Capitolo 4

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Riuniti tutti quanti a tavola davanti ad un pasticcio di melanzane, pomodori e formaggio molle, si creò l'atmosfera perfetta per chiarire alcuni punti essenziali.

- Mi chiedevo... Jess ti ha spedita qui con un intento preciso o... ? - iniziò Anthony, rivolto alla figlia.

- No, ha saputo da poco che sono qui.

Notando che tutti aspettavano una spiegazione più dettagliata, si affrettò a riordinare le idee.

- Sono venuta perché... Insomma, ho scoperto che c'erano delle cose che non mi aveva detto e... La conosci, non dice mai tutto. Quindi ho pensato di venire, dato che non ci vedevamo da un po', e passare un po' di tempo insieme.

- Sì, la trovo un'ottima idea. Sono felice che tu sia qui. Lo siamo tutti. - le sorrise calorosamente, intuendo quanto si sentisse a disagio.

- Sei la benvenuta qui, cara. - concordò la moglie di Anthony - Mi chiamo Suzie, tra l'altro.

Sydney le sorrise. - Io sono Sydney.

- E io sono Emma! - gridò la bambina, seduta vicino al padre.

- Lo sanno tutti. - la silenziò il fratello con tono piatto.

- Mamma! - protestò la piccola.

- Aiden, un po' più educato per favore. - disse la madre, monotona.

Il biondo roteò gli occhi.

Il ragazzo dai capelli scurissimi osservava la scena con un mezzo sorriso, come se si stesse divertendo uno spettacolino teatrale in silenzio. Sydney, pero', non si era dimenticata di lui e gli lanciava occhiate furtive quando era sicura che non potesse essere vista.

Era obiettivamente molto attraente, con quell'aria da duro che lo contraddistingueva dalla dolcezza dei tratti di Aiden.

La ragazza si chiese chi fosse.

- Adam, tu non ti presenti? Sono sicura che Sydney vuole conoscerti. - le venne in aiuto Suzie.

Non c'era che dire: Suzie era davvero un'anima completamente dedita all'aiuto per il prossimo.

- Sì, be'... Mi chiamo Adam. E questo frocio qui è mio cugino. - ridacchiò indicando Aiden.

- Adam. Mia sorella non sarà contenta di sentire che suo figlio è meno educato del mio. - disse Suzie, con apparente innocenza.

Adam sbuffò. Sua madre gli aveva detto che poteva restare dalla zia solo se si sarebbe comportato alla perfezione.

Sydney fece scorrere lo sguardo fra i due ragazzi. In un certo senso era contenta che non avessero legami di sangue con suo padre. Non voleva complicazioni di quel tipo.

Era evidente invece che la piccola Emma fosse parzialmente sua sorella per davvero. La bambina aveva i capelli chiari, dello stesso biondo della madre e del fratello, ma gli stessi occhi di Anthony, cioè di lei stessa.

Le sembrava molto aperta e simpatica, caratteristiche decisamente materne. Suo padre era un tipo più calmo, ma sicuramente interessante.

- Ciao, sono Adam e il gruppo alcolisti anonimi non mi interessa. - scimmiottò il ragazzo con voce patetica.

- Coglione. - ridacchiò Aiden, dandogli una leggera gomitata al braccio.

- Che cosa vuol dire coglione? - chiese la piccola Emma.

Suzie lanciò un'occhiataccia al figlio.

- Niente di importante, tesoro. Mangia il pasticcio.

- Ma io lo voglio sapereeee!

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