La NOSTRA storia nel mondo pokémon

Capitolo 3

MATTINA
Siamo in cortile. Ancora una volta ad allenare i pokémon.
Pichu e Piplup vanno molto d'accordo, ma lo stesso non si può dire per me e Arianna. È come se ognuna di noi due sospettasse qualcosa dell'altra.
Ora la sto scrutando. Dalle treccine color castano agli occhi nocciola-arancioni, fino a scendere per tutto il corpo e capire che c'è qualcosa di strano in lei. Sarà quel suo sguardo acuto e sospettoso? Mi guarda come se fossi un mostro, non riesco a trattenere le lacrime. I miei occhi azzurri iniziano a far scendere gocce d'acqua in ogni direzione, mi butto a terra, inizio a urlare. A vedermi, mi sarei sembrata una di quelle bambine capricciose dei cartoni animati, ma dentro provo un'angoscia immensa. Non riesco più a smettere di piangere, quando un urlo mi blocca di colpo. Mi alzo in piedi e la vedo, sta piangendo anche lei. Piplup mi guarda arrabbiato e mi fa pensare di essere davvero un mostro, una persona orribile, e che quello sguardo malinconico che aveva Arianna nei miei confronti me lo meritavo pienamente; Ma dall'altra parte c'è Pichu che prova a consolarmi e mi porge un fazzolettino di seta. Quel fazzolettino di seta. Lo stesso che ieri sera mi è stato offerto da Ari e che io ho rifiutato. Vorrei scusarmi, ma ho una dignità.
-Alzati! - Le dico brusca
Sembra quasi non avermi sentito. Mi viene una goccia al cuore, ma rimane sempre quel mio orgoglio che mi fa pensare di avere una coscienza pulita.
E dire che ieri notte sembravamo così amiche! Abbiamo parlato, riso e ovviamente corso tutta la notte... che idea!
Mi rivolgo a Piplup:
-Fammi passare pinguino obeso!
Arianna mi aveva raccontato che al loro primo incontro anche lei l'aveva chiamato così, e poi era scoppiata in un mare di risate.
In effetti ho fatto centro, si è alzata e riaccasciata a terra solo per cintinuare a ridere, credo non riesca a fermarsi. Anche lei è eccentrica, energica e dignitosa, quindi fra noi c'è qualche divergenza, ma secondo me, possiamo diventare grandi amiche!
Quasi non mi riconosco più. Devo tornare a portare sulle spalle la mia grande compostezza. Non mi smuove e le dico in tono superiore: -Ti va una lotta? -
Arianna:Lotta! Avanti Piplup!
Chiara:Pichu, usa tuono!
L'ho letteralmente stracciata.
-Vedi l'elettro è superefficace sull'acqua, quindi Piplup ha perso, inoltre non è così che si lotta! - Le spiego
Inizio a raccontarle tutti i segreti del bravo allenatore, sentendomi un po'come Platan. Immagino la natura l'acqua, il vento tra i capelli, intanto Arianna mi guarda estasiata, come se le stessi raccontando una favola.
Tutto d'un tratto arriva Platan.
-Bambine merenda! -
Mangiamo tutti insieme, pokémon compresi. Non c'è che dire, siamo diventate amiche
23.16
Io sto già dormendo, ma Arianna mi sveglia nel cuore della notte:
-Piplup ha fame! Vuole assolutamente un bigné!
-E io ho sonno! - Le rispondo irritata
-Per favore, Chiary!
Mi sveglio di scatto:
-Non chiamarmi mai più così! Per piacere... - Dico con un briciolo di tenerezza verso la fine.
-Ok ora sei sveglia, andiamo! - Dice Ari con un sorriso a 32 denti.
Quando ho sonno sono come un burattino. Mi alzo e la seguo.
Ci introduciamo furtivamente in cucina e ci arrampichiamo sulla credenza per prendere i bigné.
Io mi siedo sul punto più alto per fare la guardia, mi nascondo dietro un mucchio di miscugli strani e faccio da vedetta, intanto Ari sta in equibrio sullo schienale di una sedia e cerca di affermare il cibo.
-Se Chiary non ti piace, dimmi, come vuoi essere chiamata? - Mi dice senza guardarmi. Sono disorientata, ma rispondo d'impulso:
-Chiamami Kid
-Kid? - Mi dice con uno sguardo tanto schifato quanto incuriosito.
-Sì Kid - Rispondo con la mia solita fierezza - In inglese significa bambino
-Certo che sai tante cose - Si congratula la mia interlocutrice
- Ma non è un po' banale, io odio la banalità!
-Lo so, ma sono gli amici di mio fratello a chiamarmi così. Io non ne so molto di inglese, me l'hanno spiegato loro il significato di KID
- Ti chiamano così solo perché sei più piccola di loro?
-Esatto Ari, hai fatto centro!
-È già... Mi hai chiamata Ari?
-Sì, perché?
-Odio la B-A-N-A-L-I-T-À
Mi dice facendo lo spelling
-Chiamami Heidi! -
So bene il motivo della sua scelta, quindi non ho chiesto spiegazioni, ma lei mi guardava come se le sembrasse impossibile il mio ragionamento. L'indomani, ormai impietosita dalla faccia che aveva fatto il giorno prima le posi la domanda.
Il suo volto si illuminò:
-Adoro il cartone animato, tutto qua.
Mi immaginavo una risposta completamente diversa, ma mi accontentati. Continuammo a fare allenamenti sempre più difficili finché non arrivò il novembre del 2009, era già un anno che stavamo a Kalos, finalmente era il momento della grande scelta.