Cambiare scuola sembra quasi come cambiare vita. Non è un paragone del tutto sbagliato: un nuovo istituto, nuovi professori, nuovi compagni, nuova divisa, nuova strada... Tutto nuovo insomma. Ancor prima di iniziare quest'avventura si riesce a percepire quella sensazione di esser strappati via dal proprio mondo e scaraventati in uno completamente diverso; una sensazione a dir poco strana e in un certo senso deprimente.
Questo è ciò che sto per affrontare.
Come ogni mattina quella dannata sveglia – che prima o poi getterò fuori dalla finestra – mi riporta nella realtà, mi piazza davanti agli occhi una situazione stressante. Beh, inutile piangere sul latte versato.
<<è meglio che mi muova>> dico a me stessa per darmi una spinta <<non voglio arrivare in ritardo il primo giorno nella mia nuova scuola>> continuo la frase alzando il mio sedere dal morbido materasso che già mi manca.
Senza indugiare mi dirigo verso il bagno e nel mentre lancio un'occhiata alla camera dei miei genitori: ancora dormono, per fortuna la mia sveglia non li ha disturbati; come se non bastasse il licenziamento di papà, ho già dato loro troppi fastidi in questo ultimo periodo e non intendo dargliene altri.
Dopo essermi lavata apro l'armadio e vi tiro fuori la mia nuova divisa: è composta da una camicia bianca a maniche corte, una giacchetta marroncina con il simbolo della scuola sulla spalla destra, gonna marrone scuro, calze fino al ginocchio nere e scarpe del medesimo colore.
Resto qualche secondo a fissare il logo della scuola: un volto apparentemente umano con i lineamenti e i particolari non molto definiti a causa della dimensione e degli occhi che sembrano guardarmi veramente. È a dir poco inquietante, ma chi è quel matto che si iscrive ad una scuola con un logo simile? Per non parlare del nome dell'istituto, "Titan High School". Che fantasia macabra.
Se ve lo state chiedendo: no, non l'ho scelta io la scuola, sono stati i miei e non capisco ancora il perchè. Forse è la migliore scuola da queste parti oppure perchè è la più vicina –beh devo prendere il pullman quindi tanto vicina non è – o forse hanno sentito delle voci positive a riguardo. Comunque sia non mi sono opposta al loro volere.
Dopo aver indossato la divisa passo ai miei [L\C] capelli [C\C]. Non mi soffermo molto, do solo una spazzolata veloce, perchè poi devo passare ad un'altra cosa a me importante, almeno per il primo giorno: il trucco. Voglio fare una buona impressione e dato che ho tempo perchè non mettermi un filo di matita? ... Si, questo è tutto il mio trucco, un filo di matita sugli occhi, giusto per far risaltare i miei occhi [C\O]. Mia madre dice che sembro anche più grande se mi trucco ma non lo faccio sempre, solo in particolari occasioni come feste o uscite.
Passo la matita con lentezza lungo il bordo della palpebra tracciando un filo sottile di matita e quando ho finito mi fisso intensamente allo specchio, alla ricerca di eventuali imperfezioni.
No, va tutto bene... almeno spero.
Ho finito di prepararmi. Afferro la borsa dalla sedia ed esco subito di casa.
La fermata del pullman non è molto lontana da casa mia, inoltre, cosa molto fortunata, è la prima fermata del corso, quindi lo trovo vuoto e zero possibilità di rimanere in piedi per mezz'ora di strada.
Altra cosa molto fortunata è che dove devo scendere è l'ultima tappa della corsa, quindi se mi appisolo sul pullman non rischio di perdere la fermata. Meno male, qualcosa di positivo in questo cambio improvviso di vita.
Mi stacco subito dal gruppo di ragazzi di paese e mi dirigo autonomamente verso la mia nuova scuola. Mi immergo nei miei pensieri e ciò mi fa distaccare completamente da tutto il resto del mondo, tanto le gambe fanno il loro dovere.
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Modern Eren x Reader Insert
Hayran KurguFic su Shingeki No Kyojin con uno sfondo moderno, diverso da quello dell'anime. Una Reader Insert con protagonista Eren Jaeger, il bastardo suicida dell'omonimo anime che in questa storia svolgerà il ruolo di un diciottenne dalla testa calda che fin...