Capitolo 13

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- E quindi non abbiamo un passaggio? Dobbiamo andare a piedi? - domandò Sydney, sperando di aver capito male.

Adam le prese la mano, ma non disse nulla e continuò a camminare.

- Una soluzione ci sarebbe, ma non penso che ti piacerebbe. - fece Aiden.

Sydney aggrottò la fronte.

- Vedi, Wyn è già alla festa. Non è un tipo che torna indietro solo per un passaggio e... Insomma, l'unico che ci verrebbe a prendere sarebbe Joy. - spiegò il biondo, con un tono che implicava qualcos'altro.

- Perché ci sei tu. - disse Adam con voce piatta, tenendo stretta la sua mano.

Sydney mise a confronto mentalmente la prospettiva di rivedere Joy e di camminare per ignoti chilometri nelle campagne.

- Quanto è distante la festa? - domandò.

- Eh. È un po' lontana. Mezz'ora a piedi tutta. - calcolò Aiden.

- E il campo delle stelle?

- Poco più in là.

Guardò prima l'uno e poi l'altro, poi si passò la mano libera fra i capelli e prese una decisione.

- In marcia, soldati.

***

Da una parte della strada battuta e rovinata c'era un recinto in decadenza, dall'altra parte sterpaglia in pendìo con gli alberi imponenti poco più a destra.

Ogni tanto c'era qualche lampione, messo più o meno male, che gettava una debole luce bianca sulla strada e più di rado c'erano cottages e fattorie dal sapore molto rustico.

Faceva relativamente caldo e si udivano pochi rumori, come il canto dei grilli e le scarpe dei ragazzi sull'asfalto, con qualche sassolino che rotolava via.

Ad un certo punto, Sydney fu sul punto di inciampare su un pezzetto di asfalto crepato e in dislivello, ma Adam la tirò via per il braccio e le impedì la caduta.

- Grazie. - sussurrò.

- Ci mancherebbe solo che non ringraziassi, stiamo camminando da almeno venti minuti. - fece Aiden, con tono leggero.

- È colpa del vostro amico. - ribatté lei.

- Amico mio no di certo. - chiarì Adam, attirandola più vicina a sé.

Aiden alzò gli occhi al cielo.

- Dai, muoviamoci che siamo vicini all'incrocio.

Sydney ebbe un brutto presentimento alla parola "incrocio".

- Sei sicuro di sapere dove andare? Non ci perderemo, vero?

- Ma no! Ho già fatto questa strada.

Adam studiò l'espressione del cugino alla luce del lampione.

- Secondo me ci perderemo.

- Non essere pessimista! Con me non si perde nessuno. - replicò il biondo, atteggiandosi da figo.

- Sì, ci perderemo. - confermò Sydney, voltandosi verso il moro.

Proseguirono per un'altra decina di minuti su quella strada malmessa, dove tre lampioni di seguito funzionavano a scatti, e si spaventarono per un cerbiatto che balzò improvvisamente a tre passi da loro.

All'incrocio, c'erano tre possibilità di proseguimento: destra, sinistra e avanti. La via di sinistra era vicina a quella al centro e Aiden valutò velocemente quale gli sembrasse di aver preso in passato.

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