancora debole ma con una luce orgogliosa negli occhi, vestito con un jeans nero strappato in alcuni punti, una maglietta grigia degli ACDC, i capelli spettinati e un braccio attorno alla vita di Vix, che indossava un abitino bianco come i suoi capelli.
-Grazie! Scusa se ti ho fatto sforzare...- Disse la streghetta bianca abbracciando Ascanio. Era piccola piccola accanto a lui. Arrivava a malapena al suo petto e il braccio grande è tatuato di Ascanio copriva completamente collo e spalla di Vix. Non c'era visione più bella.
-Non c'è problema. Barb stava male, dovevo fare qualcosa.- Disse Ascanio strizzando l'occhio verso di me.
Gli altri si affacciarono là dove ormai c'era solo un uscio. Mi sorrisero tutti e poi le ragazze entrarono in camera.
-Ok, ok, abbiamo capito. Vi lasciamo alle vostre cose da donne. Nel frattempo prepariamo la cena.- Disse Oceano sospirando.
-Bene allora, ragazzi, sono aperte le scommesse.- Disse Levi.
-Quali scommesse scusa?- Chiesi io.
-Scommettiamo quanto tempo Oceano riuscirà a stare lontano da Irina. Chi vince, avrà il piano superiore a sua disposizione per mezza giornata...-
-Levi non fare il maiale!-Esclamò Irina.
-E ora fuori! Dobbiamo parlare di cose da donne!- Zoe cacciò i ragazzi che sgattaiolarono al piano inferiore dove gli altri già stavano apparecchiando.
-Bi... non voglio dilungarmi su questo discorso: te lo dirò una volta e mai più, perché non ne vale la pena parlarne. Sono stata con tanti ragazzi e con ognuno di loro recitavo una parte: la brava ragazza, la scapestrata, la giudiziosa, la mammina, la stronza, la sensibile. Sempre per essere la ragazza perfetta per la relazione di turno. Ma non ero io. Tu hai fatto la stessa cosa. Hai recitato la parte della ragazza perfetta, attenta alla fobia di Riccardo, fedele e buona. Ma nessuno te lo ha chiesto Barb! Tu sei tu, e sei meravigliosa te lo assicuro. Non hai bisogno di lui. Hai una personalità ben definita e devi andarne fiera! Detto ciò... spettegoliamo. Allora Irina...dobbiamo lasciarvi in una camera soli soletti?-
Irina iniziò una filippica, diceva che Oceano non le faceva né caldo né freddo, tutte noi la prendevamo in giro, e cambiavamo bersaglio ogni volta.
Pochi minuti prima ero sola al mondo, in quel momento invece, ero circondata dal calore.

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