"Non consiglierei comunque di fare azioni che potrebbero attirare l'attenzione su di te... Non è affatto prudente"
Mi fermo a riflette. Quello che dice non è sbagliato, se mi faccio notare, i soldati scopriranno dove mi trovo e verranno a cercarmi.
"Ci penso io ai banditi, avevo comunque già intenzione di aiutarlo" continua Jun. "Tu rimani ferma e cerca di non farti notare"
"Uff" mi lancio a peso morto sul divano. Vorrei tanto aiutarlo...
Non ho manie di eroismo, è solo che non mi piacciono i furfanti in generale. Ogni volta che ne vedo uno non sopporto l'idea di lasciarlo libero in circolazione a combinare danni. Tutto qui.
Mi accorgo che Jun mi sta fissando, pensieroso.
"Che c'è?"
"So a cosa stai pensando, ma rimanere nascosta è la cosa migliore per te"
"A cosa sto pensando?"
"A quello che ti è successo quando eri piccola, ti ho detto che ti tenevo sempre d'occhio, giusto?" lo guardo. "Io c'ero quando hanno... Beh... destinato a miglior vita Haru"
Haru era il mio cagnolino: a quanto pare conosce perfino il suo nome. Avevo più o meno 15 anni quando, mentre stavo giocando nel bosco insieme a lui, ha iniziato ad abbaiare. Poco dopo ci ha raggiunto un tipo strano e mentre stava passando Haru gli si è avvicinato e gli ha morso una gamba. Haru è sempre stato sensibile nei confronti delle persone dalla natura malvagia e probabilmente si era accorto che si trattava di un ladro... Sta di fatto che il tizio ha tirato fuori un coltello dal nulla e lo ha colpito. Ho corso nella sua direzione per vedere se gli fosse successo qualcosa, ma a quel punto il criminale era già scappato e per Haru non c'è stato più nulla da fare. È dal quel giorno che odio con tutta me stessa le persone disoneste che fanno del male agli altri senza pensarci due volte.
"Quel giorno non ho potuto fare niente per lui, mi dispiace... Mi ero assonnato per un istante e non mi sono reso conto del coltello..."
"Non è colpa tua, e poi è successo tanto tempo fa, ormai è storia passata" mi viene in mente una cosa. "Aspetta... Non mi dire che è per questo che la notte non dormi?"
"Ho paura che la stessa cosa possa succedere a te se mi distraggo anche solo per un secondo, ecco perché da quel giorno ho dormito sempre meno finché non ho abituato il mio corpo a dormire non più di tre ore al giorno, se necessario"
"Sei pazzo, come fai a dormire solo tre ore, e nemmeno tutti i giorni?" sono sconcertata. "Riesci a reggere la fatica?"
"È la necessità che me lo impone, quindi si" apre la porta, credo stia per uscire.
"Dove vai?"
"Ad aiutare Hyun Su nella ricerca dei criminali, rimani qua"
Ma mi sono già alzata. "Vengo con te" non gli lascio il tempo di rispondere che sono già davanti a lui, passo sotto il suo braccio che ancora tiene la maniglia e sguscio fuori.
Sbuffa. "Cerca di stare attenta e stammi appiccicata"
Gli lancio un sorrisino, per scherzo, sembra sia leggermente arrossito. "Non in quel senso! Andiamo" si incammina e io gli sto appiccicata.
-
Ecco Hyun Su. Dopo averlo trovato, ci spiega qual è la situazione: i banditi sono stati avvistati poco fa davanti a un negozio e poi sono scappati. Si ipotizza sia il prossimo negozio da saccheggiare, quindi ci appostiamo davanti all'entrata e aspettiamo. Passa un'ora, due, tre... E ancora dei banditi nemmeno l'ombra.
"Vado a parlare di nuovo col proprietario, per essere sicuro che li abbia visti e non si sia sbagliato" Hyun Su entra in negozio.
All'improvviso il mio stomaco inizia a brontolare...
"Ah, che fame" mi porto una mano allo stomaco. È da più di cinque ore che non tocco cibo.
"Aspetta qui, vado a comprare qualcosa da mangiare" anche Jun se ne va.
Passano dieci minuti e ancora nessuno dei due è tornato... Avverto un rumore. Da dove viene? Sembra che il suono arrivi da un vicolo vicino... Vado a vedere. Strano: non c'è nessuno... Allora mi giro e sto per tornare indietro, ma qualcosa, o meglio qualcuno mi afferra da dietro. Cerco di dimenarmi... Che succede? Improvvisamente le palpebre si fanno pesanti e la vista appannata... Il sonno si impadronisce di me.
-
*La scena cambia, adesso Jun, tornato davanti al negozio, è il narratore*
"Hana!" mi avvicino al negozio, con una barretta di cioccolato in mano.
Dov'è andata? Non c'è nessuno qui...
"Ehi, che succede?"
"Hyun Su, hai visto Hana? Era qui fino a qualche minuto fa... Le avevo detto di non muoversi" dove può essere finita?
Iniziamo a cercarla. Passando per il vicolo più vicino, qualcosa per terra attira la mia attenzione e mi avvicino.
"Cos'è?" raccolgo un foglio da terra, di color rosso acceso.
Lo apro.
Le mani iniziano a tremarmi violentemente e la barretta cade a terra. Mi porto una mano alla bocca.
La scritta nera in stampatello, sul foglio, riporta testuali parole: "CAPELLI VERDI: SE VOLETE RIVEDERE VIVA LA RAGAZZA ---> OAK STREET, 25. 10.000 DABLI" (nota dell'autrice: i Dabli sono le monete di Aqua)
"Tutto ok?" Hyun Su mi raggiunge.
Gli passo il foglietto, lo legge.
"Cos'è questo? Cosa significa?!"
"L'hanno rapita" ho lo sguardo fisso nel vuoto.
"Ok, mantieni la calma, vedrai che la troveremo" mi appoggia una mano sulla spalla, cerco di calmarmi.
Annuisco. "La... troveremo" la troveremo, continuo a ripetermi, per convincermi.
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The Green Rose
FantasyE se... un semplice incontro, avvenuto nel passato, potesse cambiare il tuo destino? Hana ha 18 anni. È una ragazza gentile, sensibile e ama la natura. Il padre rappresenta una delle figure più influenti del regno, ma della madre l'unica cosa che sa...