"Empty thoughts start to crowd my mind
Am I only living, living to survive?
Shake it off but I've lost the drive
Just let me be
Let me be okayNo one knows what goes on up inside my head
There's a new kind of poison and it's starting to spread
No one knows what goes on up inside my head
They don't think I need help
But I'm scaring myself
I just want to be okay"Antidote - Faith Marie
▶️ PlayBrusii. Sento solo brusii, intorno a me, mentre osservo con tenacia le dita terribilmente bianche, con lo smalto rosso ormai completamente rovinato, spuntare fuori dalle maniche del mio maglione blu a righe bianche. Oppure bianco a righe blu? Come un'ape. In effetti, è proprio così che mi sento in questo momento. Una piccola ape continuamente sballottata da una parte all'altra da un vento fin troppo forte per le mie povere piccole ali.
Ma l'ape è gialla a strisce nere oppure nera a strisce gialle? Non l'ho mai capita questa cosa. Non me la sono neanche mai chiesta, in realtà, ma in questo momento mi sembra un dubbio davvero importante, uno di quelli che ti tengono sveglio la notte, con il cervello mezzo fuso che proprio non riesce a venirne a capo. Un'altra domanda da aggiungere alla lista dei miei quesiti sull'esistenza, prima di Cosa c'è dopo la morte? e subito dopo a Esiste un paradiso anche per le mosche?.
Chissà se esiste davvero l'aldilà, ora che ci penso. Spero solo che tutte le povere mosche che ho ammazzato nel corso della mia vita, colpevoli soltanto di essere terribilmente fastidiose, stiano bene, ovunque esse siano. Magari un infinito prato concimato e pieno di sporcizia in cui poter volare serene.
"Lo sapevo che non dovevo uscire, lo sapevo" sento mio padre sussurrare, seduto di fianco a me, una delle poche frasi che riesce a penetrare nella mia barriera di incoscienza autoindotta.
Non è colpa tua, vorrei rispondergli, sperando anche di mettere a tacere i suoi continui mormorii. Anzi, forse è meglio che tu non fossi in casa. E neanche io. Ma le mie corde vocali non producono alcun suono e io non voglio forzarle, consapevole che non riuscirei a pronunciare altro se non dei balbettii sconnessi e incomprensibili.
La polizia è arrivata mezz'ora fa, appena un minuto dopo che mio padre mi trovasse. Veloci ed efficienti, devo ammetterlo. Ma, nel caso fosse stato davvero Cole quell'ombra che si aggirava per casa mia, non abbastanza. Forse avrebbero fatto giusto in tempo ad arrestarlo, ma io sarei già stata a svolazzare in mezzo all'immondizia insieme alle mosche, troppo lontana per potermi godere la scena. L'unico a testimoniare in tribunale, alla fine, sarebbe stato il mio cadavere, più o meno integro a seconda del livello di sadismo del mio carnefice.
Sposto appena lo sguardo, fissandolo sul bordo del gradino in legno alla mia sinistra, dove un rettangolo stropicciato di carta bianca della grandezza di una mano è appoggiato malamente, quasi in bilico. Lo guardo per qualche secondo, con il labbro che inizia a tremare al solo pensiero di prenderlo in mano e capovolgerlo, così da scoprire il viso luminoso di Haley e quello che dovrebbe essere il mio, strappato però con violenza dalla fotografia. Potrebbe essere chiunque quella persona vicino a lei, con dei capelli scuri e lunghissimi che ormai non mi appartengono più e una larga felpa grigia rubata dal fondo del suo armadio.
Mi sono accorta, circa una decina di minuti fa, quando mi sono seduta qui fuori, di aver tenuto la fotografia nella mano per tutto il tempo, insieme al telefono di mio padre. Ho aperto le dita, strette così forte che avrebbero potuto saldarsi al palmo, e, una volta riconosciuto l'oggetto prima tanto amato, l'ho appoggiato velocemente al mio fianco, determinata a non guardare mai più quella triste immagine.
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Haley - In Morte Ultima Veritas
Mystery / ThrillerCara non sa molte cose: quale sia il vero viso di sua madre, ad esempio, o se quella in cui vive ora sia davvero casa sua o soltanto l'ennesima sosta di pochi mesi prima che suo padre la costringa a fare le valigie e partire di nuovo, verso mete sem...