"But I wanna tell you I got through
The hardest of times on my own
I made some mistakes, I made a few
But I've learned that I am strong"Growing Pains - Maria Mena
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Mi piace il profumo dell'auto di Marilù. Non so spiegarmene il motivo, ma questo odore ha un che di pungente e consolatorio allo stesso tempo e mi penetra nelle narici lasciandomi addosso sia il bisogno di starnutire che il desiderio di sospirare. Provoca in me una sensazione strana, paragonabile solo a quella che potresti provare saggiando la ruvidezza del tappeto del salotto di casa con le piante dei piedi nudi, dopo una lunga giornata passata a destreggiarti fra i vari impegni quotidiani, o accarezzando il pelo ispido del tuo cane dopo aver passato tanto tempo lontano da casa.Avevo un cane, una volta: era un un piccolo cocker spaniel, con il lungo pelo bianco e nero e la brutta abitudine di distruggere i cuscini del divano se lo si lasciava a casa da solo troppo a lungo. Me lo regalò mio padre quando avevo dieci anni, sperando probabilmente in questo modo di riuscire ad attenuare in minima parte la mia solitudine costante e sentirsi così meno in colpa. Devo ammettere che funzionò per i primi tempi, nonostante la capacità di Puppy - non brillavo di fantasia da piccola - di impregnare di piscio e vomito qualsiasi cosa gli si presentasse ad altezza muso.
Riuscì ad affiancarci per ben due trasferimenti, quella bestiolina malefica, continuando ad allietare, anche se di poco, le mie giornate e a strappare a mio padre improperi e maledizioni fra i denti che poco si discostavano da vere e proprie bestemmie. Quando morì, a soli due anni di età, fu un colpo fortissimo per me. A quanto pare, il motivo di una dipartita tanto prematura fu che il piccolo Puppy soffriva già da tempo di una malattia degenerativa dei reni. Nefropatia Familiare, così l'aveva chiamata il veterinario, aggiungendo, forse nella speranza di consolarmi, che fosse un bene il fatto che finalmente avesse smesso di soffrire e avesse raggiunto il paradiso dei cani. Peccato che alla me stessa dodicenne poco importasse delle questioni etiche legate alla sua morte.
"Lasciami qui, Marilù, così intanto sistemo un po'. Tu intanto accompagna Cara a casa a prendere le sue cose, fammi questo favore."
Alzo la testa, osservando, per la prima volta dall'inizio del viaggio, il viso del ragazzo comodamente seduto sul sedile del passeggero attraverso lo specchietto retrovisore. Lui, non accortosi della mia occhiata, continua a guardare ostinatamente di fronte a sé, non rivolgendo nemmeno un segno di accorgimento alla risposta affermativa della donna al volante.
Appoggio una mano sulla stoffa morbida dei sedili, la spalla che sbatte dolorosamente contro la portiera alla svolta improvvisa dell'auto, che, oltre a strapparmi un'imprecazione appena udibile, scatena un fracasso di clacson dalle macchine dietro di noi e il fastidioso rumore prodotto dallo stridere degli pneumatici contro l'asfalto. Nonostante io sia l'ultima a poter criticare la guida spericolata di Marilù, contando il fatto che l'ultima volta che ho preso in prestito la macchina di mio padre l'ho mandata a sbattere contro un palo della luce, non posso fare a meno di pensare a quanti soldi questa donna debba aver sborsato per corrompere l'esaminatore e ottenere la patente.
Non appena l'auto si accosta in prossimità del marciapiede, fermandosi incurante di fronte ad un cartello di divieto di sosta, Will apre lo sportello ed esce in tutta fretta, rivolgendomi un'occhiata di traverso attraverso il vetro semi-oscurato del finestrino. Gli lancio un sorriso, o almeno ci provo, alzando appena un angolo delle labbra in quella che sicuramente deve somigliare più a una smorfia. Lui, però, forse capendo lo sforzo che sto concentrando in questo pessimo tentativo, serra la bocca in una linea dritta, come per trattenere delle parole, concedendomi infine un breve cenno del capo prima chiudere la portiera e dirigersi a grandi passi verso il condominio.
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Haley - In Morte Ultima Veritas
Mystère / ThrillerCara non sa molte cose: quale sia il vero viso di sua madre, ad esempio, o se quella in cui vive ora sia davvero casa sua o soltanto l'ennesima sosta di pochi mesi prima che suo padre la costringa a fare le valigie e partire di nuovo, verso mete sem...