Eversince ...

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Arrivati lì, Piero la vide immediatamente...era in piedi con lo sguardo basso.

-' non fare minchiate, te lo ripeto'- lo avvisò Ignazio –' se non vuole venire con te niente scenate, ti allontani e fai parlare noi'- lo avvertì l'amico

Piero si limitò ad annuire senza staccare lo sguardo da Angelica e gli si avvicinò

-'le stazioni sono per eccellenza i luoghi per ritrovarsi: dopo un viaggio, dopo tanto tempo, dopo un incomprensione '- iniziò a parlare Piero attirando l'attenzione di Angelica che mai si sarebbe aspettata di ritrovarselo lì - 'E' il luogo delle partenze ma soprattutto degli arrivi, dei nuovi inizi perché ti rendi conto che senza quella donna non ci sai stare. E' il luogo delle confessioni: voglio stare solo con te; è il luogo delle scuse :'perdonami, sono stato un coglione; è il luogo delle promesse:'ti farò felice'; è il luogo delle richieste:'ti prego, torna da me'- concluse mentre lei lo guardava negli occhi bagnati da lacrime che solcavano il viso e un sorriso le illuminava il volto.

Piero era lì, solo per lei , era venuto a chiedere scusa, a dichiararsi, a chiederle di stare con lui. Aveva desiderato quel momento per mesi, ed ora eccolo lì. Ce l'aveva ad un palmo dal naso

-'è anche il luogo degli abbracci'- rispose lei con gli occhi incatenati a quelli di lui.

Piero sorrise a quella risposta e l'abbracciò stretta, sovrastandola, bloccandole il capo sulla scapola mentre le lasciava un bacio tra i capelli.

-'hai ancora il nostro odore'- notò lui mentre annusava l'odore del sesso consumato nella sua stanza d'albergo che ancora accompagnava Angelica

-'non ho avuto il tempo di una doccia'- chiarì sorridendo lei appoggiando la testa sul suo muscoloso petto

-'potremmo farla insieme'-

-' non cambi mai Barone'- lo canzonò lei spostandosi per poterlo guardare negli occhi

-'vorrei tanto poterti baciare'- confessò lui fissando le sue labbra pur sapendo di non potersi lasciare andare

-'dobbiamo parlare, Piè'- lo avvisò lei.

Avevano così tante cose da dirsi, da capire, da perdonarsi.

-'possiamo farlo in un luogo più tranquillo'-

-'mi spiace , tra poco ho il treno'

-' come puoi pensare che ti lasci andare ora che ti ho ritrovata?'- chiese con retorica lui

-'ma ho già il biglietto'-

-'te ne faccio un altro ma tu ora stai con me'- e le cinse i fianchi con un braccio mentre si incamminavano verso l'uscita.

Lì incontrarono Ignazio e Alessandra che da lontano avevano assistito alla scena ed ora li sorridevano felici per poi salutarsi con un cenno di testa; per evitare di perdere ulteriore tempo, si incamminarono verso l'auto.

-'Ale mi metto dietro'- chiarì Piero recandosi verso i posteriori dell'auto.

Alessandra sorrise, lui non cedeva quasi mai il posto davanti. Anche ad Ignazio non sfuggì questo cambiamento e mentre salivano in auto si lasciò scappare un commento

-' hai proprio perso la testa, Pierì'-

-'stavolta si e per sempre'- confermò salendo in macchina e attirando a se Angelica per poterla abbracciare.

Arrivati in albergo, si rinchiusero in camera

-' non si scappa più'- affermò Piero appoggiato con la schiena alla porta mentre osservava Angelica liberarsi dal giubbino a qualche metro di distanza 

Luna Nascosta - (sequel di L'Ultima Volta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora