Amo Mio Cugino

diciannove

Federico

Ho guardato il parroco e per un momento mi era preso il panico. Avevo paura di tutto. Della reazione dei nostri genitori, di cosa ne avrebbe pensato la gente, ho solo sedici anni.
E poi ho guardato Benjamin e li, mi è venuto in mente tutto. Lui ha donato se stesso per me, siamo scappati insieme abbandonando la mia famiglia, lui ha abbandonato tutto. Ha pagato il viaggio è l'hotel.
Con le lacrime agli occhi, lo guardo e lo dico. "Lo voglio"
Vedo Benjamin sospirare e sorrido istintivamente.

Benjamin

Quando lo sento parlare, tutte le paranoie che sovrastavano la i miei pensieri si spengono. Rilascio il fiato che avevo trattenuto e gli sorride, lui ricambia. "Così, vi dichiaro marito e marito" appena sento quelle parole, gli prendo le mani e lo avvicino a me. Lo bacio con foga e lui ricambia, "Ti amo da impazzire" mi dice e io sorrido sul bacio. "Anche io ti amo"
Lo prendo per mano e lo conduco fuori dalla piccola chiesa dove ci sta aspettando la limousine bianca con i vetri oscurati. Entriamo e ci guardiamo, "sei mio marito" dice e sorride, "si" dico fiero. Ci fissiamo e neanche dopo due secondi, lui è a cavalcioni su di me. Mi tira i capelli ed io gemo staccandomi dal bacio. "Mhh sei mio" annuisco e gli sfilo la camicia bianca. Rimane a petto nudo davanti a me ed io lo accarezzo con le mani, dal collo fino all'orlo dei pantaloni. "Sei pronto alla nostra notte di nozze maritino?" Dico sogghignando. Lui mi sorride maliziosamente, "prontissimo"

EHILÀ
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