18. Come sempre...Harry

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Louis era fermo nella stessa posizione da ore, ma, ad un certo punto, due braccia che conosceva bene lo avvolsero e lo strinsero a sè.

Il dio della guerra chinò la testa sul petto di Harry, ma non aprì bocca.

" Amore..." disse il riccio " non possiamo cancellare ciò che è stato il passato, ma possiamo dimenticarlo e io l'ho fatto.
L'odio cieco che ho provato per te, quando ho scoperto che Tullio non esisteva e che eri stato tu a...a violentarmi, si è trasformato nell'amore sconfinato che nutro nei tuoi confronti.
Tu sei la mia vita, Louis, ti ho perdonato e...e mai mi sono pentito di averlo fatto..."

Louis sollevò il viso e si specchiò negli occhioni verdi di suo marito.

" Deimos ha detto la verità, io non ti merito...io...non..."

Harry lo baciò sulla bocca e lo fece tacere.

" Tu sei cambiato, amore, sei diventato un uomo splendido e un padre perfetto.
Pensa a come ti sei comportato con la storia di Fobos e di Ercole o con la gravidanza di Armonia?
Deimos ha un carattere troppo impulsivo e parla senza riflettere"

" È venuto a raccontarti cosa era successo?" chiese Louis.

" Sì e io ho spedito sia lui sia Fobos a dormire da Chirone. Ho detto a Deimos che è uno stupido e dovrebbe pregare gli dei di avere un carattere come il tuo perché è stato lui a gettare via Flerio come uno straccio vecchio e a mettersi insieme con Argo.
Io gli avevo detto di riflettere bene, ma, come sai, fa di testa sua " rispose Harry.

Louis prese fra le sue una mano di Harry e accarezzò l'anello nuziale che aveva al dito.

" Ti amo, principessa"

" Principessa?" chiese Harry ridendo,

" Sì " rispose Louis guardandolo con amore " tu sei la mia principessa, la principessa del mio cuore e, lo so che non dovrei dirlo, ma nessun figlio potrà mai superare ciò che sei per me "

Harry sorrise e lo baciò sulla bocca.

" Non vorrei disturbare, ma è quasi buio e dovreste già essere a casa "

I due uomini si voltarono di scatto e si trovarono di fronte Saturno che li fissava con un sorriso sghembo e le mani sui fianchi.

" Ah sì e perché?" chiese Louis.

" Perché i gemelli non ci sono, Cupido ed Iris sono dai nonni e io ero da solo a casa e...e mi sentivo solo " sussurrò il bambino.

Harry e Louis si alzarono e lo presero entrambi per mano.

" Allora andiamo anche noi dai nonni e ci facciamo invitare a cena, va bene?" chiese Harry.

Saturno annuì e i tre si avviarono verso l'abitazione di Aurelio ed Anna.

Clario e Flerio ( Saga di Cupido libro 12 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora