El camino.

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-Che sei venuto a fare, João?- Il fratello maggiore di Ruth era in piedi davanti a casa mia, con lo sguardo adirato.
Era l'ultima persona che volevo vedere in quel momento, sapendo bene come fosse fatto João Lucas: il solito fratello maggiore super protettivo nei confronti della sorellina, un po' come lo ero io con la mia.
-Devo prendere gli scatoloni di Ruth. Non ha voluto assolutamente venire qua.- Disse semplicemente, senza togliermi gli occhi di dosso.
Sembrava impaziente di entrare ed andarsene, non mi tollerava.
Mi tolsi dall'uscio, e gli feci cenno di entrare. João non esitó nemmeno per un secondo.

-Posso fare qualcosa?- Chiesi per educazione, mentre mi sedevo davanti alla televisione. Iniziava una nuova soap opera, e non avevo assolutamente voglia di dovermela riguardare in differita. Era il mio appuntamento delle tre, e lo avrei rispettato.

-Non ti stancare troppo, tranquillo.- Mormorò lui, con un tono chiaramente sarcastico. -Ruth ha chiesto espressamente di prendere il pappagallo. Dice che non lo curi abbastanza.

Il mio cuore perse un battito. Wiston, il pappagallo, era una delle cose di cui andavo più fiero. Me lo aveva regalato forse per il compleanno, qualche anno prima. Parlava due lingue, lo spagnolo e  il portoghese, e a dire il vero, era anche piuttosto sboccato.
Spesso in piena notte esclamava qualche imprecazione in portoghese, facendomi trasalire e svegliare.
Mi aveva sempre seguito ovunque, separarmene era doloroso. -È un regalo, Wiston resta con me.

Mi girai a guardare Wiston, che mi osservava dall'alto della sua gabbia. -Cazzo, la Coca Cola è meglio della Fanta!- Esclamó lui, sentendosi sotto osservazione. Era solito sparare farsi senza senso, eppure in quel momento non mi venne affatto da ridere.

-Da quando non gli dai del cibo?- Mi domandò João, e mi chiesi se quello non fosse un test per capire se fossi in grado di accudire un pappagallo o meno.

-Il rock non è morto, fratello!- Continuó Wiston. -Il rock è l'unica medicina!

Alzai gli occhi al cielo, pensandoci su. -Boh, da stamattina.
Non puoi portarmi via anche lui, è già andata via Ruth. Non basta?

João socchiuse gli occhi in due fessure, e potei immaginare che si stesse trattenendo dal dirmi qualcosa di poco carino. -L'hai portata tu a prendere questa decisione. Tu la stavi prosciugando, e questa cosa non te la perdonerò mai. Ritengo che il pappagallo tu possa tenertelo, così magari ti svegli un po'. Pensavo tu fossi diverso, lei mi sembrava davvero felice con te.

E dopo la sua predica, uscì di casa con lo scatolone fra le mani.
Wiston era l'unica cosa che mi rimaneva di lei, l'unica cosa che ci legava.

-Pronto? È il 991, qual è l'emergenza?- Gracchiò il pappagallo, mentre svolazzava all'interno della sua grande gabbia. Mi alzai dal divano, e andai a prendergli dei semi da dargli come pappa. -Ho bisogno una cura contro il mal di cuore, la conosci Wiston?

-Una rondine non fa primavera.- Affermó, prima di ripeterlo per altre tre volte. Lo guardai distrattamente, prima di lasciarmi cadere sul divano. -Forse, dovevo lasciarti andare con João. Sei assurdo, Wiston.

Y yo no pude explicar porque tenía
que pasarlo mal, y no lo vi
Pero ahora sé que el destino fue,
es parte del recorrido
{El Camino; Álvaro Soler}

Aprii gli occhi, ma l'unica cosa che vidi era l'oscurità. Era notte, il mio orologio segnava le quattro di mattina. Come al solito, dei brutti ricordi mi avevano rovinato il sonno, ma stavolta non avevo la televisione con i suoi programmi demenziali per riprovare a riaddormentarmi. Al massimo, in Africa, potevo provare a fare una passeggiata.
Mi tirai su dal sacco a pelo, osservando gli altri volontari dormire profondamente. Notai Jane, abbracciata stretta a Kevin, il suo ragazzo, e quella vista mi provocó una fitta al cuore. Doveva essere tremendamente bello dormire fra le braccia della persona amata.

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