Capitolo 17

1.7K 129 101
                                    

Tra una chiacchiera e l'altra, si avvicinò l'ora di pranzo e Suzie colse l'occasione per tornare nel suo regno: la cucina.

Mise in pista tre portate e due dessert, trovando nell'organizzazione accurata del menu la sua pace interiore. Era stata fin troppo tesa sino a quel momento.

La sua tranquillità, però, durò poco. Gabe fece il suo ingresso con passi ponderati e le mani nelle tasche dei pantaloni.

Se Jess mostrava dieci anni in meno grazie a tutta la cura che si era presa di sé e continuava a prendersi, Gabe sembrava subire un effetto a rilento del tempo su di sé, ma che si notava ad un attento esame.

I capelli castano caramello erano modellati verso destra, si vedevano le rughe d'espressione sulla fronte e qualche segnetto appena accenato ai lati degli occhi, le cosiddette "zampe di gallina"; nel complesso si presentava come un uomo in forma, di bell'aspetto, dall'aria più matura di quanto Suzie ricordasse.

- Quanto tempo, Suzannah. - sospirò Gabe, con un velato sorriso.

- Lo sbagli sempre. - sorrise lei.

Gabe sorrise di rimando.

- Allora? Sei diventata improvvisamente una donna casa-chiesa?

Suzie cercò di non prendersela. Dall'esterno era così che appariva.

- Sì, effettivamente è stata una cosa abbastanza repentina. Dopo che... Sai, dopo l'ennesimo ragazzo che era preso gioco di me ho deciso di cambiare vita. - ammise.

- Ma chi, Austin? Quello era un coglione. Mi sembra che viva ancora di traffico di erba.

Suzie controllò l'arrosto che cuoceva nel forno, rilasciando un piacevole profumo di spezie e carne ben cotta.

Girò la manopola e lo tirò fuori con una nube di vapore.

- Ai tempi del college non lo trovavi un coglione, pero'. - disse Suzie, mantenendo una voce morbida.

- Sì, be', ero un coglione anch'io. - ridacchiò Gabe.

- E dimmi, - chiese Suzie, apparecchiando la tavola - come sei finito con una ex-supermodella di fama internazionale? Ti ha incantato con le sue sfilate da due soldi?

Gabe strinse gli occhi a fessura.

- Sono andato a riprendermela. Dalle grinfie di tuo marito, per la precisione.

- Uh, non ti scaldare. Non reggi più le provocazioni? - sorrise la bionda.

Gabe si aggirò per la cucina, pensando ad una contromossa efficace.

Dal salotto si sentivano la voce di Emma e la risata di Jess, inconfondibile nella sua sonorità particolarmente dolce.

- Tuo figlio sembra diverso da te. - osservò Gabe.

Suzie gli lanciò un'occhiataccia, segno che aveva colpito e affondato.

- Aiden somiglia a suo padre. - rispose seccamente.

- E suo padre...

- Suo padre è un argomento delicato, Gabe, se permetti.

- Non ti scaldare. Sei cambiata anche tu, a quanto pare. Sembri essere così seria... Una volta non riuscivo a farti stare zitta. - la provocò lui.

- Un modo c'era... - rise lei.

- Sono contenta che vi siate ritrovati, siete molto carini insieme. - ironizzò Jess, entrando con rabbia.

Suzie e Gabe si voltarono di scatto a guardarla, l'una simulando indifferenza e l'altro sentendosi in una situazione di disagio.

- Io e te lo siamo di più, però, vero amore? - Jess si rivolse a suo marito, melliflua.

- Ovviamente. - rispose lui, guardingo.

- Senti, vai un secondo da Anthony che ti cerca.

Gabe intuì che era un modo per restare da sola con Suzie ed ebbe paura di andarsene, a giudicare dall'espressione del viso di Jess, ma uscì ugualmente.

Jess fece alcuni passi fissando Suzie, l'ostilità fatta a persona.

- Carissima... Tu e Anthony siete felici insieme, no?

Prese un coltello dal tavolo e si rigirò il manico fra le dita, osservando la punta.

Suzie deglutì.

- Certo.

- E Gabe è solo un conoscente dell'importanza di un vecchio scontrino delle scarpe in fondo al ripostiglio, giusto?

Suzie riscontrò un minimo di confusione: cosa c'entravano gli scontrini delle scarpe?

Decise comunque di annuire.

- I vecchi scontrini non ti interessano, dico bene?

Jess puntò il coltello alla torta finemente decorata a pochi centimetri da lei.

Suzie afferrò il punto.

- Non mi interessa Gabe, se è questo che vuoi sapere, né proverei a rubartelo. - chiarì.

Jess capovolse il coltello con destrezza e lo ripose al suo posto in mezzo secondo.

- Perfetto. - fece un sorriso bastardo.

***

Il pranzo fu leggermente disastroso: Aiden minava alla cura della performance di Suzie e Jess coglieva ogni minimo spunto per accentuare la crepa, mentre Anthony e Gabe tentavano di riportare gli altri alla concordia e cortesia. Adam e Sydney parlottarono tutto il tempo fra loro, coinvolgendo spesso Aiden ed estraniandosi dal mondo degli adulti.
Anche Emma andava per i fatti suoi: giocava con le posate sul cibo, canticchiava le sigle dei cartoni animati, faceva osservazioni del tutto irrilevanti.

La discussione che venne dopo, invece, coinvolse tutti.

Jess voleva una ragione valida per lasciare che Sydney rimanesse ancora un po' di tempo con Anthony e i ragazzi.

- Tua madre è una cagacazzi. - si lamentò Aiden a bassa voce, in direzione di Sydney.

- A chi lo dici. - sbuffò lei.

Suzie, vedendo Aiden ridacchiare con Adam e Sydney, pensò di rovinargli la festa e restituirgli le figuracce fatte durante il corso della giornata.

- Aiden, vai a studiare matematica che il debito non si recupera ridendo.

Tutti percepirono quanto stonasse una provocazione del genere detta da lei a suo figlio.

Stava semplicemente abbassando il livello di se stessa come madre in quel modo.

- Eh però da solo non ce la faccio. Venite con me voi? - il biondo si rivolse ad Adam e Sydney, mantenendo un tono di voce leggero per dimostrare che sua madre non era riuscita nell'intento.

I due si alzarono e Aiden ebbe un'idea.

- Jess, vedila così: tua figlia può farmi ripetizioni di matematica se resta qui.

Jess rimase impassibile.

Naturalmente, per lei non era una ragione convincente.

Allora fu Sydney a prendere una decisione.

Non c'era motivo di lasciare che gli altri trovassero una ragione convincente: lei ne aveva una di validità ferrea.

- Io voglio restare con mio padre e tu per legge non puoi impedirmelo. - affermò.

Solo, avrebbe voluto dirlo in assenza di Gabe.

__________

I GOT 99 PROBLEMS BUT YOU WON'T BE ONE!

Ci avviciniamo alla fine 🙈🙈

#tbtproblem

Ogni tanto sento nostalgia delle vecchie canzoni, voi no?

Baci 😙😙

Bad DecisionsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora