Prologo

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Jess era sempre stata una persona particolare, la sua visione del mondo aveva un filtro diverso da quello degli altri e lei lo sapeva.

Mentre cullava la neonata dai capelli scuri e gli occhi verdi, i tratti così simili all'ex fidanzato, rimuginava sul modo migliore per affrontare la situazione.

Era fuori discussione mentire sul padre biologico della piccola Sydney, perciò era necessario trovare un modo per tirare fuori la dura verità.

Come l'avrebbe presa Gabe, l'uomo che amava?

E come l'avrebbe presa Anthony, l'uomo che aveva lasciato da appena più di mezzo anno?

Per prima cosa, chiese ad Antoinette informazioni sul figlio, per sapere se avesse trovato qualcuno oppure no e se ci fosse stato un buon momento per dare una notizia così sconvolgente.

Antoinette riferì freddamente che Anthony era ancora solo.

Il cuore di Jess versò una piccola lacrima.

***

Passò una settimana, durante la quale nessun momento sembrò abbastanza adatto a dire a Gabe che la bambina che adorava così tanto non era sua.

Jess stava osservando come le ore passassero in fretta la domenica e il tramonto stesse già scendendo sulle colline italiane.

Presto sarebbe stata ora di tornare a New York, dove avevano concordato di trascorrere il periodo lavorativo dell'anno, che andava da ottobre a giugno, e prima di allora era necessario mettere in tavola la verità.

- Gabe?

- Sì? Guarda come ride quando le faccio il solletico! - rise con la neonata.

Jess rivolse uno sguardo pieno d'amore a sua figlia.

- Devo... C'è qualcosa che devi sapere...

Gabe assunse immediatamente un'espressione preoccupata.

- Cosa succede?

- Hai... Hai presente quando vedi un completo gessato molto bello, raffinato, elegante e ti piace da morire e... E dici "Cavolo, questo è un Armani spettacolare!". Hai presente?

Gabe annuì, cercando di scavare dietro l'immagine tipicamente mondana che Jess stava delineando.

- Ecco, e poi arriva uno stilista. Arriva lui e ti dice che ha assistito alla cucitura del completo e... E ti dice che non è Armani, ma Valentino. E tu sei lì tipo "Ma come! Ero sicuro che fosse un Armani! È così perfetto!". Insomma... Sei un po' scioccato... E...

- Jess. - la frenò lui, cogliendo la sua difficoltà nell'arrivare al punto.

Lei attorcigliò una ciocca di capelli fra le dita, tentando di trovare una via espressiva adatta.

- Immagina... Immagina che Sydney sia quel completo. Tu sei convinto che sia Armani e lo adori... E poi scopri che è un Valentino. Lo adoreresti lo stesso?

Gabe sembrava congelato.

Non mosse un muscolo, rimase con lo sguardo fisso e lo shock traboccante dalla bocca semiaperta.

- Dimmi che non è vero. Jess. Dimmi che non è vero, porca puttana.

- Rispondi. - rispose Jess, con voce rotta.

La piccola guardava i due adulti con curiosità, senza emettere un suono.

Gabe accarezzò il suo viso candido.

- Io non smetterei mai di voler bene a Sydney. È pur sempre figlia tua, se non mia, e io ti amo Jess. Pero'... Non riesco a crederci. Non... Non mi sembra reale.

Jess si sentì morire un po' di più.

- Jess?

Un leggero soffio di vento fece rabbrividire la bimba, che si strinse a Gabe.

Jess lo guardò negli occhi, invitandolo a proseguire.

- Anthony... Lo sa?

Scosse la testa in risposta.

- Sarebbe il caso di dirlo anche a lui.

- Lo so. Pensavo di fargli una visita una volta che ci saremo stabiliti a New York.

A Gabe non piaceva la prospettiva, essendo consapevole che erano stati insieme per più di due anni, ma decise di avere fiducia in lei.

Era sicuro del suo amore e sapeva che non sarebbe rimasto deluso.

Aveva notato il cambiamento di Jess in ogni piccolo gesto. Sembrava un po' più seria e più dolce, anche se i battibecchi non mancavano.

Gli occhi di Gabe erano pieni di domande e Jess ne leggeva molte, anche se non tutte, senza conoscerne la risposta.

Se Anthony avesse voluto crescere sua figlia come avrebbero risolto? Jess e Gabe si erano sradicati da Miami e non volevano tornare per una permanenza lunga.

Se avesse voluto vederla di tanto in tanto, sarebbe stato difficile viaggiare spesso da Miami e New York, perciò il problema persisteva.

Se non avesse voluto vederla né crescerla, Sydney ci sarebbe rimasta male quando se ne fosse resa conto, tempo avanti.

Ogni alternativa pareva infelice.

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I'M NOT GOOD AT MAKING PROMISES!

Ecco il prologo! Che ne pensate?

Cosa fareste al posto di Anthony?

So che è un po' corto, ma sapete che non mi piace annoiare troppo, quindi ci vediamo al primo capitolo. Spero che continuiate a seguirmi

Baci♡♡

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