Mi svegliai, con gli occhi ancora pieni di sonno.
Quando li aprii, molto lentamente, vidi Ruth di fianco a me, e sorrisi.
Era rannicchiata contro di me, con i capelli sparpagliati sul cuscino e il viso rilassato e libero da preoccupazioni.
Sorrisi nuovamente, dandole un bacio sulla fronte, per poi guardare l'orologio.
Segnava le dodici e trenta, ciò significava che ero in ritardo con le mille cose che dovevo fare quel giorno.
Mi alzai di scatto dal letto, quasi cadendo, e mi diressi verso la camera di Behati.
Quel giorno sarebbe tornata in Kenya, è ciò mi riempiva di una strana tristezza
Quella tristezza, però, non era nulla al confronto della brutta sensazione che avevo in corpo.
Quando entrai nella camera degli ospiti, quella brutta sensazione divenne realtà.
Era deserta, tutto era in ordine, come se nessuno avesse dormito lì nelle ultime settimane.
Non mi persi assolutamente d'animo, e andai a controllare in bagno.
Behati non poteva essersene andata senza salutare.-Amore, c'è qualcosa che non va?- Ruth si era alzata sentendomi correre agitato da una parte all'altra della casa.
In un altro momento, avrei prestato attenzione al fatto che fosse solo in intimo, ma la mia testa era fin troppo presa da Behati.-Behati se ne è andata e non mi ha salutato. Non c'è traccia di lei e delle sue cose, é come se non fosse mai stata qui.- Sussurrai, prima di accasciarmi su una sedia in salotto. Ero in panico.
Mi presi la mano nella testa, mentre mille immagini invadevano la mia testa.
Il primo incontro con lei, la prima litigata, tutta la fatica che avevo messo per avvicinarmi e conoscerla, il viaggio a Barcellona, lo spavento che avevo preso quando era scomparsa e il sollievo che avevo provato nel confidarmi con qualcuno.
Lei era diventata così importante per me in poco tempo, e pensare che se ne era andata senza salutarmi, mi fece male.
Ruth mi strinse una mano, con un'espressione triste. Avevano legato tanto, lei e Behati.-Vado a fare una tisana, ci tirerà su.- Stavo per dirle che avrei fatto a meno di bere uno dei suoi intrugli, quando mi resi conto che quello era semplicemente il suo modo di affrontare il dolore.
Le annuii, seguendola con lo sguardo fino in cucina.
Continuavo a chiedermi come mai Behati non mi avesse aspettato, c'era ancora tanto tempo prima del suo volo.
Avevo bisogno di risposte.-Álvaro, vieni in cucina. È urgente.- Il tono allarmato di Ruth mi fece scattare in piedi come una molla.
Quando entrai in cucina, non vidi le solite tazze con disegnate delle bandiere sul tavolo, bensì una lettera.
Il mio cuore perse un battito, mentre fissavo Ruth con una chiara idea su cosa contenesse quella lettera.-L'ho appena trovata, è di Behati.-
La presi fra le mani, trepidante.
La girai fra le dita, prima di decidermi di aprirla.
La sua scrittura minuta aveva riempito più di mezzo foglio, perciò sospirai e cominciai a leggere.Caro Álvaro,
quando troverai questa lettera, io sarò già in aeroporto, pronta per riaffrontare quell'aggeggio infernale con le ali. Stavolta non ci sarai tu a cercare di rincuorarmi, dovrò farcela da sola.
Ti starai chiedendo come mai me ne sono andata senza far rumore, e ora te lo spiego nel modo più semplice possibile.
Ho voluto andarmene nello stesso modo in cui sono entrata nella tua vita, in silenzio, come se non fossi mai esistita.
Assolutamente non piangere, non ce n'è il bisogno.
Tu sei una persona incredibile, Álvi, una di quelle che si incontra una sola volta nella vita.
Hai preso la mia esistenza e l'hai stravolta, mi hai cambiato e mi hai cresciuto.
Se guardo indietro, non riesco a credere di aver sprecato tutta la mia vita a correre dietro al mio dolore.
Tu mi hai fatto andare avanti, hai creduto in me.
Anche tu sei cambiato tanto, sei arrivato a Mombasa che eri un ragazzo con il cuore spezzato e che cercava comprensione per aver commesso qualche stupido errore.
Ma adesso, guardati.
Sei riuscito ad ottenere una parte di ciò che volevi indietro, ovvero Ruth.
Lei mi piace un sacco, sai? È una ragazza davvero forte, e sei fortunato che ha accantonato il suo orgoglio per tornare con te.
Spero che continuerà ad andare per il meglio, chissà che tra poco non ci sarà una piccola Behati per casa. Scherzo, mi accontento di sapere che prima dei trenta le chiederai di sposarti.
Ma mio caro, ti manca ancora una cosa per riavere del tutto la vita di prima: ricomincia a cantare, a fare concerti.
Quello è l'ultimo step, e io credo ciecamente in te.
Se farai una data a Mombasa, io sarò in prima fila per sentirti, anche se mi toccherà fare dieci ore sotto al sole per trovare posto.Per quanto riguarda me, anche io ho dei progetti.
Per prima cosa, voglio continuare a studiare e per seconda cosa, voglio avere degli amici e perché no, un ragazzo.
Non mi chiuderò più in me stessa, ho tutta la vita davanti e la voglio vivere al meglio.
Grazie ancora, Àlvi. Siamo sotto lo stesso sole, mano nella mano.Ps: Mangia paella e bevi sangria per me, mi mancheranno un sacco.
Pss: Ciò che abbiamo fatto ieri sera, non raccontarlo ad anima viva. Ti scongiuro!
Chiusi la lettera, con gli occhi che supplicavano di piangere.
Ma non lo avrei fatto, la vita doveva andare avanti.
Ruth mi fissava, con gli occhi azzurro cielo pieno di preoccupazione.
In mano aveva la sua inseparabile tisana dal colore indefinito.-Che c'è?- Mi domandó, ansiosa.
Io le feci cenno di sedersi accanto a me e le sorrisi dolcemente.
-Andiamo al mare, oggi? Magari mangiamo li o hai altri programmi?-Lei non mi chiese nulla della lettera, continuando a studiarmi con attenzione. -Perché no? Va bene.
-Perfetto, ho proprio voglia di paella e sangria.- Le diedi un bacio, rubandole dalle mani la tazza di tisana.
Nonostante avesse quello strano colorito, per me era la cosa più buona dell'universo solo per il semplice motivo che l'aveva fatta Ruth.Yo quiero que este sea el mundo que conteste
del este hasta oeste
y bajo el mismo sol
ahora nos vamos
sí juntos celebramos
aqui todos estamos
bajo el mismo sol
{El Mismo Sol; Álvaro Soler.Spazio autrice.
Ebbene sì, ho finito di scrivere anche questa storia. (Proprio il giorno in cui vado al concerto di Álvi 🔝).
Spero vi sia piaciuta, un bacio!
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Esperándote.
FanfictionÁlvaro Soler è un cantante affermato, che ogni anno si premura di far uscire un tormentone estivo da farci prima amare, e poi odiare per averlo sentito eccessivamente. Ma a volte, la notorietà non è poi così positiva, può dare alla testa. Per questo...