11) Via di scampo.

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"Ah brucia!" lancio un urlo di dolore.

Siamo tornati a casa e Jun mi sta medicando la ferita. Sono seduta sul letto e lui è inginocchiato di fronte a me.

"Stai ferma" sta premendo il cotone imbevuto di medicinale sulla mia gamba. Sembra un chirurgo...

"Ehi stai curando una scottatura non stai mica operando qualcuno"

"Shhh non mi distrarre, le cose o si fanno bene o non si fanno per niente" ha ancora lo sguardo fisso sulla ferita. Gli manca solo la mascherina e il bisturi.

"Hai finito?"

"No, non ti muovere"

"...e adesso hai finito?"

"Non ancora ho detto"

"Uff mi sto annoiando" guardo fuori dalla finestra. È una bella giornata: il sole splende alto nel cielo e la gente passeggia tranquilla per strada, Hyun Su si è occupato dei banditi e i cittadini non hanno più niente da temere. Sembra che tutto sia sistemato. In un certo senso la cosa mi inquieta, come si dice: sembrerebbe quasi la quiete prima della tempesta.

"Ahi! Fai piano"

"Sto facendo piano... " si alza. "Ok finito" prende i medicinali e li porta con sé in bagno.

"Jun"

"Dimmi"

"Perché non hai semplicemente usato i tuoi poteri per curare la ferita?"

"Non posso usarli in continuazione, altrimenti mi consumeranno"

Penso alle volte in cui l'ho visto usare i suoi poteri e, in effetti, sembrava molto stanco dopo. "Quindi, non puoi usarli quando vuoi?"

Scuote la testa. "Meglio andarci piano e conservarli per quando ce n'è davvero bisogno"

Annuisco.

Si gira verso di me. "Hyun Su stava pensando di darti delle lezioni per imparare qualche mossa di autodifesa, ti va?" la sua voce arriva chiara dal bagno, che è nella stanza accanto.

"Si, è un'ottima idea" faccio dondolare le gambe avanti e indietro, sembra si siano svegliate un pò. Strano però che all'improvviso si siano addormentate... Non riesco a spiegarmi il perché.

"Come stanno le gambe?" Jun è appena uscito dal bagno, chiudendosi la porta alle spalle.

"Sembra che si stiano riprendendo" abbasso lo sguardo verso di loro. Provo a muovere prima la gamba destra e poi la sinistra ma i movimenti sono ancora molto lenti.

"A proposito, durante il terremoto ho visto una cosa strana" mi fissa la fronte.

Lo guardo. "Cosa?"

"Una luce verde... Proveniva da qui" si avvicina e mi tocca la fronte.

"D-dalla fronte?" abbasso lo sguardo, un pò imbarazzata.

"Si, ma adesso non c'è niente" continua a fissare la fronte, socchiudendo gli occhi. "Strano"

Cosa significa? La mia fronte ha iniziato a emanare una luce verde? Durante il terremoto?

"Ah" mi porto una mano alla fronte. Jun toglie la sua.

"Che succede?"

"Mi è venuta un'emicrania improvvisa" il dolore è acuto e concentrato su tutta la fronte. Mi gira la testa.

"Ehi, stai diventando pallida... Forse è meglio se ti stendi"

Accetto il suo consiglio più che volentieri e mi sdraio sotto le coperte. Jun spegne la luce ed esce dalla stanza, socchiudendo la porta.

-

Al mio risveglio è già notte. L'emicrania sembra essere passata. Avendo sete, mi alzo per andare in cucina e al ritorno, passando davanti alla porta della camera di Jun, noto con piacere che finalmente ha iniziato a dormire un pò la notte. Torno a letto, ma non riesco ad addormentarmi. Sto pensando a tutto quello che è successo oggi e a cosa mi ha detto Jun, perché la luce verde usciva dalla mia fronte? E perché dopo avevo perso le forze? Le due cose sono collegate? Pensare troppo mi fa stancare. Mi addormento di nuovo.

Al mio risveglio, il mattino seguente, le gambe sono tornate normali e riesco a camminare normalmente. Mi alzo, vado in cucina e mangio una mela.

"Tutto ok?" Jun mi raggiunge.

Annuisco "sembra che le gambe siano tornate normali"

"Meglio così allora" si siede accanto a me e inizia a mangiare.

"Aaaaah!" si sente un urlo provenire da fuori.

"Che succede adesso? Mi alzo e mi affaccio alla finestra. "Cos'è tutta questa confusione?" c'è gente che scappa, che grida e che esce di corsa dalle abitazioni...

"Cercate dappertutto" mi blocco. Riconoscerei quella voce a chilometri di distanza...

"Soldati" Jun ha appena detto quello che io stavo pensando. "Scappiamo" mi afferra il braccio e inizia a correre verso l'uscita, la mela mi cade dalla mano. Apriamo la porta e, dopo esserci assicurati che la via sia libera, ci muoviamo rapidamente.

"Che succede qui?" è Hyun Su, probabilmente confuso da quello che sta succedendo è uscito a controllare. Ci nota e corre verso di noi. Jun si affretta a spiegargli l'intera situazione.

Un momento di pausa da parte di Hyun Su, probabilmente per riflettere. "Seguitemi" iniziamo a correre verso un grande cancello nero, oltre il quale si vedono solo alberi: stiamo uscendo dalla città.

"Dobbiamo andarcene da qui" continua.

"Dobbiamo? Vieni con noi?" chiedo.

"Certo, devo insegnarti autodifesa, non ricordi? Non posso abbandonarvi e lasciarvi fuggire da soli no? E poi, francamente parlando, non ho più nulla da fare ad Agnes. Sono venuto solo per catturare quei banditi che inseguivo da un pò"

Ci avviciniamo al cancello, che è aperto, e usciamo dalla città, lasciandoci alle spalle tutta quella confusione.

"Presto, dobbiamo nasconderci nel bosco" Jun accelera il passo.

"Aspetta" ansimo "vai troppo veloce"

Rallenta. "Scusa, tutto bene?"

Annuisco. Lancio un ultimo sguardo alla città, mentre ci allontaniamo sempre di più, inoltrandoci nel cuore della foresta.

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