4) Rifugio.

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Che strano odore! Sembra profumo... Ed è molto intenso. Mi ricorda qualcosa: l'ho già sentito da qualche parte? La luce intensa che soltanto qualche istante fa mi aveva abbagliata adesso ha lasciato il posto al silenzio. Un profondo silenzio. Mi guardo intorno, ancora seduta sull'erba e noto che non c'è più nessuno, i soldati sono scomparsi.

"Che succede?" Continuo a guardare in giro, ma non c'è nessuno.

"Sono felice di vedere che stai bene" Dice una voce maschile, dopodiché delle grandi braccia mi avvolgono improvvisamente da dietro.

Mi giro di scatto: il profumo adesso è più intenso che mai... Come se provenisse dalla persona che mi ha abbracciata... Ma non c'è nessuno.

"Ma cos-"

Avverto la luce muoversi, ondeggiare, in un punto preciso dove adesso sto guardando... Una mano?! Svanisce subito nel nulla, come se fosse stata risucchiata dalla luce. Ma sono riuscita a vedere qualcosa di strabiliante: la rosa verde tatuata sulla mano! L'ho già vista!

Ah non ho tempo per pensare a queste cose, devo sbrigarmi e trovare Kaze, è sicuramente in pericolo. Corro verso un grande albero che si trova in mezzo al bosco: se è lo stesso di quello che c'era nella "visione" allora l'ho trovato. Mi sto avvicinando... Lo vedo, è lui!

"Ehi! Kaze!" grido.

Ma lui non mi risponde, non si muove nemmeno...

"Kaze!" mi avvicino e mi inginocchio accanto a lui. Inizio a scuoterlo.

"Riesci a sentirmi? Svegliati!"

È morto? No, non può essere. Scuoto la testa e mi libero da quell'inquietante pensiero. Lo sollevo dalle braccia e cerco di caricarmelo sulle spalle, quant'è pesante...

"Ah... Ahah" sento una risatina accennata.

"Kaze!" giro la testa verso di lui e noto che sta riaprendo gli occhi, lentamente. "Stai bene?"

"Che stai... cercando di fare?" ha un'espressione che, se non fosse per il dolore che sta provando, potrebbe essere divertita.

"Non vedi? Ti sto portando al riparo!"

"Ahahah"

"Perché continui a ridere? È tanto divertente?"

"No, no... È solo che seguendo questo ritmo finisce che muoriamo tutti e due di vecchiaia prima di arrivare"

"Ehi! Se non ti sta bene posso mollarti qui e andarmene da sola!" mi arrabbio.

"Fallo" mi guarda serio, il volto che prima sembrava divertito adesso è scuro. "È troppo pericoloso qui per te, lasciami perdere e scappa"

"Che stai dicendo... Come posso abbandonarti qui e scappare?! E tu? Che farai? Non se ne parla: vieni con me"

"Ehi, è inutile ragionare con te, vero?" chiude nuovamente gli occhi. "Grazie" gli sento dire, quasi sussurrato.

Dopo circa cinque minuti che lo porto sulla schiena (con quale fatica però, tutti i muscoli mi fanno malissimo, per non parlare dei dolori che avevo già da prima) scorgo quello che sembrerebbe un rifugio naturale: una piccola grotta. Entro e appoggio delicatamente Kaze al suolo, dopodiché vado fuori a cercare della legna per accendere un fuoco. Quando torno lo vedo dormire profondamente, con un'espressione di sofferenza in volto, ma non so cosa fare per alleviare il dolore... Sposto la sua testa, che prima era appoggiata sulla fredda roccia, sulle mie gambe: anche se non posso fare molto, almeno questo dovrebbe servire un pochino, no? Sembra che stia continuando a dormire.

*Kaze adesso è il narratore*

Socchiudo gli occhi, lentamente. Dove sono? Sono sdraiato... Spalanco gli occhi e mi alzo di scatto. Sta dormendo... Come ha fatto a trovarmi? La osservo. I capelli verdi che le incorniciano il viso si illuminano grazie alla flebile luce del sole che viene da fuori e che li colpisce in alcuni punti, le ciglia lunghe sembra quasi vogliano raggiungere le guance. La luce si sposta, colpendola in faccia e il suo sonno adesso sembra disturbato. Mi sposto leggermente, coprendo il raggio con la schiena e adesso il suo viso torna sereno. Sorrido.

*Hana è di nuovo la narratrice*

Caspita, ho dormito troppo... Mi stiracchio e lancio uno sbadiglio mentre cerco di svegliarmi completamente. Adesso è notte e Kaze non c'è... È andato fuori. Ma dove può essere andato in quelle condizioni?

"La via è libera" eccolo che ritorna.

"Stai bene?" sembra camminare e muoversi normalmente... Fin troppo normalmente per uno che meno di mezza giornata fa stava per morire.

"Guarisco in fretta"

"Anche questo è merito dei tuoi poteri?"

"Diciamo che la razza aiuta, ma i miei poteri giocano un ruolo importante. Non sono riuscito a curare le mie ferite perché erano gravi ma il mio corpo guarisce molto in fretta per fortuna" mi lancia un'occhiata "quindi non preoccuparti. Andiamo?"

Mi alzo in fretta, ma sono ancora dolorante. Kaze mi porge una mano per aiutarmi.

"Sto bene" cerco di alzarmi da sola. Non voglio continuare a dipendere da lui, non posso stare per sempre con lui, no? Voglio riuscire a essere almeno un pò indipendente.

"Non stai bene" mi afferra per il braccio e mi tira su come se fossi pesante quanto un cuscino. "Andiamo" tiene stretta la presa.

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