La NOSTRA storia nel mondo pokémon

Capitolo 1

Avevo solo 4 anni a quel tempo, ma ancora mi sembra che fosse ieri. Lei ne aveva 5, e ci siamo conosciute per caso. Meglio iniziare dall'inizio. Mi chiamo Chiara e ho 12 anni, ma voglio raccontare qui in questo libro quello che mi è successo 8 anni fa. Ero piccola, ma intelligente, forse anche più di adesso, e sapevo leggere. Vidi un qualcosa di diverso dentro la mia camera, ma non capivo cosa fosse. Tutto ad un tratto mi scaraventai sul computer e notai qualcosa di diverso. Lo accesi.
-Mi chiamo Platan
Disse un tipo con dei baffi disegnati sulle guance. Mi venne da ridere, ma non lo diedi a notare.
-Ti sto per spedire un fax- continuò Platan
-Cos'è un fax?- Chiesi io, ma se n'era già andato.
La stampante fece un rumore frastornante e stampò un po' di fogli. Era già mezza scassata, non ci facevo molto caso, ma dopo un po' notai che non era la nostra stampante. Presi un foglio e iniziai a leggere:
《Chiara, recati in Via della Bestia e segui le istruzioni che ti verranno date》
Era pieno di fiorellini dorati, e sopra c'era un bellissimo sigillo a forma di pokeball. La pokeball è uno strumento con cui si catturano i Pokemon, quegli strani mostriciattoli che ora vanno tanto di moda. Io li adoro, ma all'epoca non li seguivo molto, mi limitavo a giocare ai POKEMON sul Game Boy di mio fratello, che io chiamo Doc. Ci stavo pensando solo in quel momento, non era ancora a casa! Allora era ancora piccolo e poco indipendente, non usciva poi così spesso. Meglio per me. Misi un po' di bambole sul letto a castello, un cuscino sotto le lenzuola, e uscii di nascosto. Le scarpe erano slacciate, la maglietta al contrario, e, la gonnellina... è vero, non me l'ero cambiata! Comunque andiamo avanti. Mi recai a Via delle bestie per miracolo, ma riuscii ad arrivare. Incontrai un tale che mi spinse in un vicolo. Avevo paura, e gridai, ma lui mi tappò la bocca e mi urlò:
-Zitta!
Quella voce la conoscevo, era Doc, mio fratello! Mi girai e confermai quello che avevo dedotto.
-Dobbiamo sbrigarci, il professore non deve cambiare idea!
-Quale professore?
-Platan, è stato l'unico di tutto il mondo pokèmon che ti ha permesso di iniziare la tua avventura prima di compiere 10 anni -
Non capivo
-Vedi, i pokémon esistono davvero, ma solo pochi eletti possono entrare nel loro mondo. Tuo fratello è tra questi. Bisognerebbe avere 10 anni per accedervi, ma questo genio ha anticipato i tempi!- Disse tutto fiero di sé
-Eccolo- Disse indicando un tappeto.
-Saliamo, stai per andare a Kalos!-
-Kalos...- ripetei
-Ti affido al professor Platan- Tempo una settimana e me ne andrò. Platan ti aiuterà a sopravvivere in questo mondo e ti insegnerà a conoscere meglio i pokémon. Vedi, lui è un professore, serve proprio a questo! Comunque ricorda, potrai vivere anche 10 anni a Kalos, ma appena tornerai, non sarà passato un secondo nella vita reale-
Salimmo sul tappeto e venni catapultata in un universo parallelo. Stavo per dormire... dormire... dormire... a dire il vero ho sonno anche nella realtà, quasi quasi faccio una dormitina.
Sono sveglia finalmente. Doc ancora dorme. Io intanto inizio a correre, non mi so trattenere. Ma cado. Sono inciampata in un uovo gigante. È così bello! Lo prendo e lo metto nello zaino del mio fratellone. Sento uno strano dolore al ginocchio, me lo guardo, è sbucciato. Inizio a piangere, mi fa troppo male. Doc si sveglia arrabbiato e iniziamo a giocare, ma nella fretta, e forse anche per colpa di quel goccio di arrabbiatura, si dimentica lo zaino. Lo prendo io, e all'arrivo di Platan mi ci siedo sopra, come fossi una gallina. Continuo a "covarlo" per qualche giorno, finché non mi scopre.
-Che fai?
-Niente
-Quello zaino non è tuo
-È di Doc
-Quello è pieno, il suo era vuoto, l'ha portato per te
-Quindi non se l'è scordato...?!?
-No, cosa ci hai messo dentro?
-Niente- Insisto io mi prende in braccio e trova l'uovo, poi lo mette un una scatola strana. Io inizio a piangere.
-Calmati! Quella è un' incubatrice, serve per far nascere un pokemon!
-È mio!- Dico furiosa
Lui fa un sospiro: -È per far nascere il TUO pokemon!
Sono contenta. Inizio a correre...