13. Ti prego...

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Quando Macaone se ne fu andato, Clario e Flora si precipitarono subito nella camera di Flerio.

Il ragazzo, ormai, giaceva in una specie di dormiveglia e non si accorse nemmeno della loro presenza.

Il dio delle farfalle scoppiò a piangere e strinse una mano del fratello fra le sue sperando di potergli trasmettere tutto il suo affetto e la sua forza.

Purtroppo Flerio non aprì nemmeno gli occhi e la madre lo prese per le spalle delicatamente e lo portò in un' altra stanza.

" Vai a parlare con Deimos, cerca di convincerlo a venire qui a parlare con  Flerio...lui percepirà di sicuro la sua presenza " sussurrò la dea.

" Mamma...ormai ama un altro, non può far finta di voler bene ancora a lui.." scosse la testa sconsolato Clario.

" Non deve dirgli che lo ama, non deve baciarlo...deve solo fargli sentire la sua presenza..." lo pregò la madre.

Il dio delle farfalle annuì e, con gli occhi gonfi di pianto, si avviò a casa del suo ragazzo.

Trovò tutta la famiglia riunita in giardino, ma, non appena cercò di parlare, scoppiò a piangere disperato.

Fobos accorse subito verso di lui, lo avvolse fra le braccia e, solo dopo parecchi minuti, il ragazzo dagli occhi violetti riuscì a trovare la forza di parlare.

" Si tratta di Flerio...lui si sta lasciando morire. Macaone ha detto che gli sta capitando ciò che capita agli dei quando non vogliono più vivere.
Non so perché lo stia facendo, ma, dopo la cena che avete organizzato un po' di sere fa, lui non è più lo stesso...
Come faccio io se lui muore ?"

Harry si alzò dalla panchina su cui era seduto, si avvicinò a Clario e lo prese fra le braccia.

Il ragazzo si staccò da Fobos e sussurrò nell'orecchio al suocero:

" Ti prego...convinci Deimos ad andare a trovare mio fratello. Lui non deve parlare, non deve dirgli nulla, non deve dirgli che lo ama o che vuole  tornare con lui...deve solo fargli sentire che lui c'è e che è lì per aiutarlo..."

Harry annuì, baciò il ragazzo sulla fronte e lo lasciò tornare fra le braccia di Fobos che lo portò all'interno della propria casa.

Il riccio si risedette sulla panchina e guardò insistentemente Deimos.

Dato che quest'ultimo non sollevava gli occhi dal prato, sbottò:

" Cosa fai ancora lì seduto? Vai da Flerio immediatamente! "

Clario e Flerio ( Saga di Cupido libro 12 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora