Clario e Flerio ( Saga di Cupido libro 12 )

5. Amara verità

La situazione fra Deimos e Flerio procedette come sempre per parecchi giorni, finché una mattina il dio delle api non scoprì la verità.

Si trovavano tutti e quattro, lui, il suo fidanzato, Clario e Fobos, seduti in giardino, quando, spinto da una sete improvvisa, si alzò per andare in casa a prendere un bicchiere d'acqua.

Stava per uscire dalla propria abitazione, ma si bloccò all'improvviso, perché le tre persone rimaste in giardino stavano parlando di lui.

Così si mise in ascolto...

" Deimos..." stava dicendo Clario " posso farti una domanda un po' personale?"

Il dio del terrore, avendo già capito che cosa volesse chiedergli il cognato, rispose:

" Volevi chiedermi perché non ho regalato a Flerio un anello come ha fatto Fobos con te?"

Clario annuì e attese con ansia la risposta del ragazzo dagli occhi blu.

" Io ho riflettuto parecchio sulla mia relazione con tuo fratello e sono giunto ad una conclusione.
Io lo amo, non posso negarlo, ma non sono pronto ad impegnarmi per tutta la vita con lui.
In questi anni mi sono accorto che, a differenza di quanto sei tu, Flerio è un ragazzo superficiale, volubile e, scusa se te lo dico in modo così diretto, pensa solo al sesso.
Non ha pazienza con i miei fratellini e come posso pensare che possa crescere un figlio con me?
Inoltre, non ultima cosa, mi ha tradito già una volta in passato e io non posso dimenticarlo..."

" Ma Flerio non è così!" disse Clario animatamente " È un ragazzo dolcissimo e buono e tu non dovresti fermarti a giudicarlo solo da quello che vedi all'esterno e..."

" Senti " lo interruppe Deimos " io so che vuoi difendere il tuo gemello, io farei lo stesso con Fobos, ma la realtà è questa.
Inoltre io non ho detto che voglio lasciarlo, ho detto che, prima di impegnarmi ancora di più ed in maniera definitiva, voglio essere sicuro che lui sia davvero quello giusto per me.
Ho tempo per pensare e per decidere...vedremo cosa ci riserva il futuro!"

Flerio, nel frattempo, si era accasciato per terra contro la porta di casa con lo sguardo perso nel vuoto.

Le parole di Deimos gli avevano lacerato il cuore e lo avevano ridotto in tanti piccoli pezzi.

Si alzò, dopo alcuni istanti, facendosi forza, prese un respiro profondo e uscì in giardino, non facendo assolutamente capire a suo fratello, a Fobos e a Deimos, che aveva sentito ogni cosa.