Bella Notte ...

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La mattina seguente venne svegliata da una telefonata dai carabinieri di Agrigento che le comunicarono di aver ritrovato la valigia. Si preparò di corsa e si recò a recuperarla all'aeroporto di Catania comunicando al responsabile del corso di aggiornamento il motivo della sua assenza.

Dopo aver recuperato e riportato la valigia all'albergo, il pomeriggio si recò finalmente a quel corso di aggiornamento che l'aveva riportata in Sicilia facendole rincontrare l'uomo che negli ultimi quattro mesi occupava ogni sua notte. Lì ebbe modo di fare svariate conoscenze tra cui Marta e Giuseppe, lei di Trapani e lui di Roma . Entrambi alloggiavano al suo stesso albergo.

Nel tardo pomeriggio, a conclusione del primo giorno del corso , Angelica ricevette una chiamata di Marco che, saputa della sua permanenza in Sicilia, la invitava ad una serata in discoteca insieme alla sua comitiva. Angelica allargò l'invito ai due colleghi conosciuti al corso e si ritrovarono tutti insieme in una nota discoteca agrigentina.

Quella sera, sia Piero che Angelica persero alcuni battiti nel ritrovarsi l'uno di fronte all'altra.

Piero restò senza parole, Angelica era di una sensualità unica nonostante il semplice vestitino che indossava. Mentre Piero indossava un jeans aderentissimo e una camicia bianca che fasciava quel fisico palestrato. 

Durante la serata il tenore non riuscì a toglierle gli occhi di dosso, lei se ne rese conto e questo la faceva infuriare ancora di più. Se la stava divorando con gli occhi quando la sera prima l'aveva praticamente cacciata di casa. Se la stava divorando con gli occhi nonostante avesse avuto tempo e modo di farla sua, totalmente, quattro mesi fa. Se la stava divorando con gli occhi quando era ancora fidanzato, anche se della sua metà non c'era neppure l'ombra quella sera.

Ad un certo punto Angelica decise di scendere in pista, in breve tempo venne raggiunta da Piero che l'attirò a se tirandola per un fianco.

-' sei bellissima stasera' – le sussurrò mentre con fare sensuale le si strusciava contro

-'grazie'- disse lei mentre cercava di allontanarlo senza grandi risultati. La presa di Piero era delicata ma sicura

-'non ho intenzione di lasciarti andare'- le bisbigliò all'orecchio per poi mordere il lobo.

Non poteva aver dimenticato la passionalità che da sempre il tenore le aveva riservato ne l'attrazione che li aveva sempre travolti.

Angelica invece, sempre più infastidita da quel atteggiamento da maschio in calore, volgare ed irrispettoso, lo strattonò allontanandosi. Nonostante il silenzio e la distanza di quei mesi, Piero ancora ci provava con lei anche in maniera piuttosto spinta. Angelica si avvicinò a Giuseppe che non aveva assistito alla scena perché impegnato a parlare con Marta.

-' io me ne vado'- dichiarò lei–'ho mal di testa' – mentì

In pochi minuti i tre colleghi salutarono frettolosamente Marco e la comitiva e fecero ritorno in albergo.

Anche quella si prospettava una notte insonne per Angelica. Quella sera Piero si era dimostrato un bruto arrogante, ben lontano dal Piero attento e premuroso che aveva conosciuto ad agosto .. ovviamente prima dell'abbandono. 

 Intanto Piero continuò la sua serata in discoteca anche se la sua mente era costantemente impegnata a pensare a quella donna. Lui, conosciuto come persona accogliente, disponibile, rispettosa aveva fatto uscire con lei il suo lato peggiore: l'aveva praticamente fatta sentire una estranea a casa, aveva riservato per lei le peggiore frecciatine, l'aveva messo in difficoltà strusciandole il suo desiderio addosso come un qualsiasi cane in calore. Non capiva cosa gli stava accadendo. Ma soprattutto non capiva come lei potesse non cedere di nuovo a lui. Piero si sentiva rifiutato. Una sensazione nuova, sconosciuta e fastidiosa. Soprattutto se a rifiutarlo era lei.

Luna Nascosta - (sequel di L'Ultima Volta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora