dodici

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"ommioddio" dissi appena vidi cosa c'era davanti a me. Eravamo su una piccola collina e davanti a noi, una distesa di piccole margherite. In una parte di quel prato meraviglioso però, c'erano due rose bianche. Il tutto contornato dal tramonto del sole.
Lo guardai e gli buttai le braccia al collo, lo baciai con tutta la passione possibile e poi passai al suo collo. "Federico mh" alzò la testa per lasciarmi più spazio.  Baciai la sua pelle candida: il collo, le clavicole, lo zigomo per poi rifare il tutto. Quando fui sulla parte più sensibile del suo collo, presi a mordere delicatamente quel lembo di pelle.
Mi staccai ammirando la mia opera d'arte. "Mi hai fatto un succhiotto?" Chiese sorridendo e mettendo le sue mani sui miei fianchi, poi sulle mie natiche e infine, dopo averle accarezzate, le strinse fra le sue mani. "Ah, ben" gemetti e lo baciai ancora una volta.
Si staccò pochi secondi dopo e mi prese per mano, "vieni Federico". Ci fermammo davanti a quelle due rose bianche, si piegò e ne raccolse una, allungò la mano e me la porse.
"Vedi Federico tu sei come questa rosa bianca. Il bianco è un colore detto "inutile" cosa assolutamente non vera. Io trovo che il bianco esprima i suoi sentimenti,  serenità, tranquillità e gentilezza. Rappresentano gli angeli, quelli buoni e perfetti e fede, è quello che tu sei per me. Sei il mio angelo piccolo Federico, e sei mio" le lacrime minacciavano di uscire " ti amo" dissi e lui mi prese le mani e mi baciò le dita sensualmente e lentamente. "ti amo pure io piccolo"
È lì, mi balenò dentro di me, un'idea stupenda.

EHILÀ
Commentate e votate come sempre (commentate che sennò vis stupro😂😐)
Vabbien.

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