capitolo 12

2.1K 94 19
                                    

Siamo appena partiti. Vedere Londra dall'alto mi fa uno strano effetto, mischiato di gioia e paura. Così decisi di prendere la mano a Luca, dato che Gio si era già addormentata.
"Ho paura. " confessai io.
" E di cosa? Ci siamo io e la piccola con te, non devi avere paura, poi guarda, è pieno di gente! Chiudi gli occhi, pensa a quando arriveremo lì io, te e Gio e vedrai che quando gli riaprirai saremmo arrivati."
Senza spiccare parola, feci come disse, chiusi gli occhi, strinsi più forte la mano a  Luca, e iniziai a pensare...

"Allacciare bene le cinture, tra poco l'aereo decollerá. Grazie di aver scelto la nostra compagnia aerea. " Oh cavolo ma io per 2 h ho pensato? No non ci credo.
"Ho allacciato io la cintura alla bimba. Ho notato che ha funzionato alla grande il mio consiglio." disse Luca con un sorriso a 32 denti.
"Eh già, direi di si." risposi io, ricambiano il sorriso.
Quando fummo finalmente scesi, mi stiracchiai.
"Ama è tato beissimo iaggiare in aereo." (mamma è stato bellissimo viaggiare in aereo)
Disse la piccola Gio.
"Sono contenta ti sia piaciuto, vieni in braccio." presi Giorgia in braccio e insieme ad Alex andammo a prendere le valigie e le caricammo nell'auto presa in affitto per i giorni in cui rimanevamo in Italia.
"Se devo essere sincera questo posto mi è mancato, ho passato tutta la mia infanzia quá, ho ricordi belli e altri brutti, e mi fa molto male sapere che il rapporto con i miei genitori non si é riagganciato." dissi a Luca.
"Ama chi sono i tui getori?" chiese curiosa Gio, ma ignorai la domanda e ascoltai la riflessuone di Luca:"Beh, in fondo come credi che si possa riallacciare un rapporto senza che tu sai nulla di quella persona? "
Ci pensai su e arrivai alla conclusione che in fondo aveva ragione. Ma optai per non rispondere.
Appena fummo arrivati alla casetta dove alloggeremo in questi mesi (presa in affitto da Luca) entrai dentro. Non era tanto grande, ma era stupenda. All'entrata si trovava uno stretto corridoio. A sinistra c'era un elegante salotto e poco più avanti una cucina davvero molto carina. Proseguendo nel corridoio, si trovavano due camere da letto molto spaziose e belle e poco più avanti una cameretta, con due lettini, dove sicuramente uno di quelli sarà occupato da Giorgia per dormire. La casa era dotata anche di due piccoli bagni.
"Ti piace la casa?" mi chiese Luca
"Si, è molto bella, l'unica cosa che non mi piace è che si trova a 20 minuti di macchina da casa dei miei genitori. Non l'avrai fatto apposta, vero?" risposi io. Ed è vero. Sembrava fatto apposta. Mi invita in Italia che sa che è l'unico stato che odio, poi mi fa alloggiare a venti minuti da casa dei miei genitori e dieci a casa del padre di mia figlia. Questo però non lo poteva sapere, ma dei miei genitori si.
"Beh, Sofi, prima o poi gli dovrai andare a trovare, no? "
"Ma scherzi? Luca mi hanno cacciata di casa!!! No per favore dimmi che non mi hai portata in Italia solo per farmi riallacciare i rapporti con i miei genitori." sbottai io.
"No, non solo per questo, certo è uno dei motivi di perché ti ho portata quá, ma non l'unico." Disse lui per difendersi. Ma come si è permesso?
"Sei uno stronzo." detto questo presi la borsa, mi diedi una  pettinata con la spazzola che tenevo in borsa, presi un golfino e uscii di casa a fare una passeggiata.
"Sofi dove vai? Sofiii?" Queste furono le  ultime parole che riuscii ad udire prima di allontanarmi del tutto dalla casa.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ciao lettori!!! Spero come sempre che il capitolo sia stato di vostro gradimento, continuate a leggere, votate e commentate. Secondo voi Sofia, tornerà in Inghilterra oppure rimarrà in Italia e farà pace con Luca? Non vi anticipo nulla hahah. Ci sentiamo al prossimo capitolo, baci.

Ila💎

Da Ragazza A DonnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora