- Ho sentito vibrare l'anima da quando ho incrociato i suoi occhi.

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  Erano le 3, ero girata su un fianco e fissavo Niky che a quanto sembrava stava dormendo, mentre io non riuscivo a chiudere occhio. Un po' per la rabbia, un po' per la delusione e un po' perché non volevo che il tempo passasse velocemente così poi da dover andare a scuola.
-Becky sei sveglia?- sobbalzai pensando che stesse dormendo –mi sentivo osservata e non riuscivo a prendere sonno pienamente-
-Ma sono le 3, come fai a non prendere sonno ancora?-
-Pensavo a occhi chiusi!- rise –comunque.. perché tu sei sveglia?-
-Stessa cosa, solo che penso con gli occhi aperti!-
-Dai ne riparliamo domani, ora dobbiamo dormire che tra esattamente 4 ore dobbiamo rialzarci! Buonanotte- infilò la testa sotto le coperte, lasciando fuori solo i suoi capelli lunghi.
-In effetti.. Buonanotte!- così mi girai dalla parte del muro e chiusi gli occhi e mi addormentai.

-BUONGIORNO AMORE!- Niky mi diede un bacio sulla guancia.
-Buongiorno...- un filo di sole entrava dalle finestre e così mi alzai. Notai l'ora, erano le 7 e un quarto, presto per me.
Andai in bagno a lavarmi, avevo una brutta cera. Le occhiaie erano più evidenti del solito a causa delle poche ore di sonno, avevo una faccia pallida e avevo una gran fame! Così mi lavai, e indossai un paio di pantaloni neri, le mie adorate hogan blu e una camicia celeste con un maglioncino grigio, e i capelli li lasciai sciolti. Anche se quella mattina non ero la ragazza più felice del mondo, avevo voglia di vestirmi un po' più decentemente. Scesi in cucina e mia madre era intenta a preparare del caffè, Niky invece beveva il suo latte con delle fette biscottate.
-BUONGIORNO GENTE!- urlai per farmi notare
-Buongiorno, piccola! Come ti senti?- mia madre era abbastanza "oppressiva" nei miei confronti, e mi considerava ancora la sua piccola, anche se tra pochi giorni avrei compiuto 18 anni.
-Stranamente, e sottolineo, sono di buon umore quindi non fatemi cambiare nel giro di 5 minuti, che sono cazzi vostri poi- puntai il dito contro di loro e poi scoppiammo in una risata.
-Ecco come voglio la mia migliore amica! Hahahahaha- ribattè Niky avvicinandosi a me e puntandomi anche lei il dito contro, copiandomi.
Erano le 8 meno venti, stavamo per prendere i cappotti e le borse quando suonò il campanello. Andai ad aprire, ma non vidi nessuno. Girai la testa a destra e sinistra più volte per cercare qualcuno ma nulla.
-SCHERZO MOLTO BELLO, MA QUANDO CRESCETE FATEMI UN FISCHIO, STRONZI!- urlai e stavo per chiudere la porta quando qualcosa per terra attirò la mia attenzione. Era una rosa rossa con un fiocco rosso e un bigliettino bianco con scritto sopra "Per Becky" e dentro "Sei bellissima". Quella calligrafia non mi era familiare. Entrai e mostrai la rosa a Niky e a mia madre.
-OH MIO DIO! Hai un ammiratore segreto! AAAAAAAAAAAAAAH che cosa dolce!- disse Niky mentre saltellava per il soggiorno.
-Forse sarà qualche scherzo. Dai andiamo se no si fa tardi!- cambiai argomento. Ma dai chi poteva fare qualcosa del genere PER ME?! Suvvia...
Quel giorno dovevamo rimanere a scuola per la sesta ora, e non se ne scendeva proprio. Arrivammo, stranamente, 5 minuti prima del suono della campanella e quindi ci fermammo nel cortile della scuola, a parlare del più e del meno e delle interrogazioni di quel giorno. I ragazzi e le ragazze della mia scuola erano tutti montati, tutti pronti a giudicare. Perciò non vedevo l'ora di finire la scuola, e andare, insieme a Niky, a studiare a Londra in una qualsiasi università. Suonò la campanella e ci dirigemmo velocemente in classe. Quella giornata, passò più velocemente di quanto credevo, visto le varie interrogazioni e compiti. Si fecero le 2 e uscimmo più stanche che mai.
-Mai più una giornata del genere. MAI PIU'!- borbottò Niky, in preda a una crisi isterica
Ci dirigemmo verso la macchina e tornammo a casa, con una fame assurda. Io pensavo ancora a quella rosa che avevo ricevuto. Chi poteva essere? O era qualche idiota, o qualcuno della scuola. Non ne avevo idea.
-MAMMA HO FAME! DIMMI CHE HAI CUCINATO QUALCOSA DI BUONO, TI SUPPLICO!-
-Ehm, in verità, ho cucinato gli gnocchi, il tuo piatto preferito!- mi spuntò un sorriso a 32 denti e le saltai addosso sbaciucchiandola mentre Niky se la rideva.
-Mamma non ti dimenticare, oggi devo andà a pallavolo, mi hai lavato le cose?-
-Si, non ti preoccupare, ogni lunedì mi dici sempre le stesse cose. Ai tuoi ordini-
-Mamma tu non ricordi neanche quand'è il mio compleanno!-
-Ma se è giovedì! Il 17 dicembre giusto?!.. Uhm no aspetta il 18!-
-Oddio.. si mamma è il 17! Te la do buona stavolta!- scoppiammo tutte a ridere.
Erano le 3 e dopo essermi riempita la pancia per bene, io e Niky salimmo sopra a guardare un po' di tv, ma stanche come eravamo ci addormentammo.
-BECKY MA TU NON DEVI ANDARE A PALLAVOLO? SONO LE 6!- mia mamma stava urlando dal fondo delle scale
-uhm..?! – Mi stropicciai gli occhi e presi il telefono che avevo sul comodino "18:00". I miei occhi si spalancarono e in quel momento mi alzai subito in piedi e iniziai a prepare la borsa.
-SI MAMMA ORA SCENDO E VADO!- urlavo, mentre sistemavo la roba e mentre mi facevo un codino – NIKY SVEGLIA CHE MI ACCOMPAGNI! VELOCEEEEEEE!-
-CHE MINCHIA TI URLI, STRONZA!- e mi buttò un cuscino addosso, obbligandomi a rifare il codino.
-Si ok scusa, ma sveglia che alle 6 e mezza inizia e devo stare prima lì per il riscaldamento lo sai!- Le diedi un bacio veloce sulla guancia, non so come faceva a sopportarmi tutti i santi giorni.
-Vabbene, vabbene. Ma fallo di nuovo e sei morta! Io ti accompagno e esco un po', voglio fare un po' di shopping!- rise
-Tu che fai shopping quando io non ci sono, SEI UNA GRANDE .... Ok Rebecca rilassati – lei continuava a ridere.
Di corsa presi la borsa gigante per la pallavolo, scendemmo e mi accompagnò.
-Grazie, vienimi a prendere alle 8 e mezza non dimenticartelo per piacere! Ciaoooo!-
-Ok, vabbene. Ciao, e non romperti niente.-
La salutai con la mano, e entrai in quella palestra e vidi le mie compagne che già si erano cambiate. Per me la pallavolo era tutto. Quella palestra, quel pallone, quel campo, quel completino mi regalavano mille emozioni, mille lacrime. Era l'unico modo per sentirmi libera, e l'unico posto dove sfogarmi. Amavo quello sport.


Niky's point of view
Appena lasciai Becky alla palestra, guidai fino all'hotel dove si trovavano i ragazzi. Era abbastanza lontano, e quindi ci misi una ventina di minuti. Era un hotel molto grande a 5 stelle. Parcheggiai la macchina li fuori e mi diressi verso la hole per chiedere alla reception dove risiedevano.
-Scusi mi servirebbe il numero della stanza dei One Direction, per piacere-
-Mi scusi, non possiamo darle questa informazione-
-Vabbene, capisco..-
Cazzo. E ora? Presi il telefono e mandai un mess a Harry per farlo scendere nella hole. Dopo 5 minuti, lo vidi scendere con una tuta, e una maglia bianca. Era stupendo anche così.
-SORPRESA!-
-Niky che ci fai qui?- il volto di Harry si illuminò, e corse ad abbracciarmi. Non ci eravamo ancora baciati, ma tutti e due ci eravamo affezionati l'uno all'altro.
-Vi devo chiedere un piacere, ma la reception non mi ha voluto dare il numero della vostra stanza.-
-Glielo abbiamo detto noi, per evitare qualsiasi cosa.-
-Immaginavo, comunque saliamo che vi devo parlare!-
Entrammo in ascensore, e accennai qualcosa sull'argomento fin quando non si aprirono le porte. Ci dirigemmo verso la loro stanza.
-Oh bene, 304, dovrò segnarmelo da qualche parte!- dissi ridendo
Entrammo nella camera ed era enorme. Aveva una sala d'entrata grandissima e 2 porte ai lati che portavano a loro volta a 2 bagni e alle camere da letto. Vidi Louis e Liam che giocavano alla play, Zayn era in cucina, ma non vidi Niall.
-Ragazzi per piacere, venite tutti di qua!- urlò Harry
-Oh, ma ciao Niky!- esclamarono Liamo e Louis salutandomi con un abbraccio caloroso.
-Ciao Niky... - Zayn mi salutò con un cenno di mano
-Ciao a tutti.. ma Niall?-
-Forse sta in camera, ora lo vado a chiamare.- Harry stava per avvicinarsi alla porta quando io lo bloccai.
-No Harry vado io, non ti preoccupare, voi iniziate a sistemarvi di là.- lui annuì e io mi avvicinai alla porta della sua camera, sentivo solo della musica.
Bussai alla porta –Ehm, posso entrare?- dissi alzando leggermente la voce, a causa della musica, e affacciandomi dalla porta. Vidi Niall steso sul letto a guardare il soffitto, con una faccia un po' triste. Forse era successo qualcosa.
-Ehy ciao Niall, come va?-
-Ciao Niky! Va tutto bene.. come va con Harry?- si sedette sul letto e mi fece cenno di entrare così mi misi affianco a lui.
-Stiamo andando piano.. non voglio affrettare nulla. Sei sicuro che tutto vada bene? Ti vedo un po' strano.. –
-Forse non dovrei dirtelo.. ma io non ce la faccio più. Mi sento un emerito scemo a stare così. – sbuffò e si buttò a peso morto sul letto
-Dai dimmi, puoi fidarti di me, non dirò nulla, croce sul cuore!-
-Niky, mi fido. Promesso?- i suoi occhi erano tristi, erano stanchi.
-Certo, spara!-
-Da quando ho visto la prima volta Becky, ho sentito qualcosa muoversi dentro, qui- mi portò la mano sul suo cuore, e sentivo che il battito aumentava velocemente – vedi? Al solo parlarne, il mio cuore sembra che corra. I suoi occhi sono così profondi, e ogni volta che sorride mi sento l'uomo più felice a poter vedere quel sorriso. Mi piace tanto, Niky. La sua risata, i suoi modi di fare, le sue labbra.. lei è perfetta. Ma non so come fare. E' da quando ho incrociato la sua mano, ho sentito che le appartenevo, che il mio cuore doveva essere suo, che volevo essere capace di farla ridere, di essere la sua fonte di felicità, ho sentito vibrare l'anima da quando ho incrociato i suoi occhi. – ora si teneva la testa tra le mani, e i gomiti appoggiati sulle ginocchia. –aiutami ti prego. Non voglio perderla. Ogni giorno che passa, mi sento sempre più uno stronzo che non riesce a dire alla ragazza che le piace, che è tutto per me.-
Rimasi impalata a guardarlo, era il ragazzo perfetto per Becky. So che l'avrebbe fatta stare male, in fondo tutti litigano, tutti si fanno del male, tutti sbagliano, tutti sono esseri umani. Ma lui, lui sarebbe stato capace di farsi perdonare nel modo migliore dei modi, e sarebbe stato capace di amarla pienamente.
-Niall io.. – mi guardava speranzoso, come se potessi farla innamorare di lui subito – io farò il possibile per capire lei cosa prova per te, o almeno se prova qualcosa.- Niall mi saltò addosso abbracciandomi quasi da stritolarmi
-Non ti assicuro niente e ti dico di approfittarne per "dichiararti" al suo compleanno, giovedì! ORA LASCIAMI CHE MI STROZZI!-
-Grazie Niky, GRAZIE! Sono in debito con te!- finalmente si staccò dall'abbracciò e io presi fiato.
-Ok ora scendiamo così per l'appunto vi parlo del compleanno! Faremo le cose in grande!-

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