Le feste natalizie erano giunte al termine già da un bel po' ormai era fine Febbraio, e tutto tornava normale. I ragazzi di nuovo in tour, noi all'università. Ero nel mio letto, erano le 10. Quel giorno non avevo lezione all'università, così decisi di poltrire nel mio letto, e stringevo la foto mia, sua.. di noi.
Flashback
"3..2..1 BUON ANNO! Era la voce al televisore che urlava e festeggiava con noi.
-Ti amo Becky- Niall mi abbracciò e mi baciò mentre tutti urlavano per l'emozione.
-Anche io, amore mio – lo abbracciai ancora più forte e gli sorrisi, ero felice. Vidi Zayn rispondere al telefono, per poi diventare bianco. Non sapevo minimamente cosa stesse succedendo.
-Ragazzi.. hanno detto che dobbiamo andare in tour, quando finiscono le vacanze.. – tirò un sospiro - .. ma in America, e non si sa quando si torna –
Avevano tutti una faccia sbalordita, un mix tra felicità e tristezza. Io ero felice per loro, davvero. Ma ancora lontana da lui, non sapevo se ci fossi riuscita.
-Ragazzi ma è stupendo! – disse Niky mentre saltava in braccio a Harry – capite che andrete in America?!-
Sui volti dei ragazzi comparve un sorriso a 360°, e trovammo occasione per festeggiare anche quella notizia. "
Mi scese una lacrima, anche se avevo un sorriso sul volto. Avevano fatto progressi ed io ero fiera di loro. Niky quel giorno aveva lezione, quindi ero sola. Appoggiai i gomiti sulle lenzuola e mi alzai, sbuffando. Avevo ancora il trucco della sera prima, quindi mi andai a fare una doccia, non si sa mai venga qualcuno a rompere le palle presto. Mi tolsi il pigiama e andai in bagno. Aprìì l'acqua calda, e aspettai quei pochi secondi che occorrono per raggiungere una buona temperatura e dopo lasciai che l'acqua mi invadesse il corpo. Dopo una buona mezz'ora, uscì indossando l'accappatoio, e mi vestì semplice. Una tuta e una felpa con le mie adidas. Uscì fuori per prendere il giornale e la mia attenzione fu attirata da un titolo nero in grassetto: "I One Direction in America.. per sempre!". Mi si spalancarono gli occhi, e le mani cominciarono a tremare. Lessi per bene l'articolo, sapendo che i giornali esageravano sempre. Parlava di un loro trasferimento lì, visto che avevano scalato tutte le maggiori classifiche, recandosi ai primi posti. Non voglio sembrare egoista, ma ero a terra. Non riuscivo a crederci. Per quanto dovessi essere felice per il mio ragazzo, che stava avverando i suoi sogni, non potevo non pensare a me e Niky. Ora il problema era dirlo a lei.
Ora di pranzo -13:00
-Sono a casa! – era Niky che come sempre, annunciava il suo rientro.
-Ehy, com'è andata? – io ero in cucina, intenta a sistemare la tavola.
-Bene.. – arrivò in cucina, mi scrutò e capì che avevo pianto – cosa è successo?-
-Non so come dirtelo.. – alzai gli occhi per guardarla e le feci cenno di sedersi e presi il giornale.
-Mi fai preoccupare, non ti senti bene? – si sedette di fronte a me, e mi prese la mano con un espressione preoccupata.
-Leggi.. – le porsi il giornale e aspettai qualche secondo, o forse minuti, in modo da farle leggere e metabolizzare cosa c'era scritto. La vidi leggere tutto minimo 3 volte, e poi la vidi buttare il giornale per aria.
-Niky.. – non finì neanche di parlare che lei mi zittì con lo sguardo e prese il telefono. Voleva chiamare Harry, era furiosa e io non sapevo cosa fare.
-Harry, quando cazzo avevi intenzione di dirmelo che starete in America per sempre? Ah? – riuscì a sentire solo queste parole, poi la vidi chiudersi la porta alle spalle e uscire. Io mi sentivo la persona più vuota su questo mondo, e portai una mano sul fianco destro, dove avevo la cicatrice. Tirai un sospiro, era andato tutto a monte.
1 anno e mezzo dopo
Era estate, e i ragazzi erano ancora in America. Dopo quella giornata, chiamai anche io Niall, e lui mi disse che forse era vero.. Ma avrebbe trovato lo stesso il modo per venire qui, me l'aveva promesso. Infatti ogni tanto tornava a Londra per qualche giorno, massimo 3 insieme ad Harry, poi partiva di nuovo. Era abbastanza stressante per lui, glielo leggevo negli occhi.
Quell'estate sarebbero tornati tutti per 2-3 settimane. Io avevo deciso di parlare con Niall.. volevo mettere una fine a tutto ciò. Eravamo giovani, ognuno doveva vivere il suo sogno, senza ostacoli, senza preoccupazioni. E io ero solo una preoccupazione per lui in quel momento, mentre io volevo che vivesse il suo sogno di una vita in pieno. Anche se avrebbe fatto male, ma poi sarebbe passato. Come tutto.
Io e Niky eravamo ad aspettarli, all'aereoporto, dove c'erano anche le loro fan. Erano davvero tante! Parlammo con i bodyguards che ci riconobbero e ci fecero passare, tra le urla e gli schiamazzi delle ragazzine. E pensare che anche noi siamo loro fan, ma abbiamo avuto la fortuna di conoscerli per quello che sono non solo come componenti di una band. Sorrisi e Niky mi strinse la mano, solo lei sapeva di cosa volevo parlare con Niall e, anche se non lo accettava, mi capì e mi appoggiò. Lei ed Harry erano sempre più uniti, non so come facesse ad avere tutta quella forza. Il suono della voce elettronica interruppe i miei pensieri, il volo era atterrato. Erano arrivati. Vidi spuntare prima la testa di Louis, seguito da Liam. Corsi e li andai a salutare, mi erano mancati tantissimo. Poi uscì Harry con Niall e Zayn. Sentì un tuffo al cuore, e mi sciolsi. Non immaginavo quanto potesse fare male dovergli dire quelle cose, ma dovevo. Dovevo perché era la cosa giusta, anche se a volte fa male, ma era per il bene di entrambi. Lo raggiunsi e lo abbracciai fortissimo a me, appoggiai la mia testa nell'incavo del suo collo e sospirai, facendo scendere qualche lacrima, che asciugai subito. Niall si staccò lentamente, e mi prese il volto tra le mani.
-Ehy, tutto bene?- mi sorrise e io annuì. Ne avremmo parlato in un altro momento, non ora. Ora dovevamo andare tutti nel loro hotel, e di corsa, perché le ragazze ormai non facevano altro che urlare e i ragazzi erano abbastanza stanchi.
In Hotel
-Ehy, avete sistemato tutto?- era Niky che andava per le stanze chiedendo se avevano finito di riempire gli armadi con le valige, perché voleva andare al mare. Forse avrei potuto parlare lì con lui di queste cose, si.
-Si Niky, abbiamo finito! – Liam uscì dalla stanza stanco, ma già con il costume e la maglia – ora possiamo andare, contenta? – rise e Niky gli fece la linguaccia. Eravamo davvero un bel gruppetto, ero felicissima. Io intanto sistemavo le ultime cose di Niall mentre lui si stava cambiando.
-Ehy scemo, comincio a scendere o vuoi che ti aspetti?-
-Aspetta, tanto ho finito!- urlò dal bagno, e io mi sedetti sul letto –eccomi, possiamo andare!- prese la borsa, strinse la mia mano e raggiungemmo gli altri. Era sempre tutto un brivido con lui.
Una volta saliti nelle macchine, e sistemate le borse, raggiungemmo il mare. Ci volle qualche oretta, e ebbi il tempo per riflettere. Forse era meglio dirglielo alla fine delle settimane, in fondo erano le ultime settimane insieme, dopo lui sarebbe andato via. Non doveva andare a finire così, ma come puoi negare alla persona che ami, di fare ciò che più ama fare, di nergarle il suo sogno?!. Era meglio così. Appoggiai la fronte al finestrino, ero seduta dietro con Niky e davanti c'erano Niall ed Harry, presi la mano della mia migliore amica e la strinsi forte. Lei si voltò di scatto verso di me, pensando fosse successo qualcosa, ma si accorse del mio sguardo perso nel vuoto e allora ricambiò la stretta, per farmi capire che aveva inteso cosa avessi. Sorrise e le sussurrai grazie. Era così, la mia migliore amica.
Dopo 3 settimane
Eravamo sotto a un porticato, stava piovendo. Si a luglio pioveva, strano eh?! Io e Niall eravamo scesi per fare una semplice passeggiata, era l'ultimo giorno, e improvvisamente è iniziato a piovere. Abbiamo corso e, dopo esserci bagnati abbastanza, siamo riusciti a trovare un qualcosa sotto cui ripararci. Mi appoggiai alla parete con le mani in tasca, con lo sguardo basso. Lui invece era più in là in piedi, a guardare la pioggia.
-Stavi dicendo?- la sua voce mi fece sussultare. Gli avevo detto che gli dovevo dire una cosa importante, poi ha iniziato a piovere, e mi sono bloccata. Sembrava che il tempo ce l'avesse con me.
-Si.. – deglutì, e feci un grosso sospiro, chiudendo gli occhi – Niall io.. io ti amo, così tanto non sai quanto.- cominciai a giocare con lanello, che non toglievo mai, se non per farmi la doccia, come per la collana. – Fai parte del mio vivere, dei miei giorni.. mi hai completato, ecco. – mi avvicinai a lui, e allungai la mano cercando la sua, ma lui rimase immobile - .. ogni giorno lontana da te, sentivo una parte del mio corpo morire, mi sentivo sempre più debole, perché la mia forza, la mia energia sei tu. Quella persona che attendi da tempo, quella che appena la vedi, decidi che deve essere tua, che è lei. Quella persona, di cui ti innamori subito. Ti amo Niall ma.. – strinsi la sua mano, e mi misi di fronte a lui – io non posso essere una preoccupazione per te. Tu hai il tuo sogno, il sogno di una vita da vivere, senza dover pensare che hai una persona qui, a cui manchi da morire ogni singolo minuto. Lo stress, la stanchezza, di venire qui e tornare in tour, te la leggo negli occhi – cercavo il suo sguardo, ma lui fissava la pioggia.. sentìì un tonfo al cuore, come se fosse caduto e si fosse rotto in mille pezzi. Sentivo dolore in tutto il corpo, era la cosa più dolorosa, più brutta che avessi dovuto fare. Si dice che si deve lasciar libera la persona che si ama no?.
Niall mi lasciò la mano, e camminò sotto la pioggia. Io tirai un altro sospiro, volevo urlare, ma non potevo biasimarlo.
-NIALL! – urlai, con tutta la mia forza. Lo vidi bloccarsi e girarsi. – Ti prego, capiscimi.. –
-.. capirti? Come posso capirti? Tu, sei semplicemente tutto, e hai chiuso una storia, così!- urlò anche lui e io decisi di raggiungerlo sotto la pioggia. Eravamo a due, forse tre metri di distanza. Chiusi i pugni, e alzai ancora di più la voce.
-Pensi che sia facile per me, ah?! Che sia semplice dire alla persona che ami che, per il suo bene, è meglio chiudere? No, non è facile! Non è facile dirti che dobbiamo prendere le proprie strade! Che non posso più vederti, o baciarti, o sentirti MIO. – urlavo, e sentivo le parole uscirmi da bocca e bruciarmi la gola. Piangevo, stavo liberandomi di tutta quella rabbia.
-E allora perché cazzo lo stai facendo? – Niall si avvicinò, e urlava anche lui, era rosso in faccia e si mise le mani tra i capelli.
-PER TE! – urlai con tutto il fiato che avevo – perché non lo capisci, è per te che lo sto facendo! – cominciai a dargli pugni sul petto mentre sentivo le sue braccia stringermi per fermarmi e calmarmi.
-Forse non è il momento per noi .. – sussurò queste parole al mio orecchio e mi si spezzò nuovamente il cuore sentendole, ma aveva ragione. Forse in un altro momento, in un altro tempo.. sarebbe andato diversamente.
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《 I'm blinded, 'cause you are everything i see.》
FanfictionP.S. : ho scritto questa storia nel maggio 2012... e ho deciso di riportarla qui, spero piaccia comunque... sono passati 4 anni, sono cresciuta, scrivo diversamente e soprattutto meglio... scusatemi se ci sono errori o altro. -Non sopporto vedere qu...