CAPITOLO 10

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Per tutta la settimana non feci altro che evitare Harry, non volevo incontrarlo, non volevo provare tutte quelle emozioni che avevano iniziato ad affollarsi nella mia testa, ma soprattutto non volevo litigare con lui, non più; prima mi divertivo a battibeccare, ma adesso ogni volta che lui pareva avvicinarsi andavo in confusione e avevo paura che riprovasse a baciarmi. Non potevo innamorarmi di lui, io non volevo, non era assolutamente il mio tipo.
«La fai finita di evitarmi!» mi urlò sbattendo lo sportello del mio armadietto e bloccandomi con le spalle contro il freddo metallo dell'armadietto.
«Non ti sto evitando.» dissi indispettita, mi tremava la voce, ma dovevo mantenere i nervi saldi, altrimenti sarei impazzita.
«No, non mi stai evitando infatti, è passata un'intera settimana e non hai mai voluto parlarmi, nemmeno quando ti ho fatto chiamare da Perrie e Maibel.» disse alzando la voce sempre di più.
«Avevo da fare, poi non ho da rendere conto a te.» dissi dura, perché doveva essere sempre così arrogante, non poteva tornare ad essere dolce come quella sera?
«Hai ragione, non devi rendere conto a me, ma io volevo solo dirti che mi dispiace, l'altra sera non avrei dovuto baciarti... io...» disse spostandosi e lasciandomi libera.
«Ah, ti dispiace...» commentai a bassa voce scivolando via dagli armadietti.
Lui mi guardò serio, sembrava ferito dal mio comportamento, forse si aspettava un'altra reazione e in realtà anche io, il mio istinto mi diceva di non lasciarlo andare, ma la ragione era sempre più forte dell'istinto. Harry mi guardò un'ultima volta e si avvicinò leggermente. «Speravo che almeno tu fossi diversa, invece...» non finì la frase, alzò le mai in segno di resa e si girò per andarsene.
Lo afferrai per il braccio e lo fermai. «Io...» dissi cercando il suo sguardo.
«Non c'è bisogno che ti giustifichi.» disse togliendo la mia mano dal suo braccio. Non lo avevo mai visto così, sembrava davvero ferito e dispiaciuto, per la prima volta da quando lo conoscevo credevo di aver incontrato il vero Harry: un ragazzo sensibile che odia le persone che si fermano alle apparenze. Rimasi immobile davanti al corridoio, seguendolo con lo sguardo fino a che non entrò nella nostra aula di canto, dove la professoressa ci aspettava tra un'ora.

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Ultimo capitolo della giornata. Spero vi stiano piacendo,ditelo cosa non vi piace cosa cambiereste. Votate e commentate:3

Un bacio,sara

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