Capatina all'Università 1

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Siamo proprio tanti. Studenti universitari si aggirano, come tante formichine indaffarate, lungo i viali dell'Università, alcuni con i brufoli di gioventù altri mostrando i primi capelli bianchi.

Tra pratiche burocratiche, estenuanti file in segreteria, beh, c'è da invecchiare qui dentro! Da brividi.

Poi, questo caldo appiccicoso! Odio il caldo, perché deve fare sto caldo! Siamo in autunno, cavolo, ma non esistono più le stagioni? Vanno bene anche le mezze stagioni!

"Qualcuno avvisi chi di dovere che l'estate è finita da un pezzo! Sveglia!"

Ops, ma che faccio, parlo da sola, adesso?

Ah! Non vedo l'ora di tornare a casa!
Devo confessarvi che l'impatto è stato veramente negativo, sono delusa, speravo andasse meglio.

Non che mi aspettassi tappeti rossi e fanfara. No.

Ma forse è solo il caldo che mi fa vedere tutto nero. O forse la fame, o forse tutt'e due.

Una bella doccia e torno come nuova!

Pazienza.

Scappo a prendere il tram, speriamo solo che non mi faccia aspettare troppo.

Ho una fame, il mio stomaco non la smette di brontolare e si sta accartocciando.
Mangerei un bisonte intero.

Devo anche prepararmi il pranzo. Palle.

Quando stavo dai miei, trovavo sempre pronto in tavola, mamma cucinava per tre e non si lamentava mai, io devo pensare solo a me e mi rompo le  "voisapetecosa".

Ed è il mio primo pranzo, da quando sono andata a vivere da sola! Se penso al futuro mi vengono i brividi: addio cibo sano e genuino, benvenuto cibo spazzatura!

Mamma dove sei!

Ma che caldo... il tram sta arrivando, speriamo solo che... e ti pareva, sta arrivando pieno come un uovo!

Non riesco a salire, non mi fanno salire!

Arriverò anche dalla campagna, ma il significato di ENTRATA e USCITA lo conoscono anche lì, perché diamine devono uscire tutti dall'entrata?

"Ehi, ma non sapete leggere?"

"Ma insomma mi fate salire o no!"

"Ehi ma, non spingete. Fatemi salire!"

"No, no! Ah, mi fate cadere!"

"Ehi, scusate eh, io sono qui, no dico, sono qui per terra! Se per caso non ve ne foste accorti!"

E nessuno viene a soccorrermi!

"Potrei essermi fratturata un osso, forse sto perdendo sangue, non importa niente a nessuno?"

Aiuto.

Mi viene da piangere...

Non è possibile, non mi hanno fatto salire... ma dov'è finita l'educazione, la cavalleria!

Morta e sepolta quando hanno inventato il motore a scoppio, direbbe qualcuno.

Dovrò... oh, mi si sono rotti i pantaloni, qui, proprio qui, sul mio povero ginocchio.

Forse è per questo che ne abbiamo due in dotazione: se si rompe uno, abbiamo l'altro. Figo!

Sto perdendo sangue, non molto, ma se il tram non passa prima di subito morirò dissanguata qui, sul marciapiede, sporco di vai a sapere cosa, alla fermata del tram.

Beh, sono a due passi dal Cimitero del Verano, quale luogo migliore per tirare le cuoia.

Il mio primo giorno a Roma.

Che morte ingloriosa!

Beh, come primo giorno, non è niente male, peggio di così non poteva andare...
O forse no. Che succederà? Lo scopriremo nella prossima puntata. È già in forno!

Vado a vivere da sola! RevisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora