15. Deimos e Flerio

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Deimos, dopo alcuni istanti, sollevò il viso e accarezzò una guancia di Flerio.

" Mi dispiace, piccolino, non sai quanto mi dispiace...io non pensavo fosse un tipo violento, non pensavo ti potesse fare del male.
È solo colpa mia, non avrei dovuto lasciarti partire, non avrei dovuto...
Perdonami, ti prego..."

Detto questo, si sfilò i sandali, fece il giro del letto e si stese sul materasso attirandosi accanto il corpo di Flerio.

Il ragazzo, nel sonno, sospirò felice e si accoccolò sul petto del suo ex ragazzo.

Deimos cominciò ad accarezzargli i capelli e, lentamente, il sonno agitato di prima si trasformò in un sonno profondo.

Qualche ora dopo Flerio si svegliò e si mise a sedere di colpo sul letto, quando vide il suo ex ragazzo accanto a lui.

" Cosa ci fai qui?" sussurrò a disagio.

" Tu non ti lascerai morire, sono stato chiaro?" esclamò Deimos.

Il dio delle api scosse la testa e si sdraiò nuovamente, voltando la schiena al ragazzo dagli occhi blu.

Quest'ultimo lo abbracciò da dietro e se lo attirò contro il petto.

" Io...mi dispiace, ma ho letto la tua mente...ho visto cosa ti ha fatto Argo...ho visto "

Flerio, allora, cercò di divincolarsi dalla sua stretta, ma Deimos lo tenne fermo e lo strinse maggiormente.

Il dio delle api scoppiò a piangere e, tra i singhiozzi, balbettò:

" Non è stata colpa mia, te lo giuro. Non ci ho provato con lui...lo so che pensi che sia una puttana e che penso solo al sesso, ma..ma credimi non è stata colpa mia "

Deimos gli baciò la testa e sussurrò :

" Lo so, lo so che non è stata colpa tua...adesso voltati e guardami, Flerio "

Il dio si rigirò nell'abbraccio e sollevò gli occhioni viola lucidi di lacrime.

" Adesso mi devi promettere una cosa...mi devi promettere che andrai in cucina e mangerai qualcosa. Io adesso devo andare a fare una cosa, ma tornerò prestissimo e, quando ritorno, io e te parleremo un po', va bene?"

Flerio annuì e fece un timido sorriso.

Deimos, allora, si alzò, si infilò i sandali e uscì come una furia da casa.

Non si fermò nemmeno a parlare con Clario e Flora, ma, una volta in strada, chiamò con la mente Fobos.

Il dio comparve nel giro di pochi secondi e, una volta accanto a lui, Deimos gli disse:

" Ho bisogno del tuo aiuto "

Clario e Flerio ( Saga di Cupido libro 12 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora