Passarono vari giorni da quella notizia, e ancora nulla di loro. Niky era speranzosa, le brillavano gli occhi ogni volta che le squillava il telefono pensando fosse Harry, si girava intorno cercandoli con lo sguardo ogni volta che uscivamo. Io bhè... io non toccavo cibo da quel giorno, avevo sempre la testa da un'altra parte e l'unica cosa che pensavo era "Si sarà dimenticato di me, ovvio. Erano quasi 2 mesi che non si faceva più sentire. Non potevo biasimarlo. Ma se mi vedrà, mi saprà riconoscere?" Buio totale.
Era sera tardi ed io e Niky stavamo tornando a casa da una festa in un locale lì vicino. Era buio e faceva abbastanza freddo, per fortuna che portavamo la macchina. Accesi la radio, aprì il finestrino e lasciai che il vento mi scompigliasse i capelli. Amavo quella sensazione di libertà. Arrivammo a casa, stanche morte e ci sistemammo per andare a letto. Non vedevo l'ora di dormire, di affondare nell'enorme cuscino e svegliarmi tardi, visto che da domani sarebbero iniziate le feste di natale. Mi sdraiai sul letto e Niky si sedette sulla poltrona e prese il portatile, era fissata con Fb, twitter e altro. Poi comunque dormivamo sempre insieme, ormai era abitudine. Presi il cuscino che era alla mia destra e lo portai sul viso, e lo strinsi forte a me. Inspirai profondamente e chiusi gli occhi. Potevo risentire un profumo, il suo profumo che era rimasto impresso nella mia mente.
-Secondo te si ricorderà di me? – dissi con la voce bloccata dal cuscino e sembrava che stessi soffocando – Sono più alta, i capelli sono più lunghi, sono più magra. Vorrà ricordarsi di me, o farà finta di nulla, come ho fatto io in questi anni? – tolsi il cuscino dalla faccia, e mi sedetti incrociando le gambe sul letto, abbassando la testa.
-Becky.. – Niky chiuse il pc, si sedette di fronte a me, sul letto e mi prese la mano - ..Niall ti ama. Ma è pur sempre un maschio, e non so.. non so come possa reagire. Forse farà finta di nulla e ti abbraccerà.. oppure inizialmente farà il duro. Ma nel suo cuore ci sei solo tu. – La guardai con occhi spenti, si. Lo sentivo anche io che ormai senza quegli occhi, i suoi occhi celesti, io ero spenta. Speravo che mi amasse ancora, e che capisse. Solo questo. L'abbracciai semplicemente senza dire nulla. Gli abbracci, a volte, valgono più di qualsiasi parola. Mi distaccai, e alzai le coperte dal letto per poi rintanarmi nella mia culla personale. Sotto le coperte, a caldo, in modo che solo i capelli fossero visibili, e chiusi gli occhi.
-Buonanotte...- le rivolsi un sorriso, prima di inoltrarmi completamente tra le coperte pesanti.
-Buonanotte Becky!-
Mi giravo a destra e a sinistra, sentivo dei rumori, anzi dei suoni, e non riuscivo a capire da dove provenivano. Avevo il sonno leggero, qualsiasi piccolo rumore, mi avrebbe fatto dormire male. Misi la testa sotto al cuscino, e lo strinsi forte con le mani per tapparmi le orecchie ma nulla. Erano le 8 e mezza del mattino, e io volevo tanto dormire, ero stanchissima. Mi girai verso Niky, mi alzai su un gomito e sbadigliai.
-Niky.. – la strattonai per svegliarla, ma nulla. Quella ragazza era tipo in letargo – NIKYYYY! Sveglia, e vai a vedere chi cazzo è fuori che rompe! – sobbalzò dal letto visto che avevo alzato un po' la voce, e io scoppiai a ridere.
-Ma che cos ?! – girò la testa a destra e sinistra ancora con gli occhi chiusi e con i capelli, che ormai aveva tagliato, che le coprivano un po' il viso, era davvero buffa e io continuavo a ridere. – Ma vai tu! –
-No, ho freddo, per piacere ?!- mi nascosi sotto le coperte e ridevo. Lei prese la sveglia per vedere l'ora e sbuffò. Si alzò, ancora con l'aggeggio tra le mani e andò verso la finestra che dava sul giardino. L'aprì lentamente facendo entrare quei pochi raggi di sole, e improvvisamente sentì un tonfo. Mi alzai di scattò dal letto.
-Niky che succede? – vidi la sveglia per terra, e aveva un mano sulla bocca. Rimasi ferma anche io immobile sul letto. Ero riuscita a capire cos'erano quei rumori, o almeno quei suoni. Niky cominciò a singhiozzare, e a urlare.I'f i'm louder, would you see me?
Would you lay down? In my arms and rescue me.Quella voce che mi calmava, che mi tranquillizzava ma che allo stesso tempo mi rendeva la persona più nervosa del mondo, e mi faceva venire i brividi. Quella voce che amavo. Sentì dei rumori sulle scale, era Niky che stava scendendo al piano di sotto. Mi alzai e scesi lentamente le scale. Mi girava un po' la testa, forse per il poco cibo che avevo mangiato in quei giorni. Arrivai all'uscio della porta che era ancora aperta e vidi Niky correre incontro a cinque ragazzi, un più bello dell'altro. Saltò in braccio a Harry e si baciarono profondamente. "Perché io non ero così? PERCHE' ERO SBAGLIATA?". Mi bloccai, sentì le gambe cedermi. Portai una mano tremante davanti la bocca, non volevo piangere. Mi iniziò a girare la testa più forte, e le ossa mi facevano male. Sentivo il sangue venir meno sulle labbra e sentivo una forte fitta alla testa. Strizzai gli occhi per il dolore, e uscirono delle lacrime. Vidi i visi felici dei ragazzi tornare seri. L'ultima cosa che ricordo era il viso di Niall di fronte al mio, distante pochi centimetri, con dietro gli altri ragazzi e poi il nulla.
Niall's point of view
La vidi sulla soglia della porta immobile. Era diversa. Aveva i capelli più lunghi, mossi, più chiari. Era più alta e più magra. Niky mi aveva detto che ora giocava ad alti livelli e si allenava duramente. Usciva anche in televisione nei match importanti. Sentivo i miei occhi illuminarsi, la volevo solo stringere forte a me. Ma come potevo? L'ho cercata per anni, e lei non ha mai voluto essere trovata. Mi evitava, come se le avessi fatto male. Come se l'avessi tradita. Come se avessi fatto qualcosa di sbagliato. L'amavo, l'amo e l'amerò sempre. Ma ora non volevo essere io a dimostrarle cosa provavo, volevo che lei mi guardasse negli occhi come una volta e capire che è sempre stata innamorata di me. La vidi portarsi una mano sulla bocca, e chiudere gli occhi per poi accasciarsi vicino la porta. Istintivamente le corsi incontro, spintonando gli altri ragazzi e facendomi strada.
-Re-Rebecca per piacere rispondimi !– avevo il suo viso tra le mie mani, le sue labbra erano viola, e il suo viso più pallido del solito e gli occhi chiusi. Era accasciata sulle mie braccia e la sua mano penzolava. Era la scena più brutta che potessi mai vedere, i miei occhi si riempirono di lacrime e sentì inumidirsi la guancia. Presi in braccio Becky e mi alzai, con tutte le poche forze che mi erano rimaste.
-LOUIS, PRENDI LA MACCHINA! – Harry stava urlando come un pazzo. Aveva definito Becky come la sua migliore amica e, mentre io la tenevo in braccio, lui le stringeva la mano e intanto Niky si era messa una tuta e una felpa, aveva preso le chiavi della macchina e chiuso l'appartamento. Vidi Liam e Zayn salire nella macchina di Niky e io e gli altri nella macchina di Louis. Io ero dietro con la bionda, mentre Louis al volante e Harry davanti. C'era un silenzio pesante in quella macchina, che veniva interrotto dai singhiozzi di Niky. Io cercavo di svegliare Becky ma nulla. Non sapevo cosa fare, mi sentivo inutile.
Becky's point of view
Aprì gli occhi lentamente, ero accecata dalla luce di quella stanza che non riuscì ad identificare. Cercai di alzare la mano destra per strofinarmi gli occhi ancora impastati per il sonno, e la stanchezza, e notai che avevo le braccia con dei piccoli tubicini trasparenti che portavano a delle flebo con qualcosa dentro. Vidi Niky appoggiata su di me a sinistra con le braccia incrociate e la testa sopra, che dormiva. Si, ero in ospedale, ma non ne capivo il motivo. Girai di nuovo la testa verso destra e vidi Niall seduto su una sedia, appena fuori la porta metà trasparente che ci divideva. Aveva la testa tra le mani, e muoveva freneticamente le ginocchia, come se fosse nervoso o avesse un tic. Allungai la mano verso i capelli biondi di Niky, con tutta la forza che mi rimaneva, e l'accarezzai. La guardai con un sorriso di amore verso una persona che ti era rimasta accanto sempre, anche ora. Lei si girò, e aprì gli occhi con fatica, e vide i miei occhi lucidi.
-Be- BECKY SEI SVEGLIA! – Urlò con tutta la sua forza, mi abbracciò non troppo forte per la paura di farmi del male, e iniziò a singhiozzare. La sua voce così alta fece sobbalzare Niall. Lo vidi che girò di scatto la testa per poi avvisare gli altri ragazzi. Niky si staccò da me lentamente e aveva ancora una mano dinanzi la bocca tremante. Harry fu il primo ad entrare e mi strinse la mano e mi sorrise. Si vedevano quelle sue fossette bellissime, e quei suoi occhi verdi che brillavano. Io semplicemente ricambiai il sorriso anche se un po' spento.
-Becky, ho avuto paura di perdere la mia migliore amica. – Harry strinse ancora di più la mia mano e il suo viso si fece serio – Non farlo mai più, mai.. – I suoi occhi diventarono lucidi, ma lui teneva sempre tutto dentro.
-Vieni qui! – gli feci gesto con la mano sinistra di avvicinarsi per abbracciarmi. Fu un abbraccio intenso, e soprattutto pieno di amicizia. Mi aveva definita "migliore amica", e io non volevo un'altra persona al di fuori di lui come migliore amico. Inspirai fortemente e sentì lui deglutire in modo da non piangere. Gli accarezzavo la schiena e gli sussurrai "Sei il migliore amico del mondo, lo sai Styles?". Si distaccò quel poco da poterlo vedere bene in viso. Mi sorrise e disse con un sorriso a 32 denti "E tu sei la migliore amica del mondo, lo sai?". Io annuì e il resto dei ragazzi mi abbracciò, sempre facendo attenzione a non farmi del male. Forse quando sei sul punto di perdere qualcuno, ti accorgi di quanto possa essere importante per te, e io in quel momento mi ero accorta di quanto quelle persone fossero fondamentali per me. Soprattutto Niall. Si, lui era l'unico che ancora non mi aveva salutato. Lo vedevo lì, appoggiato al muro, fissare il vuoto, in disparte. Feci cenno a Niky di uscire e guardai Niall, lei, come sempre capì, e uscirono fuori lasciandoci da soli.
-Ehy biondo.. – presi coraggio, e iniziai a parlare. Avevo sbagliato io, e non avevo nulla da rimproverargli. Forse in quel momento nei film il ragazzo avrebbe fatto finta di nulla, e avrebbe abbracciato la ragazza come niente fosse successo, ma qui stiamo parlando della realtà, non delle favole. -.. ti va di sederti qui vicino?- la mia voce era bassa, calma e stanca. Ma per lui, avrei affrontato tutto quello che c'era d'affrontare perché ne valeva la pena. Lo vidi abbassare la testa e recarsi a passi lenti e un po' forzati forse verso la sedia, dove si sedette. Mi guardò, come per farmi continuare a parlare. Io lo guardai negli occhi, in quegli occhi in cui mi persi dal primo giorno. Poi girai la testa e guardavo sopra la mia testa, e giocherellavo con le mani. Non riuscivo a tenere un discorso serio e a guardarlo. Provavo un senso di vergogna, e il suo sguardo mi impietriva.
-Quando ti ho visto andare via, su quell'aereo, pensai che la parte più bella di me, se ne stesse andando e io non avevo fatto nulla per impedirglielo. Avevo pensato che tu ti potessi dimenticare di me, anche se tutte le sensazioni che mi dava il mio corpo mi dicevano il contrario. Il giorno prima eri con me, abbracciati in quella stanza, nel giorno del mio compleanno. Ricordi?! – mi scappò un sorriso, io lo ricordavo come fosse ieri – provo le stesse emozioni, sensazioni... gli stessi tepori di quel bacio, ogni qual volta ti guardo. Mi sei mancato Horan. Non sai quanto tu sia mancato a questo cuore. Io non sono forte come Niky, che ogni giorno andava avanti con la certezza che l'avrebbe chiamata Harry. Io non riuscivo a sentire la tua voce per un maledetto telefono, non riuscivo a leggere il tuo nome sul display del cellullare sapendo che eri a chilometri lontano da me. Non riuscivo a metabolizzare l'idea che non ti avrei rivisto per tutto questo tempo. – Mi morsi il labbro, guardavo sempre sopra di me, con la testa appoggiata al cuscino e sentì la mia guancia inumidirsi a causa delle mie lacrime piene di rimpianti – Io.. io non avrei voluto comportarmi così, credimi. Non sai quante notti scendevo di nascosto in cucina e piangevo e stringevo forte a me questa collana – tirai fuori il pezzo di metallo, con sopra l'incisione e mi voltai verso di lui stavolta guardandolo negli occhi– sperando che tu non ti fossi dimenticato di me, che mi amassi ancora, che provassi gli stessi miei sentimenti. Ti prego Niall, perdonami. Io ti amo, non potrei amare nessun'altro, non potrei vivere con nessun'altro all'infuori di te. Ti amo con tutto quello che posso darti, con tutto quello che sono...- i miei occhi erano pieni di lacrime, che cominciarono a scendere una dopo l'altra e stavolta non me ne importava più di tanto. Ero di fronte all'uomo che amavo, che ho sempre amato con il cuore in mano, per dirgli quanto fosse importante per me.
-Becky, tu non immagini quanto io sia stato male ogni volta che sentivo il telefono squillare, ma nessuna risposta. Non vedevo nessun tuo messaggio di risposta e nessun tuo segno di vita. – Aveva la testa bassa, i gomiti sulle ginocchia e le mani incrociate – Secondo te io stavo bene a poter sentire solo la tua voce per telefono? A non poter muovermi a causa degli impegni e che non potevo sostare più di 2 giorni in ogni città? Però io ho avuto la forza, il coraggio di portare avanti qualcosa forse più grande di me. La forza di svegliarmi al mattino e sapere che ti avrei rivista chissà quando, di chiamarti appena potevo anche se dentro morivo. – alzò la testa e notò che ero tornata a fissare il vuoto e stringevo i pugni facendo diventare le mani più bianche di quelle che erano – Anche io ti amo Rebecca, così tanto che a volte quelle due parole sembrano non esprimere ciò che davvero provo. Ma tu.. tu mi hai fatto male. Io in questi 2 anni ho dimostrato di non arrendermi, fino all'ultimo. Tu invece mi hai evitato, sempre. Ho bisogno di dimostrazioni. Io.. io non so cosa pensare di ciò che provi per me. So che sei sincera, ma non so se quello che provi per me è grande quanto lo è quello che provo per te- si alzò dalla sedia e cominciò ad andare avanti e indietro, portandosi una mano dietro alla nuca, e ogni tanto si fermava e mi guardava. Io mi sentivo morire dentro. Ogni parola che diceva era un palo dritto nel cuore. Aveva ragione, aveva enormemente ragione, e io potevo solo chiedere scusa e fare promesse che avrei dovuto mantenere.
-NIALL ASCOLTAMI! – urlai di istinto, con gli occhi chiusi per prendere la forza. Lui si girò di scatto, smise di parlare e tornò a sedersi accanto a me – Io, io non posso prometterti cose che non posso fare. – presi la collana e feci segno a lui di avvicinarsi, e presi anche la sua collana – "Your heart belongs to me" , vedi? Questa collana è stata fatta per noi. Io non posso prometterti la luna, non sarebbe possibile prendertela. Però sono qui, su un letto d'ospedale, con dei tubicini che mi escono dalle braccia, con una faccia pallida quanto la neve, cercando di far capire all'uomo che amo che sarei capace, invece, di strappare al cielo la luna e tutte le sue stelle per te. Anche se solo nulla in confronto ai tuoi occhi. – gli accarezzai una guancia, e lui me la prese, sorrise e io ricambiai il sorriso – Niall James Horan io ti amo, ti amo con tutta l'anima, con tutto il cuore. Non voglio perderti, sarò abbastanza forte da dimostrarti ciò che ho qui, solo per te. Te lo prometto. E se poi non vado bene, sarai libero di cacc.. – non finì neanche di parlare che lui mi prese il viso tra le mani e mi baciò. Quel bacio lo aspettavo da tempo, aspettavo da 2 anni di ritoccare le sue labbra, che mi erano mancate più dell'acqua, dell'aria. Lui mi era mancato, le sensazioni che mi faceva provare quando mi guardava, mi sfiorava o mi abbracciava. Mi era mancato tutto di lui. Stavolta furono le mie lacrime ad unirsi al bacio.
-Mi avevi già convinto con le stelle e la luna – appoggiò la mia fronte alla sua e ridemmo. Amavo i suoi sorrisi, soprattutto quando erano causa dei miei. Amavo quel suo modo di fare, sembrava così sicuro quando invece dentro era fragile.
-Niall scusami.. – lo abbracciai più forte che potevo – ti amo! –
-Anche io ti amo .. – mi continuò a stringere – e stavolta non ti lascio andare, promesso!-
Anche se ero in ospedale, mi sentivo la ragazza più felice del mondo.
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《 I'm blinded, 'cause you are everything i see.》
FanfictionP.S. : ho scritto questa storia nel maggio 2012... e ho deciso di riportarla qui, spero piaccia comunque... sono passati 4 anni, sono cresciuta, scrivo diversamente e soprattutto meglio... scusatemi se ci sono errori o altro. -Non sopporto vedere qu...