-Benvenuto in Kenya, Álvaro.-
Non ricordo molto bene il momento in cui ho deciso di fare volontariato, non so proprio se la decisione l'ho presa prima di scoprire che la mia ex si stesse frequentando con un altro o dopo che mi ero ormai bevuto la terza bottiglia di birra di seguito.
Avevo fatto quella scelta di impulso, senza pensarci due volte.
Avevo digitato su internet 'volontariato in Africa', aprendo successivamente la prima pagina.
Ed ora, eccomi lì in Africa, pronto a ricostruire la mia vita.
Probabilmente, era stata la cazzata più grande che io potessi mai fare.Feci un sorriso, ma sono più che certo che assomigliasse ad una smorfia, e mi premurai di seguire Babu all'interno della macchina che mi avrebbe portato nella struttura dedicata a noi volontari.
Babu era il mio tutor, la persona che mi avrebbe sostenuto e aiutato ad ambientarmi durante quelle tre settimane. Era un volontario da anni, e aveva costruito la sua vita li, tanto da portarsi la moglie e i figli addietro.
Mi era venuto a prendere in aeroporto, con un grande cartello con sopra il mio nome.
Mi sembrava un vecchietto in gamba, nonostante il tono di voce soporifero.-Come mai hai deciso di darti al volontariato?- Mi domandó l'uomo, per fare conversazione.
Sapevo che prima o poi quella domanda sarebbe uscita fuori, e dovetti mordermi la lingua per non dire qualche idiozia. -Hanno bisogno di aiuto, no? Sono poveri.Dissi solamente, e a dire il vero, ero anche un po' soddisfatto della mia risposta.
Babu sorrise sotto i baffi, senza staccare gli occhi dalla strada. -Ti sorprenderai a scoprire quanto sono ricchi d'animo. Spesso e volentieri, sono loro a darci di più.Alzai gli occhi al cielo, senza farmi vedere.
Il vecchio Álvaro, invece, sarebbe stato entusiasta di quella nuova esperienza, e se davvero desideravo tornare alla mia vita di prima, mi toccava fingere che anche per il nuovo Álvaro fosse cosi.
Da quando avevo smesso di cantare, la mia vita aveva preso una strada differente. Forse, avevo aperto gli occhi ed ero maturato, ma la mia ex non la pensava propriamente così.
Diceva che ero un fallito, ed ora toccava a me dimostrargli che non era affatto così.-Potresti spiegarmi dove dormirò o cosa farò? Non mi è molto chiaro.- Chiesi, mentre lui si parcheggiava bruscamente sul marciapiede.
Mi fece cenno di scendere e di prendere le valigie, e io ubbidii.-Dormirai in una casa con altri cinque volontari, che ti farò conoscere adesso. Ti farò fare il giro del nostro campo, e da domani ti metterai in gioco.- Mi squadró. -Tu canti e suoni, vero? Potresti insegnarglielo ai ragazzi, li farebbe felici.-
La smorfia dipinta sul mio viso era già una risposta.
Era da mesi che non prendevo in mano una chitarra o che non cantavo.
Non esistevo più come musicista, non dopo quello che era successo. -Posso insegnare lo spagnolo, il tedesco, l'italiano o il giapponese, è più interessante.Lui scosse la testa, deciso. -Gli insegnerai a cantare e a suonare. Non abbiamo mai avuto un artista del tuo calibro.
Quasi mi venne da ridere. Babu sembrava totalmente ignaro della mia situazione, ed era una rarità. Nessuno mi considerava più come musicista, figuriamoci come artista.
-Non canto e suono da una vita, Babu.- Un sorriso amaro comparve sul viso, ma lui non parve minimamente sorpreso dalla mia affermazione. Alzó un sopracciglio, in maniera quasi grottesca. -Lo so, caro. Volevo solo sentirtelo dire, è il primo passo per accettarlo.
Il vecchio e saggio Babu mi stava facendo venire una voglia incredibile di imprecare.
Lo guardai in cagnesco, trascinandomi i bagagli addietro, mentre cercavo di non perdere di vista Babu, che sembrava aver messo il turbo.
La stradina che avevamo imboccato era stretta e in salita, non percorribile con la macchina. Rischiavo di inciampare ogni due per tre, mentre Babu allungava le distanze. Facile per lui fare quelle strade con così tanta naturalezza, lui era abituato.
Io no, era da molto tempo che non abbandonavo il divano alla ricerca dell'avventura.
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Esperándote.
FanfictionÁlvaro Soler è un cantante affermato, che ogni anno si premura di far uscire un tormentone estivo da farci prima amare, e poi odiare per averlo sentito eccessivamente. Ma a volte, la notorietà non è poi così positiva, può dare alla testa. Per questo...