8. Fobos e Deimos

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La sera, a cena, tutta la famiglia si riunì, ma l'atmosfera si rivelò insolitamente silenziosa, a causa, forse, dell'aria cupa di Deimos e del suo ostinato silenzio.

" Forse avresti dovuto pensarci prima di lasciare Flerio " disse ad un certo punto Fobos " ...guarda in che condizioni sei..."

" Tecnicamente è lui che l'ha fatto ed è lui che se ne è andato in Oriente " rispose Deimos.

" Clario mi ha detto che ti ha scritto una lettera, avresti potuto fermarlo e dare alla vostra storia un'altra opportunità..."

" Non ho voluto farlo, Fobos, forse perché preferisco dare un'opportunità alla mia vita e vedere se, a fianco di un'altra persona, posso trovarmi meglio.
Io amo Flerio, non posso negarlo, ma ci sono lati del suo carattere che non mi piacciono e quesi lati del suo carattere non sono adatti ad una vita insieme e ad un futuro insieme "

" Per me ti pentirai amaramente di questa decisione " insistette Fobos.

" Magari me ne pentirò oppure no...nessuno lo può sapere! Adesso sono ben convinto di ciò che ho fatto.
Tu parli così perché Clario ti avrà detto che è tutta colpa mia...beh...dovresti anche provare a metterti dalla mia parte, invece che solo da quella del tuo ragazzo!"

Detto questo, Deimos si alzò ed uscì di casa.

Fobos aspettò due minuti, poi, anche a causa dello sguardo severo che Harry gli rivolse, lo seguì.

Trovò il gemello seduto su una panchina al chiaro di luna e gli si mise accanto.

" Scusa, non dovevo parlarti così. Sai che, qualsiasi cosa tu decida, io sono sempre dalla tua parte "

Deimos si voltò verso Fobos e sorrise, battendogli una mano sulla gamba.

" Lo so, lo so...forse hai ragione, magari mi pentirò per avere lasciato andare Flerio, ma non posso pensare al mio futuro con un ragazzo che pensa solo a scopare e a ridere.
Io vedo come è Clario, come si comporta con Cupido ed Iris...beh suo fratello non è così e io non posso pensare ad una famiglia con lui..."

Fobos cinse le spalle del fratello con un braccio e lo attirò a sè.

" Vedrai che il tempo chiarirà ogni cosa e tutto si sistemerà "

I due furono interrotti dall'arrivo di due figure trotterellanti con una palla in mano.

" Me io e Iris di me io ritenere che giocare a palla, anche se esserci buio in cielo, essere rimedio per tristizia" cinguettò Cupido con un sorriso tutto fossette.

" Me io essere complitimente d'iccordo con fratello di me io " sussurrò Iris guardando Deimos con occhi supllicanti.

I due gemelli sorrisero, si alzarono e si misero a giocare con i due bambini.

Clario e Flerio ( Saga di Cupido libro 12 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora