In Un'Altra Vita ...

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Purtroppo quella sera tutte le stanze dell'albergo erano occupate.

-'la registri nella 320' – disse Piero ignorandola

-'non avreste neppure un materasso in uno sgabuzzino?'-chiese lei bloccandogli la mano con la quale il receptionist stava registrando i suoi dati nella stanza di Piero

-'è sicuro di volerla registrare nella sua camera?'- chiese l'addetto guardando preoccupato Piero che voleva dormire con una matta come quella.

Piero annuì sorridendo mentre chiese ad Angelica un documento che lei, riluttante, gli consegnò per essere registrata.

-'potevo dormire nella hall'- riprese lei mentre si avviavano tutti e quattro verso l'ascensore.

-'sei ridicola'- la canzonò Piero soddisfatto di avere ritrovato Angelica e di trascorrere con lei la notte

-'e tu stronzo'- lo rimbeccò lei infastidita da quel sorriso strafottente che lo rendeva estremamente sexy

-'sei logorroica'

-'e tu ancora più stronzo'

-'entra in ascensore e zittiti'

- 'stronzo e autoritario, combinazione fatale'

-'sei ripetitiva e comunque ti piaceva questo stronzo e autoritario'- la rimbeccò lui

A queste parole Angelica non rispose verbalmente ma con un sonoro sbuffo che fece sorridere Piero

-'sfogate questa rabbia a letto, almeno vi divertite'- consigliò con un ghigno Ignazio provocando imbarazzo in entrambi e soprattutto in Alessandra che si era accoccolata su di lui

Entrati in ascensore fu Piero a parlare

-' per stanotte tu dormi con me e domani mattina fai quello che vuoi, non ti lascio da sola a vagare in una città che non conosci e non ammetto repliche.' - Disse con tono minaccioso

Angelica non rispose, chinò il capo sconfitta rendendosi conto che quella di Piero era l'unica soluzione fattibile per quella sera. E poi, dormire nella stessa camera non significava affatto dover fare sesso.

Arrivati sul piano, fu Ignazio a congedare tutti

-'E' tardi e siamo stanchi'- e invitò tutti a recarsi nelle loro stanze.

Le ragazze si salutarono con un abbraccio augurandosi 'buonanotte' mentre Ignazio si avvicinò all'amico fingendo di augurargli buona notte

-'niente minchiate'- gli ordinò ancora a bassa voce

In camera Angelica si sedette su un divano posto accanto alla porta mentre Piero si buttò a peso morto sul letto togliendosi solo le scarpe.

Disteso su quel letto aveva perso l'aria da star che mostrava sul palco e aveva perso quel tono autoritario che aveva avuto in ascensore. Ora era un semplice ragazzo ventenne stanco. A quella visione Angelica si intenerì. Ma durò un attimo, l'attimo in cui Piero riprese a parlare.

-' vuoi restare tutta la notte lì?'- chiese con un sorrisetto indicando la poltrona sulla quale era seduta

-'si' – rispose lei impettita provocando una risata sguaiata , una risata che l'aveva sempre attratta e conquistata ma che ora la infastidiva all'inverosimile.

-'resti la mia testarda'- disse sorridendo il tenore

-'non sono tua'- chiarì lei lanciandogli uno sguardo che non ammetteva repliche.

Luna Nascosta - (sequel di L'Ultima Volta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora