Capitolo 7

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Adam percepì più di Aiden l'inquietudine di Sydney e fece per prenderla da parte.

- Adam, dove vai così di fretta? Non mi presenti alla vostra amica? - lo frenò Joy, ponendo una mano sulla sua spalla come rafforzativo.

Il moro condusse lo sguardo fino alla spalla per fargli capire di levare la mano e Joy obbedì solo quando vide che avrebbe ottenuto quello che aveva chiesto.

- Lei è la figlia di Anthony. - disse Adam, mantenendo un tono di voce pacato ma denso di implicazioni.

- Il tuo nome, dolcezza? - Joy si rivolse direttamente alla ragazza, che fece vagare lo sguardo fra Aiden e Adam per capire cosa avrebbe dovuto fare.

- Sydney... - sussurrò, tanto piano che la voce si perse nel frastuono della festa.

Joy capì benissimo, pero': aveva gli occhi incollati alle sue labbra e ne aveva colto i movimenti.

- Vieni a ballare con me. - le porse la mano.

Sydney non seppe interpretare la frase. Era un invito o una specie di ordine?

Afferrò la mano di Adam alla sua destra e la strinse per trovare un po' di sicurezza.

- Se non ti dispiace, preferisce stare con noi. - affermò il ragazzo, dirigendo una smorfia a Joy.

Per rispetto di Aiden, che era cresciuto insieme a Wyn, Joy e pochi altri ragazzi del paese, non aveva mai litigato con lui, ma era un tipo di persona che non gli andava a genio.

Joy non si scompose, semplicemente indurì un poco la linea delle labbra.

- Immagino che dovrò trovare qualcun altro con cui ballare. - concluse, visibilmente infastidito.

Se Sydney non avesse avuto così paura di lui, avrebbe ceduto alla gentilezza e avrebbe accettato di ballare con lui. In quel momento, pero', non se la sentiva di essere così coraggiosa. E poi Wyn aveva già detto che era uno che ci provava, quindi non aveva senso assecondarlo se i loro obiettivi non coincidevano.

Adam portò Sydney dall'altra parte del salotto dove si stava tenendo la festa, oltre il divano rosso e vicino alla tavolata colma di stuzzichini e brocche di liquidi colorati.

- Ti offrirei da bere, ma non mi fido persino io della roba che gira qui. - ridacchiò Adam.

Sydney annuì sorridendo, poi prese le mani di Adam e iniziò a ballare e ruotargli intorno al ritmo di All You Had To Do Was Stay.

Scoppiarono spesso a ridere per qualche mossa impacciata o non coordinata, ma si divertirono a sbagliare il testo della canzone e scuotere i fianchi in mezzo a tutta quella gente che non sapeva più nemmeno come si chiamava.

Era pietoso come l'alcol avesse praticamente addormentato più della metà di loro.

- Avanti, avanti, un passo indietro e una giravolta. Okay?

- Sì, sì, ho capito. Quindi: due passi avanti, due indietro e un giro qui? - cercò di ripetere Adam.

- Un passo indietro, non due! Non ce la farai mai! - rise Sydney, facendo un giro su se stessa.

Mise male un piede e per poco non finì sul divano dove due ragazzi si stavano strusciando in modo indecente.

Adam riuscì a frenarla circondandole la vita con un braccio.

Ruotando leggermente, Sydney si trovò circondata dalle sue braccia, a poca distanza dal viso del ragazzo.

Senza pensarci troppo, Adam si sporse e la baciò.

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