6. Mio dolce gattino...

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Il giorno dopo Flerio si alzò presto la mattina, si sedette al tavolo della sua stanza e, dopo aver preso una pergamena, iniziò a scrivere.

Scrisse per parecchio tempo e, quando ebbe finito, arrotolò il tutto e lo infilò nella tasca della tunica.

Dopo aver fatto ciò, uscì dalla porta di casa e si sedette in giardino, fra l'erba del prato.

Attese che le ore passassero e, quando vide arrivare Cupido, Iris e Saturno, che venivano a trovare sua madre, si alzò e andò loro incontro.

" Piccoli, potete farmi un favore? Potete consegnare questa pergamena a Deimos, quando tornate a casa?" chiese con tono triste.

I bambini si guardarono in viso, ma poi annuirono e Cupido la prese e la infilò nella sua borsa.

Nel tardo pomeriggio i due demoni e Saturno tornarono a casa e consegnarono la lettera al fratello più grande.

Deimos uscì in giardino e si sedette su una panchina da solo.

Srotolò la pergamena e cominciò a leggere...

" Mio dolce gattino,
forse ti stai chiedendo perché ti ho scritto, ma la spiegazione è semplice...a voce non avrei il coraggio di dirti ciò che sto per dire.
L'altro giorno ho sentito quello che hai detto a mio fratello, mentre ero entrato in casa a prendere l'acqua.
Ho sentito che non sei sicuro della nostra relazione e ho sentito che mi giudichi una persona superficiale e che pensa solo al sesso.
Mi dispiace che tu ti sia fatto quest'opinione di me, forse non sei stato in grado di conoscermi veramente o forse sono stato io a nascondere la mia vera natura.
Domani mattina me ne andrò, mi recherò in Oriente per un po', per dimenticare tutto questo...
Ti lascio libero, amore, ti lascio libero di trovare qualcuno più adatto a te, qualcuno che ti meriti più di me.
Voglio, però, che ti ricordi una cosa...ti amo, gattino, ti amo davvero tanto e mi dispiace di averti deluso "

Deimos arrotolò la pergamena e la mise in tasca.

Sapeva che, se fosse andato da Flerio, il ragazzo, con una sua rassicurazione, non sarebbe partito, ma il dio del terrore non lo fece e rimase sulla panchina a pensare.

Flerio attese tutta la notte il suo fidanzato, gli sarebbe bastata una sola parola, un solo gesto, ma Deimos non si fece vedere e il ragazzo dagli occhi viola lasciò la propria casa con il cuore colmo di dolore e partì per l'Oriente.

Clario e Flerio ( Saga di Cupido libro 12 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora