Prologo.

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La campanella suonò prima del previsto. Approfittai per andare a trovare il mio ragazzo in palestra.
Adam è il capitano della squadra di basket e uno dei più belli della scuola,almeno cosi dicevano.

Stavamo insieme da cinque mesi ma litigavamo spesso. A me questa cosa non andava a genio ma ogni volta che cercavo di parlargli,qualche cheerleader o amico mi interrompeva.
Poi io ero il tipo di ragazza che pur di far andare le cose per il meglio,mi tenevo tutto dentro non scatenando una guerra mondiale.
Ma oggi no.

Meredith,la mia migliore amica,mi aveva detto più volte di lasciarlo. A lei non piaceva Adam. Lo definiva il puttaniere della scuola. Cercai più volte di farle capire che ora,stava con me e che non andava più cercando le ochette.

Attraversai in fretta il corridoio della scuola. Scesi di corsa le scale e uscii fuori dall'edificio.
Il sole splendeva in cielo. L'aria era perfetta con quel vento leggero che ti sfiorava il viso e ti riusciva a far sentire il sapore dell'estate.
Era l'ultimo giorno di scuola.

Non vedevo l'ora che la scuola finisse. Non volevo stare più in questo carcere di streghe,puttane e professori coglioni.
Avevo voglia di mare,serate senza dormire,uscite con gli amici,una marea di gelati e tanto altro.

Prima di entrare in palestra,feci un bel respiro. Oggi avrei parlato con Adam.

Quando aprii le porte,notai che la palestra era buia.
Inarcai la fronte,confusa.
Non riuscivo a capire perché fosse chiusa a quell'ora.
Entrai dentro e iniziai a guardarmi attorno.

La palestra era silenziosa e buia.
Non tanto silenziosa.
Sentii dei gemiti provenire dagli spogliatoi delle ragazze.
Roteai gli occhi schifata e decisi di andare via ma mi fermai subito quando sentii il suo nome.

«Adam cosi mi fai impazzire»disse la voce femminile.
«Ti piace piccola?»Rispose lui.

Una fitta al cuore. Il mio respiro accelerò e sentii le lacrime scendere lente.
Le asciugai subito e corsi dentro lo spogliatoi con i nervi a mille.

Quando spalancai la porta,entrambi si girarono verso di me.
In quel momento non vidi più nulla,solo il viso di Adam.
La prima cosa che pensai fu 'Meredith aveva ragione'.
Lo odiavo. Lo odiavo con tutto il mio cuore.

Era sempre stata una ragazza forte ma essere prese in giro da persone che pensavo di amare, era una delusione.
Da quando andava avanti questa storia?
Da quando se la faceva con le altre mentre stava con me?
Perché non me ne sono mai accorta?

Prima che potesse dire qualcosa,le tirai uno schiaffo in faccia.
«Mi fai schifo!»

Mi asciugai le lacrime e uscii dalla palestra.
Per mia fortuna incontrai Meredith. Probabilmente stava tornando in classe.
Quando mi vide,corse subito da me.
«Ehi Kylie»mi salutò «Che hai
«Avevi ragione Mer,è un coglione»risposi sedendomi sulle scale della scuola.
«che ha fatto?» mi chiese sedendosi anche lei.
«L'ho beccato in palestra mentre si faceva non so chi».
«Cosa?» urlò lei. Diventò viola dalla rabbia «Porca puttana Ky,l'hai mandato a fanculo,c'hai dato una calcio alle palle? Che testa di cazzo».

«Non mi frega niente di lui. Meredith andiamo,il nostro non era amore,non c'era più sentimento da un po' di tempo ma la cosa che mi fa incazzare è che sono stata una stupida a non accorgermi che si faceva le altre mentre stava con me».
«Sono cinque mesi che stavate insieme e lo avete fatto solo una volta. Ci potevi arrivare».

La campanella mi fece tornare alla realtà.
«Andiamo in classe» dissi a Meredith che annuì subito dopo. Era più irritata di me.

Adam era stata la mia prima cotta e non lo avrei dimenticato in fretta ma di certo,non mi sarei rovinata l'estate per lui.
Lo odiavo. Odiavo il suo modo di fare troppo altezzoso.

I maschi? Tutti puttanieri in cerca di sesso. Tutti che prendono in giro le ragazze ma poi si rivelano essere falsi e coglioni. Ero schifata e lo sarei stata per molto o almeno questo era quello che pensavo.

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