Capitolo 12

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Logan's pov

«Dai andiamo a billare!» urlò in preda all'estasi e alla euforia.
«Billare? Meredith siediti» le afferrai il braccio posizionandola sullo sgabello,di nuovo.

Meredith dal ritorno in bagno,non aveva fatto altro che bere.
Si era data agli alcolici pesanti e ne aveva abusato troppo.
Era da una quindicina di minuti che cercavo di fermarla. Volevo sempre andare a ballare ma come poteva lasciarla andare?

I ragazzi si sarebbero approfittati di lei e l'avrebbero toccata.
«Andiamo Meredith,ti porto a casa» la caricai sulle spalle.
«Lasciami giù Logan!» si lamentò dandomi dei pugni sulla schiena.

Avanzai verso la porta d'entrata con Meredith sulle spalle che si lamentava in continuazione.
Un volta fuori,presi il telefono.
«Chi chiami?» chiese Meredith giocando con i miei capelli.
La ignorai e continuai a stare con il telefono appoggiato all'orecchio fino a quando non rispose.

«Logan perché mi chiami sempre? Ti manco vero?».
Bene. Anche Will era ubriaco.
Chiusi la chiamata e digitai il numero di Kylie.
«Logan!» sembrava stesse bene.
«Kylie,Stai con Will?» le chiesi trattenendo un urlo. Meredith mi stava toccando una bolla.
«Ti sparo questo brufolo! May Day,May Day! Esplosione in arrivo!» urlò Meredith.

«Oh mio dio quella è Meredith? È ubriaca?» domandò Kylie ancora al telefono.
«Si. Kylie se sei con Will,portalo fuori che li accompagniamo a casa e ti prego fai presto!».
Annuì e chiuse la chiamata.

«Mi fai male!» dissi togliendola dalle spalle «Fermati».
«Ma c'ero quasi!» si sedette per terra.

Lo guardai meglio. I suoi capelli rossi erano scompigliati e alcune ciocche le cadevano sul viso. Le sue guance era rosse per via dell'alcol e le sue labbra carnose era screpolate.
'Quant'è bella' pensai.

«Ehi cosa ci fai con la mia ragazza?» urlò furente una persona che conoscevo molto bene.
Mi girai e Paul mi diede un pugno.
La guerra era appena iniziata.

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Kylie's pov

Chiusi la chiamata e cominciai ad agitare Will allungato sul pavimento.
«Will dobbiamo andare!» le dissi all'orecchio.

Da ubriaco sembrava un'altra persona. Una persona bisognosa di affetto. Mi chiesi se si era mai innamorato anche lui,se anche lui avesse fatto degli sbagli o se tutt'ora li sta facendo.

Aprii gli occhi e rimase a fissarmi per un'infinità di minuti.
Mi fissava senza dire nulla fino a quando non rise.
«Volevo vedere proprio te,lo sai?» mi prese una ciocca di capelli e iniziò a rotolarla sul dito.

Ero sicura che questo era l'effetto dell'alcol.
Oh la mia testa mi dice un sacco di cosa quando sei con me
E chi la capiva la mente dei maschi? Cosa diceva la sua testa?

«Dobbiamo andare» ripetei.
Lui alzò la testa e la appoggiò sul mio petto come se fosse un cuscino.
'Oh mio dio' pensai.
William era troppo ubriaco per capire cosa stava facendo.

Erano passati ormai dieci minuti dalla chiamata e se non avessi trovato un modo o una scusa per far alzare Will,Logan mi avrebbe sicuramente lasciato in questo locale.

«Will» iniziai a pensare alle prime cose che mi venivano in mente «Lo sai che» ma non mi veniva niente. Fino a quando non ricordai della partita «Logan lo stanno menando,fuori dal locale! Che guaio vero? Il tuo migliore amico è nei casini».

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