Aspetta, era tutto un sogno?
Scatto in piedi e prendo il telefono digitando il numero di Stiles.
Squilla, è una cosa positiva.
"Pronto?" risponde.
Perdo immediatamemte un battito; la mia gioia non si può descrivere.
"Stiles, stai bene? Non è successo nulla, cioè va tutto bene?" chiedo sembrando anche un po' isterica.
"Certo... perché, cosa dovrebbe essermi successo?" chiede confuso.
Non so se dirglielo.
Forse è solo un normale incubo e se glielo dicessi lo preoccupererei soltanto.
"No, niente. Volevo solo sapere" mento.
"Allora... beh, ci vediamo tra poco" cambia argomento e lo ringrazio mentalmente della sua decisione.
Ho fatto solo una tremenda figuraccia a chiamarlo.
"Si, a dopo. Ciao" rispondo chiudendo poi la chiamata.
Faccio un sospiro di sollievo.
Non è morto e quello che ho visto era solo un incubo.
Menomale: non saprei che fare se perdessi anche lui.
Dopotutto è una sorta di mio migliore amico e fa parte del branco, anche se è umano.
Mi preparo e in poco tempo sono pronta per andare a scuola.
Saluto mia madre ed esco di casa.
Oggi è lunedì, l'inizio di una nuova settimana di scuola e di preoccupazioni.
Entro in macchina e durante il tragitto mi metto a pensare al sogno.
Sembrava tutto così reale.
Solo ora mi rendo conto che sono una Banshee, ovvero una premonitrice della morte.
E se avessi sentito realmente le voci? Se ho predetto la fine di Stiles nel sogno?
Questo sì che sarebbe un bel casino.
In poco tempo arrivo a scuola e una Jeep parcheggia vicino alla mia auto.
Quella di Stiles, ovviamente.
Comincio seriamente a pensare che per lui farebbe più male perdere la sua Jeep che veder morire una persona.
Ha avuto tantissime disavventure ma nonostante tutto è ancora in piedi, un po' come tutti noi.
Possibile che anche l'auto faccia parte del branco?
Rido pensando alle mie osservazioni e il ragazzo dagli occhi color nocciola si avvicina a me.
"Lydia, perché mi hai chiamato?" mi chiede con sguardo interrogatorio.
Lo guardo un attimo negli occhi, quelli che credevo non avrei mai più visto.
Le emozioni prendono il possesso su di me e in un batter d'occhio mi ritrovo tra le sue braccia.
L'ho appena abbracciato e lui crederà che sia pazza, è sicuro.
Glielo devo dire, ora o mai più.
"Stiles..." dico tra le lacrime.
"Dimmi" risponde ricambiando il forte abbraccio.
Prendo coraggio una volta per tutte e inizio a parlare.
Voglio dirgli tutto: l'incubo, le voci, la stanza.
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Don't leave me - Stydia (In pausa)
FanfictionDovevo ascoltare le voci. Mi hanno avvertita per tutto questo tempo ed io cercavo solo di farle smettere. Invece mi volevano aiutare. Ma ora lui è qui, a fin di vita, e non posso farci nulla. "Ti prego no...Non lasciarmi" dico tra le lacrime, ma or...