Capitolo 3

2.8K 172 66
                                    

Nessuno si aspettava che una donna come Jess, dopo tutto quello che aveva vissuto da giovane, rivelasse tutti i propri segreti, ma Sydney e Gabe avrebbero preferito sapere che non era Anthony a tenere le distanze con la figlia.

Jess aveva intuito che Anthony avrebbe voluto tenere con sé la figlia per qualche tempo e aveva provato un'impeto di possessività nei confronti della figlia.

Si era talmente affezionata a lei e alla vita che conducevano con Gabe che rovinare l'equilibrio le pareva insensato.

Anthony poteva continuare a vivere serenamente la sua vita con la nuova moglie e il figlio di lei, per come la vedeva lei.

Lui invece era rimasto dispiaciuto per il disinteresse della figlia, ma non aveva insistito molto, essendo consapevole della fragilità degli adolescenti.

Sydney non ci pensò due volte: la sera prelevò sei banconote da cento dollari dal portafoglio della madre e andò in camera a preparare una valigia con le cose più importanti da portarsi dietro.

Fu fortunata a non farsi scoprire e molto attenta a nascondere quello che stava facendo.

Scrisse un biglietto per i genitori e lo lasciò sul comodino di Gabe, poi impostò la sveglia alle quattro del mattino.

***

- Gabe! Gabe! Sydney non c'è! È sparita!

Jess urlava da diversi minuti, nel panico più totale.

Non ragionava nemmeno su quello che stava dicendo.

- Calmati, Jess. Ha lasciato un biglietto proprio qui. - disse il marito con tutta calma.

- Un biglietto? E perché non me l'hai detto subito?! - strillò lei.

- Cristo, calmati! Devi seriamente prendere la vita con più serenità, i tuoi nervi ne gioveranno. E le mie orecchie pure.

Jess lo guardò in cagnesco, chiaramente aspettando di leggere il biglietto.

L'esaurimento che l'età porta avanti negli anni unito all'isteria di base del carattere di Jess avevano dato come risultato qualcosa di apparentemente maniacale. In certi momenti, invece, Jess era la persona più solare e simpatica del mondo.

Sono partita stamattina presto per l'aeroporto. Quando vi sveglierete probabilmente sarò quasi arrivata, quindi aspettate l'ora di pranzo per tartassare Anthony di chiamate e messaggi.
Quanto a me, se mi assillate, butterò il telefono nel primo cestino che trovo.
Baci, Sydney

- Ah, com'è simpatica mia figlia. - commentò acidamente Jess.

- Tutta genetica, vero?

***

Quando la ragazza scese dal taxi, fu immediatamente invasa da quel senso di tranquillità e spontaneità che solo la natura nel pieno del suo splendore visivo e olfattivo poteva dare.

L'aria era densa di profumi, fiori che Sydney non sapeva riconoscere e animali con cui sarebbe stato amore a prima vista. Sydney amava gli animali, a differenza di sua madre, che a malapena sopportava di tenere in casa la bravissima Minny.

Con due valigie in mano e uno zainetto da escursionista, percorse il tratto di terra battuta che conduceva all'ingresso della casa dove abitava Anthony.

Sydney aveva ricavato l'informazione frugando nelle vecchie carte di sua madre, sicura che l'avrebbe segnato da qualche parte per avere un punto di riferimento in caso di necessità.

Bad DecisionsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora