Night ...

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A quelle parole, Angelica si lasciò convincere e recuperò il pass .

Da lì a pochi minuti iniziò il concerto.

Dopo il concerto, Alessandra le si avvicinò

-'andiamo?'- e la prese sottobraccio

-'non so, non ne sono più così convinta.'

-'dai su'- la incoraggiò l'amica

-'e tu? Mi aspetti?'-

-' puoi tornare tranquillamente a casa' -si intromise Alessandra –' la accompagno io' – ormai le aveva già mentito, meglio fare le cose per bene.

Se le cose andavano come sperava, Angelica avrebbe soggiornato nella stessa stanza di Piero pensò Alessandra; in caso contrario l'avrebbe riaccompagnata per davvero maledicendo il momento in cui aveva dato corda al fidanzato.

Salutata l'amica, si ritrovò nel backstage con gente pressochè sconosciuta. La sua storia con Piero era stata così breve e così riservata, riflettè lei amareggiata, che lui non aveva avuto neppure il tempo di presentarle il suo staff considerata come la sua seconda famiglia.

Ad un certo punto sentì una voce con marcato accento siciliano

-'picciridda'- era la calda voce di Gaetano

Lei si voltò e gli sorrise con affetto, gli era mancato quindi gli si avvicinò per abbracciarlo

-'che ci facisti qui?'

-'ho incontrato Alessandra e mi ha dato il pass '- si mantenne sul vago

-'Pieruzzo guarda chi c'è?'- disse sciogliendo l'abbraccio

In quel momento il sangue le si raggelò nelle vene, stava per rivederlo dopo due mesi e mezzo di ricordi, lacrime e sogni erotici nel rivedere alcune foto che il bel tenore occhialuto aveva pubblicato per stendere le sue ilvolovers

A quel punto Angelica si voltò e se lo ritrovò lì davanti: stanco ma estremamente sexy che la scrutava con un sorriso da ritenere illegale.

-' ciao'- salutò lei abbassando il capo, meglio fingersi disinteressata ed uscire da quella situazione

Senza rifletterci, Piero le andò incontro, le prese una mano e l'attirò nel suo camerino chiudendo la porta sotto lo sguardo basito di Gaetano, quello spaventato di Alessandra e quello speranzoso di Ignazio.

Appena chiusa la porta, lui l'attirò a se per abbracciarla sena darle il tempo di capire.

-'lasciami'- ebbe la lucidità lei di scostarsi da quell'abbraccio che tanto aveva desiderato ma che era certa l'avrebbe fatta soffrire ancor di più

-'scusami'- soffiò lui a pochi centimetri dalle sue labbra

Angelica si voltò e fece per aprire la porta per andarsene ma Piero le bloccò il braccio

-'dove vai?'

-'lontana da qui, lontana da te'

-'lasciami spiegare'

-'non voglio ascoltarti' – e fece per liberarsi e uscire dal camerino correndo

Piero cercò di inseguirla prima di essere fermato da Barbara

-'sei pazzo. '- lo richiamò –' se le fan ti prendono non ti lasciano più andare via'- lo avvisò obbligandolo a tornare indietro

Piero andò da Ignazio e senza bussare entrò nel camerino

-'è andata via, minchia. Non mi ha permesso di spiegarle. Se n'è andata'- confessò come un'anima in pena

A quelle parole Alessandra si allarmò visibilmente

-'è da sola, Ignà. L'amica se n'è andata. Dovevo accompagnarla io'- disse in pieno panico

I due tenori compresero la gravità della situazione e ,dopo aver parlato con Barbara, presero una macchina dello staff e girarono per le vie di Caserta cercando Angelica.

La ritrovarono dopo un'abbondante mezz'ora che camminava impaurita e infreddolita senza una meta ben precisa.

-'Piè niente minchiate.' – lo avvisò Ignazio mentre l'amico si scaraventava fuori dall'auto per recuperarla

-'entra in macchina'- le ordinò Piero richiamandola da dietro 

-'ma che cazzo fai? Mi hai spaventata' – lo rimproverò lei

-'entra in auto'- ripetè Piero prendendole per un braccio

-'non mi toccare' – gli ordinò lei scostandosi

-'entra in quella macchina, adesso'-

-' con te non ci vengo'- rispose

-'non è una richiesta'

-'me ne frego'

-'non farmi arrabbiare, sali su quella minchia di auto.'-

-'perché dovrei?'- chiese lei orgogliosa

-' Fa freddo, sei da sola e non conosci la città'- le spiegò con fare ovvio

Angelica ammutolì, Piero aveva ragione. Intanto vennero raggiunti da Alessandra

-'scusami'- disse avvicinandosi

-'non è colpa tua'- la rincuorò Angelica all'oscuro che il pass era per incontrare Piero e che quindi si, Alessandra aveva il dovere di chiedere scusa

-'dai vieni'- le disse Alessandra

-'vengo ma prendo una camera in un hotel diverso dal vostro'- acconsentì orgogliosa lei

-'non ho intenzione di cercarti un altro albergo, sono stanco, affamato, ed è tardi'- ribadì Piero con un sorrido beffardo sapendo di aver ragione.

Effettivamente si, era tardi per cercare un altro albergo. E si, anche lei aveva fame anche se ora come ora lo stomaco si era chiuso in una morsa. E si, ci stava che lui fosse stanco dopo il concerto.

In silenzio Angelica salì in auto sedendosi dietro con Ale. Salutò Ignazio sciorinando complimenti a gogo per le sue performances e quelle del baritono , omettendo volutamente le prestazioni canore di Piero e ignorandolo alla bella e meglio.

A quelle parole, Piero sorrideva. Quanto poteva essere meravigliosamente orgogliosa quella donna?

Arrivati in albergo, Angelica chiese una stanza per lei dove poter trascorrere la notte .

Cosa succederà la notte? 

Ripetitivo ma doveroso: GRAZIE per le letture, i commenti e le stelline.

Buona lettura

Luna Nascosta - (sequel di L'Ultima Volta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora