Amo Mio Cugino

Ventisette

"Sono sicuro che ci ammazzeranno, no peggio ancora! Ci daranno fuoco!" Disse Federico con la faccia di chi ha appena commesso un reato. "Federico, calmati" dissi esasperato. "Ben ma i nostri gen....O cazzo siamo a casa" disse e per poco non pianse.
"Grazie mille" ringraziai il taxista e scesi, Federico mi seguì.
Prendemmo le nostre valige e ci fermammo davanti la porta di casa. "Pronto?" Dissi e lui scosse la testa. Sorrisi e mi avvicinai a lui. "Ti amo" lo bacqiia stampo e poi, dopo aver preso un respiro profondo, bussai.
"Ommioddio Benjamin! Federico!" Disse mia madre appena ci vide.
Mi si buttò completamente addosso e io la strinsi forte, poi passò a Federico e abbracció pure lui. "Venite ragazzi" disse mentre si asciugava con la manica della manglia alcune lacrime. "Sono tornati" disse soltanto mia madre quando entrammo in cucina. "Federico!" Urlò mio zio. "Sei in un mare di guai! Ti ammazzo" Federico si nascose dietro di me che lo strinsi forte.
"Benjamin levati!" Urlò ancora ma fu fermato da mia madre che lo fece sedere. "Parliamo civilmente" dissi e portai Federico davanti a me, stringendolo al mio petto. "Allora noi vol..." "COSA CAZZO HAI AL DITO? E ANCHE TU FEDERICO, CKSA AVETE LÌ?" urlò nuovamente Mario, il padre di Federico. Cazzo, l'anello. Guardai Federico che aveva le lacrime agli occhi. "Ci siamo sposati" dissi e guardai tutti sorridendo ma io sorriso scomparve quando sentii trascinarmi via fede dalle braccia e vidi la mano di mio padre finire contro la sua guancia. "Che cazzo hai fatto?" Dissi prendendo per il colletto mio padre.
Lo sbattei al muro e lo guardai diritto negli occhi. "Mio padre o no se tocchi ancora una volta mio marito io ti uccido" dissi furente e lasciai subito dopo la presa sulla sua camicia.
Presi Federico per mano e, sotto lo sguardo di tutti, lo portai fuori. "Dove andiamo Ben?" Disse lui piangendo. "Non lo so piccolo ma con te, andrei ovunque" dissi e lo baciai con tutta la passione che avevo in corpo.