Nuvole Bianche...

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Lei si alzò senza proferir parole e si rintanò in bagno per vestirsi e andarsene da quella camera.

Lui intanto ordinò la colazione in camera, voleva allungare il tempo insieme.

Mentre si preparava, Angelica si rese conto di essersi dimenticata i pantaloni in camera; non sentendo alcun rumore pensò che Piero stesse dormendo di nuovo così uscì dal bagno indossando soltanto la maglia della tuta.

Effettivamente Piero era sdraiato ancora a letto con gli occhi chiusi.

Sentendo dei rumori, aprì gli occhi

-'matri mia così non puoi fare!'- esordì Piero strabuzzando gli occhi vedendola china sul divano dove stava recuperando il pantalone

Angelica si girò di scatto , rossa in viso cercando di coprirsi con le mani

Piero scattò in piedi e le si avvicinò in un attimo prendendole i fianchi e avvicinandosi pericolosamente.

Senza proferir parole, strusciò il naso sul suo collo provocandole mille brividi che si tradussero in un leggero gemito

-'mi desideri ancora'- chiarì lui sorridendo e continuando quella dolce e lenta tortura mentre con una mano le accarezzava i fianchi

Angelica restò ammutolita. Certo che lo desiderava ancora ma era sbagliato. In un attimo di lucidità appoggiò entrambi le mani sui suoi pettorali e lo allontanò.

-'scusami'- e si voltò per tornare in bagno

Piero però non era d'accordo , così le prese un polso e l'attirò a se. Con entrambe le mani, le intrappolò il viso e la baciò.

Un bacio che inizialmente lei non corrispose nonostante Piero le lambisse le labbra con frenesia. Vedendo che lei non accennava a cedere, le mordicchiò il labbro inferiore per poi insistere con la lingua per entrare nella sua bocca. Di fronte a quella passionale insistenza, tutte le remore di Angelica cedettero.

Allungò le mani dietro al suo collo per poterlo attirare di più a se, lui la face indietreggiare fino a bloccarla alla parete. Lì si appoggiò totalmente al suo corpo fino a farle sentire il desiderio. Sentendolo sul suo ventre, Angelica emise un gemito e con una gamba cinse un fianco di Piero. Lui la prese in braccio e la portò a letto dove si ritrovarono l'uno nell'altra come se il tempo non fosse passato.

-'mi sei mancata'- disse Piero con affanno cercando di normalizzare il battito mentre le si sdraiava accanto e cercava di attirarla a se per abbracciarla.

Un abbraccio che Angelica non accettò, piuttosto si allontanò di qualche cm dal corpo sudato e caldo di Piero e mentre si scostava leggermente pensò che anche lui gli era mancato ma preferì non rispondere. Aveva ceduto di nuovo a lui, al suo corpo, alla sua passione. Ed ora si sentiva indifesa, esposta, tradita da se stessa.

Intuendo i pensieri di Angelica che venivano confermati dal suo allontanarsi sensibilmente, Piero incalzò

-'dimmi che anche io ti sono mancato. Dimmi che non è stata solo debolezza.'

Lei decise di alzarsi e coprendosi alla bella e meglio, si rinchiuse in bagno correndo.

Piero si alzò di conseguenza seguendola in bagno. Non voleva perderla, non di nuovo.

Nei mesi successivi il loro allontanamento, Piero aveva scoperto le menzogne di Agnese e l'aveva abbandonata .Successivamente aveva avuto altre avventure ma tutte di una notte, tutte per soddisfare quel bisogno fisico ma nessuno gli aveva riscaldato il cuore, un cuore reso freddo dall'allontanamento dalla sua unica fonte di calore: una donna napoletana che lo aveva amato fin da subito, totalmente, incondizionatamente

Aveva pensato più volte di chiamarla quando aveva scoperto dell'inganno di Agnese ma non trovava il coraggio di farlo temendo in un suo rifiuto. Ma ora che l'aveva rivista, ritrovata e riamata non era più disposto a perderla.

In bagno la ritrovò a vestirsi mentre piangeva

-'ti prego non farlo'- le disse asciugando le lacrime con i pollici –' non riesco a vederti soffrire'

-'allora lasciami andare'- disse con un sussurro

-'non posso, non voglio. voglio te'- le confidò Piero trattenendole il volto mentre lei continuava a divincolarsi

-' non mi importa Piè...lasciami andare via'- e con uno strattone si allontanò da lui uscendo da quella camera lasciandolo  da solo, solo con i suoi rimpianti, con il suo dolore, con le sue speranze ormai svanite, con un vuoto che solo quella donna poteva colmare, con una colazione che neppure lui consumò.

Arrivata nella hall, intravide Ignazio con Alessandra ma decise di non salutarli. Voleva uscire immediatamente da quell'albergo e dalla vita di quei ragazzi. Purtroppo mentre camminava con lo sguardo abbassato si scontrò con Barbara, l'assistente dei ragazzi.

-'mi scusi'- disse velocemente Angelica senza neppure alzare lo sguardo

Barbara non ebbe modo di rispondere perché quella ragazza scappò velocemente, ma ebbe comunque il tempo di riconoscerla. Si avvicinò così al marsalese e alla ragazza per capirne di più

-' ehi ragazzi..perchè la ragazza di Piero è scappata via piangendo?'

Mentre Ignazio cercò di capirci qualcosa in più andando da Piero, Alessandra uscì dalla hall per intercettarla ma fu tutto vanì. Lei era già sparita.

Arrivato da Piero, Ignazio decise di chiedere spiegazioni. Il narese con poche parole gli spiegò tutto confessando la speranza che aveva provato nel riaverla tra le braccia ,il vuoto che ora lo inghiottiva, le nuvole che annebbiavano mente e cuore.

Intanto Alessandra chiamò Angelica

''Pronto'' –Angelica rispose subito

''sono Alessandra. Dove stai?''

''sto per tornare a casa'' –si limitò a rispondere

''dimmi dove sei?''

''non c'è bisogno che ti preoccupi , sto bene'' –

'' mi stai mentendo. Sei stata vista uscire piangendo dall'albergo. E' inutile che menti''- la richiamò la casertana

''davvero sto bene, grazie'' . continuò imperterrita Angelica per poi salutare velocemente e chiudere la chiamata senza attendere il saluto di Alessandra la quale riconobbe il suono metallico dei treni e capì che Angelica si trovava in stazione.

Senza perdere tempo, si recò nella camera di Piero dove sapeva avrebbe trovato anche Ignazio

-' sta alla stazione, mi accompagni tu o prendo un taxi?'- chiese la ragazza rivolgendosi ad Ignazio

-'andiamo'- si limitò a rispondere il marsalese

-'vengo con voi. Deve smetterla di scappare'-

-'detto da te è alquanto ironico'- lo canzonò Alessandra mentre uscivano insieme per recarsi alla stazione.

Riuscirà Piero a riprendersi Angelica?

Intanto -  1 alla fine

Grazie per le tante visualizzazioni, stelline e commenti.

Buona lettura e buon week end

Luna Nascosta - (sequel di L'Ultima Volta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora