Capitolo 16

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Così, prima di andare a dormire, persi il telefono e inviai quel fotutissimo messaggio a Davide:"si, possiamo ricominciare a frequentarci."
Forse questo sarebbe stato il secondo errore più grande della mia vita, ma ormai ero già caduta a fondo una volta, avevo scoperto come si risaliva, e ho voluto rischiare per non averne il rimorso più avanti.

Mi sveglio con un buon profumino di caffè, giro la testa verso il comodino per guardare l'ora e mi ritrovo un vassoio con un cappuccino, un caffè e i miei biscotti preferiti. Senza pensarci sorrido, Luca è proprio una persona unica.
Finisco la colazione, buonissima, e prendo il mio cellulare per vedere se ho qualche messaggio.

Messaggio da Alex:
Hey bellezza com'è? Te la stai spassando? Vedi di tornare presto perché qua manchi.
A presto, il tuo amico figo😏

Leggo questo messaggio e sorrido, penso che sia letteralmente uno stupido. Ecco la mia risposta:

Messaggio ad Alex:
Ciao Alex, io sto bene e tu?
Non ti dare troppe arie eh, perché io non ti ho mai detto che sei figo, caro.
Anche tu mi manchi, un abbraccio.
Sofy😘

Poi trovo un messaggio di Asia dove dice che le manco tanto e che la devo invitare in Italia. Di Davide nessuna traccia. Spero di non aver fatto un altro errore.
In seguito mi faccio una doccia, mi vesto e corro a salutare Luca.
"Hey piccola, buongiorno"
"Ciao Lu, grazie mille della colazione" e lo abbraccio.
"mm.. Mi piace la Sofi affettuosa, allora, che vuoi fare oggi?" mi chiede.
"io.. Sono pronta. Voglio vederli." rispondo tutto ad un fiato.
"Sofia sei sicura? Guarda che non ti obbligo eh.. Se non te la senti.."
"ssssh" lo interrompo io.
"ho detto che sono pronta. Chiamo Gio, la sveglio e andiamo."
"va bene piccola. Ti voglio un bene dell'anima" mi dice.
"anch'io Lu.. Grazie di tutto ciò che fai per me.."
Dopo questa conversazione, con il cuore a mille per l'agitazione, corro in camera, mi guardo allo specchio, raccolgo i capelli in una semplice coda, mi disegno negli occhi una sottile linea di eyeliner, mi metto il mascara e un po' di lucidalabbra, il profumo e preparo la roba per Gio: un semplice vestitino rosa, il suo preferito, e un cerchietto, per tenere ferma la frangetta che le sta crescendo. Dopo di che vado da lei, la sveglio, le faccio fare colazione, una doccia veloce e dopo la vesto. È perfetta.. Manca solo una cosa.. Ah si le scarpette! Che sbadata!
"Mama ove andamo?"
"amore, stiamo andando.." e mi viene un blocco alla gola. Ma sono davvero pronta? È il momento giusto? Vabbeh con l'esperienza ho capito che il momento giusto non verrà mai, bisogna crearlo. Bene questo sarà il giorno giusto.
"dai nonni amore, dai nonni."
"ma mama i noni sono molti."
"no amore non sono morti e oggi li vedrai. Andiamo su che Luca ci sta aspettando in macchina."
"Siii vene anche Luca mama?"
"si amore, viene anche lui. Mi piace un sacco la tua vocina. Si dice mamma non mama. Due m amore."
"ama mama mama, l'ho detto giuto?"
"no amore, andiamo vah haha"
"eccoci qua" annuncio io, dopo aver seduto Gio nel seggiolino ed essermi accomodata davanti.
"1h e mezza ad aspettarvi. Ah chi le capisce le donne" borbotta lui con un ghigno spiritoso.
"ma smettila e parti, scemo. Abitano sempre nella stessa casa?" chiedo curiosa io.
"Si Sofi, sono contento per te, vedrai che andrà bene" cerca di rassicurarmi lui.
"e se mi rifiutano? Io non so se lo sopporterei Lu.."
"Sofi, non accadrà, tranquilla. A loro manchi, sei sua figlia caspita."
"speriamo Lu.."
"Sofi guarda che se non vuoi possiamo tornare indietro eh"
"No Luca, sono pronta"
"mama perché sei così spavetata?" mi chiede Gio.
"no amore non sono spaventata, stai tranquilla"
Il resto del viaggio prosegue in silenzio, accompagnato dall'ansia e da un sottofondo di musica molto piacevole, ma poi.. ecco, é arrivato il momento. Luca si ferma proprio davanti a casa dei miei. Poi mi guarda, mi posa una mano sulla coscia e mi sussurra" c'è la farai, anzi c'è la faremo " e poi mi stringe forte tra le sue braccia.
La casa è uguale a prima, forse meno curata, nel giardino non ci sono più fiori, l'erba é alta e gli alberi sono stati amputati. Prendo Gio e la borsa, Luca mi sta accanto e piano piano ci avviciniamo.
" mama che glande giardino che hanno i noni"
"già amore"
"te la senti di suonare tu? O preferisci che lo faccia io?" mi chiede Luca.
"no no, faccio io, grazie" metto il dito sul campanello, e dopo un po' faccio pressione. Sono già passati 2 minuti ma non apre nessuno. Eppure la luce della cucina è accesa. Sto per girarmi e andarmene quando una donna ci apre la porta e ci dice:"chi è?"
Rimango senza fiato, inizio a tremare e le lacrime si fanno avanti. A quanto pare ha capito da sola chi sono, dato che anche lei inizia a piangere e a sorridere.

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Eccomi con un altro capitolo.
Che ne pensate? Vi piace?
Comunicate il vostro parere nei commenti e magari se avete delle idee su come continuare questa storia fatemele sapere, mi farebbe davvero piacere.
Spero di non avervi deluso.
A presto.
Ila❤️

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