La prima volta che l'ho visto mi aveva fatto una pessima impressione. La sua aura era malvagia, mentre adesso mi sta perfino aiutando... Lo guardo incredula, ancora non ci credo. Mi sarei aspettata che mi strangolasse, o qualcosa del genere, mentre avevo ancora la caviglia incastrata nell'intonaco... E così è una persona talmente onesta da non volersi sentire indebitata, eh? Non me lo sarei mai aspettato.
"Jun!" grida.
Jun si gira di scatto. Ci guarda scioccato.
"Cos'è successo?!" corre verso di noi.
Si avvicina e mi squadra dalla testa ai piedi, dopodiché mi sfiora una guancia.
"Cosa le hai fatto...?"
"No! Non è stato lui! Ascolta, un pezzo di intonaco ci stava cadendo addosso, non è colpa sua"
"Hisashi! Rispondi!" Jun mi ignora completamente.
"Ascolta la tua amichetta, Jun"
I suoi occhi, che prima erano puntati su Hisashi, adesso si spostano su di me e la sua espressione si fa preoccupata.
"Hana... Stai bene?"
Annuisco.
Hisashi mi fa scendere.
"Ci si vede" scompare nel buio.
Jun mi sta ancora fissando. Sicuramente sarà di nuovo arrabbiato con me...
"Ehi... Jun... Non ti arrabbiare..."
Si inginocchia. Sta guardando la caviglia...
"È colpa mia"
"Jun..."
"Mi dispiace, Hana... Per colpa mia ti sei fatta male..."
Allungo un braccio e gli accarezzo i capelli.
"Sai... A volte penso che ti porti sulle spalle un peso più grande di te. Ti senti sempre responsabile e ti preoccupi talmente tanto che finisci col prenderti delle colpe che non sono tue"
"Io... Voglio solo che tu sia felice" alza lo sguardo verso di me, è ancora inginocchiato.
"Se vuoi che io sia felice, prima di tutto devi esserlo tu" sorrido. "La tua felicità è la mia felicità. Capito?"
Si alza.
Il suo viso si fa sempre più vicino... Sempre più vicino... Finché le sue labbra raggiungono le mie. È un bacio delicato, ma allo stesso tempo forte. Rispecchia la sua personalità.
"Ah!" mi prende in braccio.
"Andiamo"
"...dove?"
"Nella tua stanza, ovvio"
"Jun!" gli dò un colpo in testa.
"Ahia! Che fai?"
"Sei tu che dici queste cose" abbasso lo sguardo, imbarazzata.
Scoppia a ridere. "A cosa pensavi? Sei una pervertita!"
"P-perché?" non intendeva... quello?
"Voglio solo portarti nella tua stanza e medicarti quelle ferite, cosa credevi ti volessi fare?" continua a ridere. "Che ragazza pervertita che ho" scuote la testa.
R-ragazza? Ha detto ragazza?
Ha smesso di ridere. Mi sta fissando amorevolmente... È la prima volta che mi guarda così...
"Posso baciarti?"
"E-ehi! Perché me lo chiedi?" sto bollendo. Non ce la faccio... È troppo tenero!
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The Green Rose
FantasiE se... un semplice incontro, avvenuto nel passato, potesse cambiare il tuo destino? Hana ha 18 anni. È una ragazza gentile, sensibile e ama la natura. Il padre rappresenta una delle figure più influenti del regno, ma della madre l'unica cosa che sa...