Il gran ballo

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La sala del trono era immensa, con le pareti affrescate, il pavimento in marmo e il soffitto a cassettoni dorati. Le finestre erano enormi e la luce che entrava si rifletteva sui lampadari di cristallo, creando tanti piccoli arcobaleni. Il lustro pavimento di marmo era adornato da tappeti preziosi, probabilmente dei paesi dell'est.

Il re era seduto sul suo seggio d'oro. Era una persona alta, dai capelli rossicci come la sua folta barba e indossava sontuosi abiti. Al suo fianco c'erano tutti i suoi consiglieri e le guardie erano appostate ai lati della sala.

Al mio fianco Rain, nel suo abito dai colori sgargianti, si inchinò al re e io con lui.

-Mago Rain! Qual buon vento?- domandò il re.

-Vostra maestà! Sono venuto, oltre che a farvi visita, per presentarvi una persona, un'artista- rispose il mago raddrizzandosi e volgendo lo sguardo verso di me.

-Di artisti ne abbiamo a bizzeffe. Cosa rende questa giovane fanciulla tanto speciale?- chiese il sovrano scrutandomi con i suoi occhi severi e sapienti.

-Nonostante sia giovane rispetto a tutti gli artisti di corte e quindi meno esperta di loro, ella racconta le sue storie con tale trasporto che arrivano nel cuore di chiunque- rispose Rain.

-Mmm ... interessante, ma non credo di aver bisogno di qualcun altro nel mio circolo letterario, soprattutto di qualcuno così giovane- replicò il re.

-Sire, datemi una possibilità. Permettetemi di mostrarvi le mie capacità almeno una volta. Se continuerete a ritenermi inadatta allora me ne andrò dalla vostra corte- esordii io supplichevole.

-D'accordo: venite questa sera al ballo di corte. Sarete voi la prima ad esibirvi. Se riuscirete ad impressionare gli invitati, allora rivaluterò la vostra proposta- accondiscese il sovrano.

Mi inchinai grata.

Appena fuori dalla reggia esultai fuori di me dalla gioia.

-Non ci posso credere! Mi esibirò a corte!-

E mentre continuavo a farneticare di come sarei riuscita a impressionare tutti i nobili, Rain rideva.

-State correndo troppo: non riuscirete mai a impressionare tutta la gente che ci sarà stasera. O almeno non il principe: è una persona fredda, niente lo smuove. Inoltre oggi è il suo compleanno: la scommessa ancora è in gioco-.

-Scommessa?-

-Sì, ogni anno gli invitati cercano di impressionare in ogni modo il principe, ma nessuno ci è mai riuscito. Chi vincerà la scommessa avrà un suo desiderio esaudito da parte del re, essendo egli colui che ha dato inizio a questa iniziativa-.

-Vedrai, io ci riuscirò-.

-Ho i miei dubbi. A proposito, come pensate di andare vestita questa sera?- mi chiese.

-Così come son ora. Perché?- chiesi guardando il mio semplice e lungo abito rosa.

-Come siete ingenua! Se volete stupire tutti, dovete anche vestirti in modo appropriato- replicò Rain.

Così quel pomeriggio mi fece spendere metà dei miei guadagni in un vestito, scarpe e guanti e una collana. Quasi rimpiangevo di non essermi semplicemente rimessa l'abito rosa che già possedevo.

Presto il sole scese dietro l'orizzonte e arrivò l'ora di prendere la carrozza che avrebbe portato me e Rain a palazzo, incontro al mio destino.

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