Destinati

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POV STILES

Malia... quanto mi conosce.

Ha capito immediatamente che c'era qualcosa che non andava.

È venuta per capire, e ho detto tutto.

Beh, non proprio tutto: ho saltato la parte dove scoprivo da lei e Lydia che io morirò...

Però ho confessato cosa mi è successo quando ho incontrato per un secondo il ragazzo con la maschera viola.

La cosa più strana e che subito dopo lui... l'ha rapita.

Si, è stata presa da quello con la maschera in viola, l'ho visto.

Avevamo appena finito di parlare a ci eravamo ormai separati di diversi metri.

Mi ero girato prima di salire in macchina... l'ho visto, stava dando un colpo in testa a Malia.

Ho cercato di salvarla, ma sono stato troppo lento.

È sparito improvvisamente, in una nebbia di fumo.

Non ho potuto farci niente.

Velocemente digito il primo numero che mi viene in mente.

"Ciao! " risponde la ragazza biondo fragola, e tiro un sospiro di sollievo.

"In questo momento sono occupata, se volete lasciate un messaggio dopo il bip".

Bene. Non mi ha nemmeno risposto, è solo la segreteria.

"Lydia, richiamami al più presto" strillo dopo il piccolo bip rilasciato dallo schermo.

Con le mani tremanti rimetto il cellulare in tasca, indirizzandomi in tutta fretta verso casa sua.

Suono diverse volte il campanello, quando finalmente apre la porta.

I suoi capelli sono legati in una treccia che va a formare una splendida corona.

In pratica è l'acconciatura che fa per lei: è una principessa.

Lo splendido sorriso che mi dedica e le sue meravigliose fossette per poco mi fanno dimenticare tutto ciò che mi è successo.

Dopo più di 10 anni ad amarla senza essere ricambiato, rimango ancora incantato quando la vedo.

"Stai bene?" mi chiede, cambiando completamente sguardo.

"Eh? Si... no, volevo dire no. Niente va bene" dico un po' impacciato.

"Entra" risponde seria.

Obbedisco.

"Non ho potuto fare niente... lui era lì e... l'ha presa" riesco solo a dire.

Lei mi guarda confusa.

"Non ti seguo" dice.

Faccio un lungo respiro e velocemente la racconto come sono andati i fatti.

"È terribile, chiamo subito Scott" afferma.

La guardo prendere il cellulare, per poi arrabbiarsi con la segreteria.

E figurati se risponde.

Ma anche se fosse, oramai è stata presa.

Non posso crederci di non aver fatto niente per fermare il ragazzo con la maschera viola.

"Lydia. Io ero lì, di fronte a lei... perché non ho insistito a darle un passaggio? L'avevo domandato, ma preferiva andare a piedi. Perché le ho dato ascolto? Faccio sempre di testa mia, perché non l'ho fatto anche sta volta?" mi sfogo in preda al panico.

Lydia sforza un sorriso compassionevole.

"Stiles, non è colpa tua. Fidati" afferma calma.

Ora il mio sguardo si punta sulla sua mano, la quale stringe la mia.

Io ricambio, non sapendo più che dire.

"Certo. Dici così perché non eri lì: sai come ci si sente assistere ad una cosa del genere?" riesco solo a strillare.

Lei abbassa lo sguardo.

"No, ma ti capisco. Io ho percepito la morte di Allison, la mia prima vera migliore amica, ma non ho fatto assolutamente niente. Pensa: non ero neppure presente. Ho potuto solo gridare il suo nome. È una sensazione bruttissima" spiega con il fiato in gola.

Delle lacrime si formano sul suo viso

"Io... Non sapevo che ti sentissi così" dico.

Lei tira su col naso, un gesto talmente insolito da lei che mi è difficile riconoscerla.

È sempre stata talmente sicura di sé che ora sembra un pulcino appena uscito dall'uovo.

Le lacrime scendono copiose sul suo volto, sicuramente ricordando la cacciatrice.

Allora le circondo le braccia, dando via ad un forte abbraccio.

È così strano pensare a come si siano capovolti i ruoli da un momento all'altro.

Ora sono io che la devo consolare.

Vorrei che quest'abbraccio non finisse più.

"Resta, almeno tu. Resta" sussurra al mio orecchio.

Rallento la presa, staccandomi il minimo indispensabile per guardarla negli occhi.

"Sempre" rispondo.

Le sue labbra si incurvano in un sorriso e i nostri sguardi di incontrano, come se facessero parte di una cosa sola.

Wow. È bellissima.

"È una promessa" afferma la ragazza dagli occhi verdi.

Annuisco e, senza rendermene conto, le nostre labbra si uniscono in un appassionante bacio.

Le nostre lingue si sfiorano e i nostri cuori battono all'unisolo.

Quante volte ho sperato che accadesse. Quanto tempo ho aspettato questo momento.

E ora sta accadendo. È il momento più bello che possa esistere.

Se questo è essere felice, allora mi ritengo il più felice del mondo.

"Ti amo" sussurro staccandomi lievemente.

La sua bocca appoggiata sulla mia rivela un grande sorriso, per poi continuare a fare quello che ho sempre desiderato.

So che non ha senso, ma in questo momento per me Malia non ha più importanza.

Ora ci siamo io e Lydia, solo noi.

Non voglio perdermi un'occasione così perfetta.

Perché noi due potremmo non stare insieme, non essere quelle coppiette che trascorrono la propria relazione baciandosi, non essere altro che semplici amici.

Possiamo anche prendere strade diverse ma, alla fine, le nostre sono fatte per incontrarsi, e dei semplici amici potrebbero diventare qualcosa di più.

L'ho aspettata. Aspettata tantissimo.

E, ora che mi ero arreso all'idea di non poterla avere, siamo qua. Sprofondati in questo bacio.

Perché le storie più belle incominciano quando meno te lo aspetti.

Don't leave me - Stydia (In pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora