La NOSTRA storia nel mondo pokémon

Capitolo 20

Corro da Arianna, sta facendo una videochiamata.
-Avanti cucciola, non piangere!- Dice il bambino a cui sta parlando.
-E come faccio? Tu non mi vuoi bene.
-Cosa te lo fa pensare?
-Non mi vieni mai a trovare!-
-Lo sai, sono bloccato all'asilo.
-Allora vengo io.- Si alza senza dar peso alla mia presenza e scappa dall'albergo, mettendo Piplup nella sua pokéball per la prima volta da quando la conosco, è ovvio che voglia sbrigarsi. Aspetto un po' seduta con la schiena al muro.
-Sto per piangere- Penso, ma mi sbaglio. Mi alzo e senza scompormi scendo lentamente le scale e chiedo al receptionist dove sia andata Arianna. Mi dice che è corsa via così in fretta da aver lasciato cadere il suo zaino, con tanto di pokémon. Sorrido e lo prendo. Come immaginavo c'è anche il suo computer. Lo accendo ed effettuo una videochiamata. Tiro Piplup fuori dalla Pokéball facendolo arrabbiare non so perché. -Pi_Piplup!- Inizia ad urlare. Faccio un ghigno e aspetto che il tale mi risponda. Mi nascondo dietro Piplup facendo percepire minimamente la mia voce e chiedo al giovane:
-Scusami bello, mi sono nuovamente dimenticata l'indirizzo del tuo asilo.- La  mia voce è così nascosta dai lamenti di Piplup che è impossibile riconoscere di chi sia, ma lui mi chiede:
-Chi sei?-
-Heidi, chi sennò?-
-Per tua informazione Arianna è arrivata qui almeno tanti minuti fa!- Dice facendomi ridere.
-Hai due anni, nemmeno sai contare, quindi per favore, non parlare- E termino la chiamata.
-Se è già arrivata significa che è un posto qui vicino, quindi chiedo al Receptionist dove sia, ma lui sembra spaventato e trattiene il fiato, chiedo anche all'infermiera Josy, stessa risposta; Entro in ogni casa di Castel Vanità, ma la situazione non cambia. Mi muovo finché non riconosco un posto familiare: Sono arrivata a Novartopoli. Certo che è più vicina di quanto ricordassi. Anche qui le risposte degli abitanti sono una presa di fiato, ma continuo ad entrare in ogni casa finché non mi ritrovo in una scuola.
-È questo l'asilo?- Dico a testa alta, con un filo di voce (Se qualcuno se lo stesse chiedendo non è perché ho paura, ma perché la voce mi è già finita a causa di tutte le domande che ho fatto in ogni città).
-No!- Dice un uomo robusto, vecchio e con un cappellino antico.
-Sei vecchio!- Dico informalmente, come se ci conoscessimo da una vita. Le parole gli si tolgono dalla bocca, mette il broncio e mi trascina in una stanza. Poi nota i miei pokémon e quelli di Ari, me li strattona di dosso e li chiude in delle gabbiette che formano i muri di una grande sala.
-Entra!- Dice mostrandomi una porta a sbarre, molto simile ad una prigione. Mi rifiuto, ma lui, perdendo la pazienza, mi lancia facendomi sbattere la testa. Inizio a piangere per il dolore, ma sento delle risate che coprono il mio eco. Apro gli occhi. Ci sono un sacco di bambini, alcuni dei quali con il ciuccio in bocca, e hanno anche il coraggio di criticare. Mi ricompongo e lancio uno sguardo a tutti i presenti, spaventando i più piccoli, finché non noto, nella penombra, Arianna e  il tizio della videochiamata. Mi ci catapulto addosso e loro si baciano. Rimango perplessa, possibile che abbia già dimenticato Katsumi, e che, peggio ancora, la causa del suo comportamento potrei essere io? Mi avvicino a lei con passo pesante e le lasciò sulla faccia il segno della mia mano che appena un secondo fa le ha dato uno schiaffo. Cerca di non piangere, ma si vede troppo. Con uno sguardo rimproveratore guardo il babino. Ha dei capelli biondi e fluenti che gli arrivano alla spalla, un carattere pessimo e una maglietta rossa tutta sgualcita.
-Mi chiamo...- Dice in tono antipatico, ma io lo interrompo.
-Ti chiamerò Maglietta Rossa, e sta lontano da Arianna, perché è già fidanzata.
-Con chi?- Si intromette lei.
-Katsumi- Dico facendola arrossire. -È ora di uscire!- Dice il vecchio, sci porta in uno zoo. Riconosco i miei pokémon, Fennekin, Ralts e Piplup, ma purtroppo lo fa anche Arianna.
-Finché non avrò 10 anni, non me li restituiranno mai!- Dice lei -Li avevo lasciati a Castel Vanità proprio per questo!-
Non rispondo, mi dispiace troppo per il mio piccolo Pichu.
Mangiamo, ma io non distolgo nemmeno un secondo lo sguardo dal mio amico.

18.30
Arrivano degli adulti a prendere i figli, e cerco ci uscire, seguita a ruota da Heidi e Maglietta Rossa, ma il vecchio ci ferma.
-Voi non potete uscire, nessuno esce da solo- e ci scaraventa in una stanza. È fredda e grigia, la odio!

23.00
Ancora non dormo. La luce lunare entra da una fessura. Rido. Luce Lunare, era bello quando potevo usarla come mossa pokémon. Che bei ricordi... a pensarci, il mio orgoglio torna a comandarmi e, non so come, riesco ad "evadere" da quella sorta di prigione e libera e i pokémon. Li abbraccio. Nel tornare mi ritrovo davanti al buco e noto che entra sempre uno strano bagliore, ma la luna è dall'altra parte. Esamino il paesaggio e inizio ad esplorare una strana casetta arrampicandomi sul davanzale. Vedo il vecchio e... e... Katsumi! Mi viene un tuffo al cuore e no riesco a non piangere per la gioia. Corro ad avvertire Arianna e imsieme ai nostri amici pokémon riusciamo a
distruggere la finestra, ma dei due, nessuna traccia. Arriviamo nella nostra stanza e troviamo Katsumi travestito da tizio del team Flare che minaccia l'uomo  di tirarci fuori.
-Eccoci!- Urliamo al settimo cielo.
-Quindi te ne vai?- Dice dispiaciuto Maglietta Rossa e Arianna annuisce. Si danno un bacio e si salutano. Katsumi arrossisce, si toglie le vesti, che aveva usato solo per spaventare il vecchio, e ce ne andiamo; Aveva sentito la videochiamata di Heidi ed è intervenuto. La Camera era in disordine perché doveva creare un costume. A quanto pare il sogno non descriveva la realtà al 100%... sinceramente non so nemmeno chi sia il tizio che bussava alla mia porta un quel sogno... vorrei chiedere alla mia amica, ma forse nemmeno esiste e, soprattutto, Katsumi si ingelosirebbe...!