Capitolo 14

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Al campo delle stelle le uniche voci che si udivano erano quelle di Aiden, Adam e Sydney. Chiacchierarono per ore, toccando i temi più vari. Qualche volta si fermavano a riflettere semplicemente, in silenzio.

- Secondo voi cos'è l'amicizia? - domandò Sydney, dopo un lungo istante dove nessuno aveva parlato.

Aiden mosse i piedi e si mise più comodo.

- Non lo so... Secondo me è poter contare veramente su qualcuno, sentirsi a proprio agio mentre si passa il tempo insieme... Qualcosa così. - disse.

- Io credo che sia apprezzarsi e stimarsi reciprocamente, essere sinceri, fidarsi, rispettarsi... Credo che sia ritenere una persona adatta a passare il tempo con te. - rispose invece Adam.

Sydney immerse lo sguardo nel cielo, cercando una risposta fra le stelle.

- Come sono i tuoi amici a New York? - domandò Aiden.

- Loro sono... Sono adatti a passare il tempo con me... Ma non riesco a stimarli quanto vorrei. Forse sono io che non li apprezzo, forse sono loro a non mostrarmi quanto valgono... O forse pretendo troppo. Mi sembra di essere su una frequenza leggermente diversa, senza capire bene cosa sto cercando.

- Pretendere tanto significa valorizzarsi, non è sbagliare. Se le persone sono al di sotto degli standard non sei tu a doverli abbassare, ma sono loro a doversi elevare. Probabilmente stai cercando le persone giuste, che ti facciano sentire a tuo agio. Non è detto che siamo tutti così fortunati da trovarle subito. Anzi, quando le troverai, le apprezzerai ancor di più, perché saprai cosa vuol dire non averle nella propria vita. - rispose Adam.

- È così strano dire queste cose ad alta voce...

- Shh, non rovinare il momento filosofico. - ridacchiò Aiden.

Adam starnutì.

- Oh, il piccolo Adam si è raffreddato!

- Che fai, sfotti? - sbuffò Adam, roteando gli occhi.

- Vieni qui, stellina. - ridacchiò Sydney.

- Smettetela.

Aiden e Sydney lo presero in giro ancora un po', poi passarono ad altri argomenti, come la scuola.

- Suzie ha detto che hai un debito in matematica. - disse Sydney.

- Sì, quella prof stronza voleva pure bocciarmi. Se l'è presa con me perché l'avevo colpita per sbaglio con il cancellino e si è sporcata di gesso. - rispose Aiden, sminuendo la cosa.

- In realtà fa schifo in matematica. - fece Adam.

- Zitto frocio.

- Sono più etero di te.

- Ma cos...

- Ragazzi! Basta, dai. Meglio parlare di altro... Che ne so, tipo ragazze. Quante ne avete avute?

Improvvisamente calò il silenzio.

- Domanda sbagliata? Okay... Ahm, chiedetemi voi... Qualcosa... - Sydney fece retromarcia.

Ormai pero' l'atmosfera si era spezzata.

***

Il giorno dopo Adam si svegliò con la febbre.

E Suzie naturalmente divenne isterica.

- Voi la sera non uscite più. Capito, Aiden? Ci manca solo che vi prendiate una broncopolmonite! La madre di Sydney non sarebbe contenta se sua figlia si ammalasse. No, Aiden, non va affatto bene. - scosse la testa.

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