Qualcosa di strano

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"Tu sei pazzo" dico ridendo.

"Era l'unico modo per farti svegliare. Dovresti ringraziarmi che sono riuscito prima che se ne accorgesse il prof." spiega Stiles.

"Grazie, eroe".

"Aspetta" dice mentre io continuo il mio avanzare verso l'uscita della scuola.

"Conosco il sarcasmo, sai?" continua a dire, ma non gli do ascolto più di tanto.

Lo starà facendo sicuramente per farmi distrarre da ciò che sta accadendo ultimamente.

Ma non voglio essere trattata così per pena.

"Voglio essere lasciata sola. Okay?" dico scocciata.

Sinceramente non so neanch'io il motivo del mio improvviso cambio d'umore.

Forse perché vorrei cercare di evitare di introdurre l'argomento voci, o semplicemente non ho voglia di parlargli.

Fatto sta che voglio solo tornare dai miei cugini.

Uscita vedo la macchina di Luca parcheggiata.

Che fortuna.

Gli vado incontro e, quando abbassa il finestrino chiedendomi se voglio un passaggio, entro in macchina.

"Ci sentiamo più tardi, scusa" dico poco prima di chiudere la portiera.

"Ok..." sussurra in modo che persino io faccio fatica a sentirlo.

"Ciao!" esclamo prima di partire.

Mi giro verso Luca.

"Grazie".

Lui accelera rispondendo con un semplice 'prego' e, dopo poco tempo, arriviamo a casa.

Entrata mi chiudo in camera per evitare distrazioni.

In questi giorni non mi sono molto impegnata con lo studio e devo recuperare.

Dopo due orette di compiti, un volto mi distrae.

L'uomo con la maschera viola.

Perché è qui, affianco a me?

Mi giro dalla sua parte scoinvolta e vedo due bellissimi occhi azzurri, coperti però da questa bruttissima maschera.

La maschera che sembra mi stia perseguitando.

"Chi sei? E non svanire sta volta, ti prego" chiedo.

"Non è importante sapere chi sono. L'importante è sapere da che parte sto" spiega.

Nonostante sia difficile per via della maschera, riesco ad intravedere il suo sorriso.

È così smagliante e non dà affatto l'idea di essere una minaccia.

Può darsi che non è così cattivo come si crede.

"E quale sarebbe?" continuo a chiedere un po' titubante.

Abbassa lo sguardo e fa una piccola risatina, per niente malvagia.

"Dipende dai punti di vista" dice.

Resto un attimo in silenzio per pensare a come formulare le mie domande, ma evidentemente basta per rifarlo parlare.

"Non voglio mettermi contro di te" dice, per poi svanire nel nulla.

Resto di nuovo con quell' espressione terrorizzata quando lo vedo sgretolarsi lentamente nell'aria.

Ho bisogno di parlare con Scott, ora.

Prendo il cellulare e digito il suo numero, ma prima che possa chiamarlo ricevo una telefonata.

Da parte di Malia. Bene.

"Pronto?".

"Lydia, ti devo parlare. So che mi nascondi qualcosa e ORA ho bisogno di capire di che si tratti".

Cosa? Ha davvero capito che mi sta succedendo? Strano, credo di aver sempre finto bene.

"Non ti seguo..." cerco di temporeggiare, ma so perfettamente che non è ingenua.

"Non sono stupida. Si vede che hai qualcosa che non va, e mi piacerebbe scoprirlo prima che accadesse qualcosa di davvero brutto" spiega.

Annuisco, nonostante sappia che non può vedermi.

"Arrivo" rispondo scioccata.

"Bene così. Ci saranno anche gli altri, ho detto loro che volevo parlare di un fatto importante. Ma credo che sia tu a doverlo fare. Ci vediamo tra poco a casa di Stiles." afferma e mi chiude la chiamata, in faccia.

Non poteva dirmi cosa peggiore: adesso devo confessarlo a tutti.

Alzo gli occhi al cielo e, senza rendermene conto, sussurro una strana parola.

So cosa significa, ma non capisco il motivo per qui l'ho detta.

Beh, ormai, qua non c'è proprio nulla di non strano.

"Onnisciente".

N/A
Ciao!
Mi rendo perfettamente conto di non aver aggiornato presto, chiedo venia😂🙏🙏

In questi giorni non ho avuto molto tempo per scrivere, perciò questo capitolo non si è rivelato come mi aspettavo

Prometto che il prossimo sarà migliore e, chi lo sa... anche più drammatico

Domani farò un altro aggiornamento, spero vi piaccia

Alla prossima!

Don't leave me - Stydia (In pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora