Capitolo 20

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Naturalmente, Suzie aveva scoperto tutto.

Non c'era modo che un piano così vago e pieno di buchi reggesse. Non di fronte ad una donna come la madre di Aiden.

Diversamente dalle altre volte, Aiden non fu messo in punizione.

Suzie aveva capito che la punizione non aveva alcuna utilità per suo figlio, che non ne ricavava nulla.

Decise quindi di mostrarsi per quella che era: stanca, provata, delusa.

La carta della delusione era stata, però, poco efficace anch'essa sul ragazzo. Aiden, infatti, non capiva per quale motivo dovesse essere delusa.

Sydney invece ne parve colpita.

Nel pomeriggio seguente, sdraiata sull'erba del giardino al caldo sole estivo, lasciò vagare la mente.

Sentiva che qualcosa stava andando storto.

Era come se quello non fosse il suo posto: quel sole che la riscaldava la pelle, quell'aria ricca di aromi naturali, quella sensazione di immersione nella natura, quel contatto con una realtà diversa da quella cui era abituata...

- Ciao Sydney.

Aiden si sedette vicino a lei sull'erba.

- Ciao Aiden. - rispose lei, assente.

- Cosa fai?

- Penso.

- A... ?

- Non lo so, un po' a tutto... Secondo te cosa dovrei fare?

- Ti vedo un po' stressata. Credo che ti farebbe bene uscire in giro, visitare qualcosa. Sai quante cose puoi visitare a Miami e nei dintorni?

- Miami è lontana. - si lamentò la ragazza, indispettita al pensiero di doversi muovere dalla posizione calda che le consentivano i raggi del sole.

- In macchina ci arrivi in un'ora. Hai mai visto South Beach? Lo zoo? Lummus Park?

- Mia madre mi ha raccontato qualcosa.

- Sì, ma devi vedere con i tuoi occhi! Poi c'è quel castello, che alle ragazze piace tanto... Come diavolo si chiama! Ahm... Oddio... Aspetta, ce l'ho sulla punta della lingua... Qualcosa tipo Costal... Coral... Ah, ecco! Coral Castle! Sono sicuro che ti piacerebbe!

Sydney rimase in silenzio, riflessiva.

- Se vuoi andarci però dobbiamo fare in fretta, chiude alle sei.

- Perché ti stai dando così tanto da fare?

Aiden rimase interdetto.

- Io... Ahm... Volevo fare qualcosa di... Utile, ecco.

Nei suoi occhi Sydney lesse "Suzie".

Era chiaro che il comportamento della madre non lo avesse lasciato così indifferente come amava far credere.

Stava tentando di rimediare.

Sydney sorrise, nascondendo la commozione.

- Credo che... Mi sono già organizzata, insomma. Grazie per il tuo aiuto.

Ora toccava a lei rimediare.

***

Uno.

Due.

Tre.

Quattro squilli.

Nessuna risposta.

Segreteria telefonica.

E da capo.

Uno.

Due.

Bad DecisionsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora